Il sit-in di ieri in Provincia
«C’era un enorme elefante nella stanza e tutti hanno fatto finta di non vederlo. Si può sintetizzare così l’esito dell’iniziativa promossa ieri dall’avvocato Fraticelli in relazione alla pericolosa situazione del servizio idrico maceratese». E’ tranchant il commento del coordinamento dei comitati per l’acqua pubblica dopo il sit-in organizzato ieri davanti la sede della Provincia a Macerata dal coordinatore provinciale di Azione, a cui hanno preso parte qualche sindaco, esponenti politici di Pd, Italia Viva, Psi e liste civiche.
«I numerosi politici locali che sono confluiti alla sede della Provincia mostrando un apparente interesse per il problema – continua Massimo Rossi, presidente dei comitati e anche lui presente ieri – si sono limitati a chiedere al presidente della Provincia Parcaroli l’impegno per “una soluzione” del problema, come se imboccare “una” strada o “l’altra” fosse indifferente. Tutti i presenti, forse per pigrizia oppure per qualche scheletro nel proprio armadio hanno infatti ignorato il macroscopico nodo del problema oramai chiarissimo come la luce del sole: la “proposta Parcaroli” di costituire un consorzio “di secondo livello” tra le 7 società operative che attualmente gestiscono in modo frazionato l’acqua nell’Ambito Territoriale maceratese non consente di mantenere l’acqua in mano pubblica, come tutti stracciandosi le vesti dichiarano di volere. Non lo consente perché in violazione del Testo unico ambientale non configura una gestione unitaria del servizio idrico, obbligatoria per legge, e perché contempla attraverso espedienti legalmente insostenibili la permanenza nella medesima gestione del socio privato di Astea (legato alla Iren spa)».
«Pertanto – continuano i comitati – laddove fosse data questa “soluzione” al problema l’acqua del maceratese finirebbe in mani private non avendo tale “consorzio” i requisiti per il cosiddetto affidamento “in house” del servizio in mani pubbliche, l’unico modo per evitare una gara europea. Questo dato di realtà, confutato solo da qualche “azzeccagarbugli”, è certificato da tre documenti ufficiali agli atti degli enti pubblici coinvolti: il parere “pro veritate” dell’1/12/2023 commissionato unitariamente dall’assemblea dei sindaci dell’Ato3 (e pagato ovviamente con soldi pubblici) allo studio Boifava di Monza; la nota del 14 Febbraio 2024 dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato; la relazione tecnica dell’11 marzo 2024 del direttore generale dell’Ato Massimo Principi in merito alla specifica “proposta Parcaroli”».
Il presidente della Provincia Sandro Parcaroli
«Come Coordinamento marchigiano dei Movimenti per l’acqua, interessati esclusivamente al futuro dell’acqua e lontani da qualsiasi deprecabile dinamica partitica o di altra natura – continuano – abbiamo provato anche ieri pomeriggio con un accorato intervento pronunciato “fuori dal palazzo” a fare appello al senso di responsabilità chiedendo di imboccare l’unica strada praticabile per raggiungere l’obiettivo dichiarato: quella di procedete senza ulteriori indugi e senza ipocrisie alla costituzione di un’unica società pubblica dei Comuni idonea per legge a gestire direttamente l’acqua in nome della comunità. Un strada impegnativa ma l’unica possibile che le Amministrazioni comunali devono perseguire con impegno e senso di responsabilità. L’aver constatato che il nostro appello apparentemente ascoltato con attenzione dei presenti sia poi scivolato come l’acqua sulla pietra non può che amareggiarci ed allarmarci ulteriormente. Amarezza e delusione nient’affatto mitigate dalla magra consolazione di poter riservarci di dire dopo il disastro ad oggi annunciato che avevamo ragione noi. Pertanto annunciamo nuovi appelli e se necessario nuove proteste per evitare che la volontà espressa dai cittadini nel Referendum popolare sull’acqua pubblica sia calpestata per interessi particolari o di bottega».
«Rifiuti e acqua, no ai privati: Apm gioiello di famiglia e il Cosmari non si tocca»
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Sempre il solito schifo? Si governa per soddisfare interessi privati?
Ma quando gli scade sto mandato? Voglio vedere se i maceratesi riescono a rieleggerlo. Pegghio de la grannola
si favoriscono gli ineressi privati. con la scusa che per Enel deve essere economicamente sostenibile a me Mister Parcaroli ha autorizzato la costruzione di un’enorme centrale Enel di trasformazione davanti casa zona Rotacupa di Villa Potenza
Ogni nazione ha la classe politica che si merita e la nostra (tutta) e’ scarsa purtroppo.Ora signori vi dimostro che questi fanno il gioco delle tre carte. Speranza di vita 88-90 anni ci vogliono far lavorare fino a 70 anni quindi versi contributi per 45-46 anni per goderti una pensione per 20 – 25 anni se ti va bene poi sullo stipendio paghi le tasse sulla pensione idem signori fatti due conti direi che non ci siamo proprio.Per tutto ciò dobbiamo ringraziare (LORO).
C’è un enorme elefante nella stanza e tutti hanno fatto finta di non vederlo. Se hanno fatto finta di non vederlo è perché a loro fa comodo cosi. E sanno pure che l’enorme elefante si chiama carrozzone politico parassitario e se fossero onesti, sarebbero tutti d’accordo per eliminarlo, che fino a prova contraria rappresenta il cancro di tutti i mali del paese. Abbiamo fatto il paese dei presidenti, ne manca ancora uno, quello dell’associazione per la protezione delle zanzare, cimice e pidocchi.
Ma non c’è la proposta dell’altro grande statista, quel Ciarapica di cui abbiamo l’onere di averlo in compagnia? Posto che tutti i sindaci del maceratese avrebbero dovuto essere presenti insieme agli altri, Il tempo degli scheletri nell’armadio è finito. Non serve più rinchiuderli. Adesso sono loro, con le loro eleganti carcasse che vanno vanno in giro liberi di mostrarsi in tutta la loro lucente presenza con l’intelaiatura ben spolverata e senza nessun pudore a mostrarsi completamente inetti e soprattutto impreparati a decisioni per cui alcuni vengono lautamente pagati e gli altri …. che ne so , si arrangeranno ma che dovrebbero andare nella direzione del cittadino. Non fa una grinza che meglio di loro saprebbe cosa fare. Ma qui l’unità, nel senso di metterne insieme due o più mostrano chiaramente la mancanza totale di saper prendere quelle decisioni che tutti si aspetterebbero. Vogliono fare i governatori, i presidenti con poi sicuramente le mire ad un posto in Parlamento o Senato a cui si stanno già preparando accecati dalla loro convinzione non di essere all’altezza del compito ma che il compito sia alla loro portata in quanto non occorrono più doti di nessun genere per occupare certi posti. Del resto sono aiutati da una sciagurata legge elettorale dove basta farsi un amico , di quelli che contano, non parlo certo di valori etici ma questo si era capito. per essere eletti. Certo c’è chi pensa che meglio perderli che ritrovarli come successo già a Civitanova e forse sarà così anche a Macerata se non cambiano i sondaggi che saranno più falsi di una improbabile trasformazione in asceta del Bartoloni dove addirittura, il vostro è in leggera ascesa per motivi indipendenti da qualsiasi volontà esclusa di quello che con buona dose di fantasia la enuncia.