Aggressione a Gianni Giuli,
archiviazione bis per Maccioni

Alessandro Maccioni

Nessun concorso in lesioni: arriva l’archiviazione bis per l’ex direttore dell’Area Vasta Alessandro Maccioni. E’ quanto ha deciso il gip del tribunale di Macerata, sull’inchiesta nata dopo l’aggressione subita dal direttore del Dipartimento dipendenze patologiche di Macerata, Gianni Giuli il 25 novembre del 2019, quando un 40enne di San Severino è entrato nell’ufficio di Giuli e lo ha colpito con due martellate alla testa.

Per questa vicenda, e in seguito ad una denuncia di Giuli, si era aperta una indagine per rifiuto d’atti d’ufficio in cui Alessandro Maccioni (ora in pensione), difeso dall’avvocato Gianfranco Borgani, era indagato perché, era l’ipotesi dell’accusa che poi ha chiesto l’archiviazione, non avrebbe garantito la sicurezza del Dipartimento, come previsto dalla raccomandazione (8/2007) del ministero della Salute per la prevenzione degli atti di violenza a danno degli operatori sanitari.

Gianni Giuli

Il gip Giovanni Manzoni a gennaio di quest’anno ha deciso di archiviare l’inchiesta come chiesto dal pm, ritenendo non si potesse configurare il reato di rifiuto d’atti d’ufficio. Nello stesso tempo, però, aveva chiesto al pm di valutare se si potesse invece configurare il concorso con l’aggressore nel reato di lesioni. Ora, all’esito di ulteriori accertamenti, il pm ha chiesto l’archiviazione anche per questa ipotesi di reato e nei giorni scorsi è arrivato il decreto del gip Daniela Bellesi, che ha disposto appunto l’archiviazione «ritenuto – si legge nel decreto del giudice – che tutti i sistemi di sicurezza posti a tutela degli ambulatori non avrebbero potuto impedire le lesioni ai danni del dottor Gianni Giuli, connotati da eccezionalità e imprevedibilità, neppure se fossero stati preventivamente predisposti» e «ritenuto che non risulta dimostrata alcuna responsabilità dell’indagato».

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