Bando per la gestione del bar dell’ospedale
L’Ast chiede 286mila euro annui
Incentivi per 23mila euro ai dipendenti

MACERATA - La somma per i funzionari e i dipendenti dell'azienda sanitaria che seguono la procedura è pari all’1% del valore della concessione che è di circa 2,3 milioni di euro per sei anni

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Il bar dell’ospedale di Macerata

di Luca Patrassi 

La determina dirigenziale della Ast di Macerata è del 30 settembre scorso: indizione della procedura negoziata senza bando su piattaforma telematica Mepa mediante richiesta di offerta per l’affidamento in concessione del servizio di gestione del bar interno dell’ospedale di Macerata” per la durata di sei anni. Lo stesso atto indica che il Responsabile unico del progetto per la procedura di gara è la dottoressa Meri Lattanzi che si avvarrà del collaboratore principale Angela Savoretti in tutte le fasi della procedura. Le cifre in ballo. Il valore della concessione – costituito dal fatturato totale del concessionario generato per tutta la durata del contratto, al netto dell’Iva, stimato dall’ente concedente – è pari a due milioni e 223mila euro comprensivo del periodo di proroga tecnica di sei mesi. L’importo del canone di concessione a base di gara (sei anni) è di 286.800 euro annui.

Fin qui i numeri, l’istruttoria permette di entrare nel vivo – dal punto di vista tecnico ed amministrativo- della questione legata alla gestione del bar che pure genera introiti importanti per l’azienda sanitaria. «Con determina 61 del 7 giugno 2024 veniva nominato il Gruppo di progettazione con il compito di predisporre la documentazione tecnica necessaria all’indizione della gara. La scelta dell’esternalizzazione del servizio in argomento, peraltro già da tempo operata, risponde alla necessità di trasferire il rischio operativo dall’Ast di Macerata al contraente nel nuovo contesto: si tratta infatti di attività che, seppur importanti dal punto di vista dell’accoglienza e dell’umanizzazione delle cure, non rientrano tra quelle principali dell’Ast di Macerata stessa. Rappresentata dai progettisti la complessità della definizione del capitolato, la definizione degli spazi e il reperimento di certificazione degli impianti, gli stessi hanno richiesto un tempo maggiore per la predisposizione della documentazione. Al fine di elaborare la documentazione tecnica di gara, i progettisti hanno provveduto a definire un bacino di utenza potenziale sulla base dei dati di degenza dell’ultimo anno nonché a individuare, gli elementi del progetto di fattibilità. Tali dati sono stati inseriti in data 9 settembre…. Si rappresenta che il valore della concessione e gli altri dati del progetto di fattibilità sono stati individuati secondo il criterio oggettivo del fatturato, netto iva, generato dal fornitore uscente, delle altre informazioni da questi fornite e dalle stime effettuate dalla Stazione Appaltante».

Dunque poco meno di quattro mesi, con il sostegno del gruppo di progettazione, per definire un canone che fa principalmente riferimento al fatturato del gestore uscente. Da qualche tempo il legislatore ha trovato una ulteriore motivazione economica per incentivare il lavoro dei funzionari pubblici. La determina in oggetto definisce il quadro economico preventivo di affidamento e fissa in circa 23mila euro il costo degli incentivi tecnici ai dipendenti Ast che si occuperanno della procedura e in 5500 il costo del collegio consultivo tecnico. «Il valore dell’incentivo sopra indicato è pari all’1% del valore della concessione stimato per la durata prevista del contratto comprensivo del periodo di proroga tecnica».

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