Salary cap sanitario, Maffei:
«L’aumento sarà meno dell’1 per cento
non del 15% di cui parla Saltamartini»

COSTI - Il coordinatore del tavolo sanità Pd, Claudio Maria Maffei, sull'incremento del tetto di spesa regionale: «E' calcolato non sulla spesa storica del personale (cifra molto alta), ma sull’incremento del Fondo sanitario regionale di ciascun anno (cifra molto bassa)»

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Claudio Maria Maffei

«L’assessore Filippo Saltamartini continua a parlare di un incremento del tetto di spesa del personale sanitario del 15% che sarebbe stato previsto nella recente Legge sulle liste di attesa e che invece è meno dell’1%», così Claudio Maria Maffei, esperto in organizzazione sanitaria e attualmente coordinatore del tavolo sanità del Pd. Il riferimento, spiega è «ad un intervento fatto a Fano dall’assessore Saltamartini, il primo agosto».

Il tetto di spesa del personale «è il limite oltre al quale si bloccano le assunzioni e se necessario si deve ad esempio ricorrere ai “gettonisti” – dice Maffei -. In realtà l’incremento previsto da questa nuova legge è già stato utilizzato nel 2024 dalla Regione e ha comportato un incremento del tetto di spesa di soli 9 milioni di euro pari a meno dell’1% rispetto al tetto dell’anno precedente (933 milioni).

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L’assessore Filippo Saltamartini

Nel 2025 questo tetto avrà un ulteriore piccolissimo aumento di un analogo ordine di grandezza. Quello che Saltamartini non ha capito – prosegue Maffei – o fa finta di non aver capito è che il 10% (non 15%) di incremento della Legge sulle liste di attesa è calcolato non sulla spesa storica del personale (cifra molto alta), ma sull’incremento del Fondo sanitario regionale di ciascun anno (cifra molto bassa). E quindi le Marche che avevano un tetto di spesa del personale pari a 933 milioni di euro nel 2023, nel 2024 lo hanno potuto incrementare solo del 10% dell’incremento del suo Fondo sanitario e cioè di 9 milioni, buona parte dei quali finiti a Torrette. Nel 2025 ci sarà un altro lievissimo ritocco del tetto di spesa del personale inferiore dell’1% a quello di quest’anno». Secondo Maffei con queste cifre «ci si fa poco se non si cambiano programmazione e organizzazione. L’eventuale 5% in più (che vale pochissimo visto che vale la metà di poco) le Marche non lo possono richiedere perché la programmazione ospedaliera non rispetta le norme. Oltretutto questi lievi incrementi sono possibili solo se non ti fanno sforare il bilancio della Sanità regionale, cosa tutt’altro che semplice in una sanità gestita come fa questa Giunta».

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