La raccolta firme in piazza Conchiglia
È partita a Civitanova la raccolta firme in favore della pillola abortiva Ru486. L’iniziativa popolare mira a mettere fine ai forti disagi di chi ha bisogno del servizio sanitario di interruzione volontaria di gravidanza (Ivg) e vive tra Civitanova Marche, Montecosaro, Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare, Potenza Picena, Recanati e Porto Recanati. Con una promessa, da parte del Comitato Ru486 Marche: «Non esiteremo a denunciare».
«Il territorio delle città elencate conta circa 140mila abitanti abitanti e quattro consultori, ma il servizio di Ivg farmacologica, basata sulla pillola Ru486, è totalmente assente – fa sapere il comitato – infatti, l’unica possibilità in zona è quella con tecnica chirurgica all’ospedale di Civitanova Marche e con solo il 10% del personale che non fa obiezione di coscienza. Diventa imperativo entrare in sala chirurgica e accettare i rischi di complicanze strettamente legate a questo metodo, tra cui rientra anche l’alterazione della fertilità, in caso di complicanza infettiva grave dell’utero o perforazione complicata. Per la farmacologica, invece, bisogna correre più volte a Macerata negli unici giorni della settimana in cui il servizio sanitario viene erogato dal personale non obiettore, con energie preziose e tempo che vengono rubati alla famiglia e al lavoro per una questione di salute personale su cui pesa un limite legale nazionale di 12 settimane e sei giorni».
Agnese Ferrini della libreria From outer space
La presenza di un’alta percentuale di medici obiettori rende infatti tutto più difficile per le donne che hanno deciso di percorrere la strada dell’aborto. «Pur essendo l’ospedale di Macerata l’unico che eroga l’Ivg farmacologica in provincia, solo il 30% dello staff risulta non obiettore, il che rende il servizio meno accessibile – continua il comitato – l’ospedale di Fermo ha invece solo di recente assunto l’unica ginecologa non obiettrice, dopo 45 anni di “obiezione di struttura”, e cioè con il 100% del personale obiettore e nessuna Ivg effettuata, nemmeno assoldando personale esterno, come prescriverebbe la legge. Sarà un caso, ma i più recenti report nazionali e regionali evidenziano l’alto tasso di migrazione verso Emilia Romagna e Abruzzo da parte di chi nelle Marche ha la possibilità di affidarsi a questi sistemi sanitari».
Carla Mate de La bottiglieria
Questa situazione ha fatto muovere un gruppo di giovani donne di Civitanova e Recanati per dar vita alla cellula locale del comitato Ru486 Marche e lanciare la petizione, con un appello: «firmate per chiedere un’Ivg moderna nell’ospedale di Civitanova e nel resto del territorio; aiutateci passando parola e stampando il volantino da attaccare nei negozi e nei bar. La raccolta firme è disponibile on line o su carta, nei primi 10 giorni ha registrato 100 firme». I punti di raccolta firme a Civitanova Marche sono: in piazza Conchiglia ogni mercoledì sera dalle 20.30 alle 23 (14 agosto escluso) fino al 4 settembre; alla libreria indipendente From outer space in corso Umberto I 178, negli orari di apertura; a La bottiglieria, in corso Vittorio Emanuele 5, negli orari di apertura. «Con la lettera si chiedono notizie sull’Ivg farmacologica, in particolare: quando verrà attivata all’ospedale di Civitanova secondo le linee di indirizzo ministeriali 2020 e cioè fino alle nove settimane come nel resto d’Italia, anziché sette come avviene nelle Marche – conclude il gruppo – e quando verrà attivata nei consultori locali dei Comuni elencati, così come auspicato dalle stesse linee di indirizzo, e come già in Emilia Romagna e Lazio. Inoltre, viene precisato che: e linee guida internazionali raccomandano per le Ivg il metodo farmacologico quale alternativa praticabile e meno invasiva rispetto al chirurgico fino alle 12 settimane e sei giorni di gravidanza. È già un disservizio che in Italia le linee di indirizzo ministeriali siano ferme alle nove settimane, è gravissimo che nelle Marche il servizio sia erogato solo fino alle sette settimane, mancante presso l’ospedale citato, nonché presso i consultori. Per legge, la somministrazione fino a 9 settimane anche in consultori o ambulatori, non necessita di alcun atto politico dalla Regione, basta seguire gli indirizzi nazionali e internazionali. Mentre aspettiamo un protocollo aggiornato valido per la regione tutta, nel caso in cui chi avesse manifestato la volontà di avere Ivg farmacologica dovesse subire dei ritardi o delle complicanze da aborto chirurgico, non esiteremo a procedere per vie legali contro la Direzione sanitaria coinvolta».
Per l'orso, o qualsiasi altro animale ucciso la gente piange, per un essere umano, al contrario, la gente protesta perché si "impedisce" la sua eliminazione fisica!
Maria Gabriella Giorgi ok la cagata l'hai scritta. Torna nel medioevo
L'importante è che ci siano i fondi del pnrr per gli antiabortisti nei Consultori e non che venga garantito un diritto per cui esiste una legge. Un plauso al governo, ai bigotti e ai finti cattolici che si idiNNIano!1!!!1 per ammassi di cellule e non per i bimbi morti in mare o nelle guerre. Aborto libero e sicuro per tuttə!
Ho firmato ma consiglio di rifare l'articolo su CM ogni tanto , in modo che più persone abbiano la possibilità di vedere il post .
Che colpa ne ha il governo se dei medici sono obiettivi di coscienza? Ma ci fate o ci siete???
Paolo Balducci chi nomina la dirigenza medica? Chi assume il personale medico? Sa cosa è il mobbing?
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…si si, qualcuno i figlioli li farà, certo, e anche tanti, statene certi!!! gv
L’obiezione di coscienza è un diritto del personale sanitario e i diritti vanno rispettati.
Medici obiettori di coscienza non possono essere considerati VERI medici…
Portatori di morte, non altro.
Perché non si guardano le statistiche con le ragioni per cui viene praticato l’aborto e non si prendono le necessarie decisioni?
Complimenti per l’ottima soluzione al calo demografico del paese. D’altronde nei secoli la storia ci insegna che i cristiani cattolici sono quelli che hanno fatto più danni di tutti imponendo a gli altri le loro idee anche con la forza. Sicuramente si saranno perdonati.
Poi sono quelli che si lamentano del calo demografico e ci vogliono fare invadere dal Terzo Mondo e dai musulmani per mancanza di braccia lavorative.. Non vedo l’ora che l’Islam prenda il potere in Italia, così rimetteranno sulla via della sana normalità i progressisti e le progressiste. E quest’ultime le rimanderanno ad essere le truppe angeliche del focolare. E le massaie del Ventennio fascista. Altro che parità dei diritti…