«Mancano i dottori,
guardia medica a singhiozzo:
tante promesse e pochi fatti»

CORRIDONIA - Il Comune ha annunciato che l'Ast devierà tutte le chiamate a Macerata, l'opposizione insorge: «Siamo sommersi dalle richieste di numerosi cittadini, profondamente delusi e arrabbiati: sono mesi che si conosce la situazione e si viene informati solo con un post». La vicesindaca Nelia Calvigioni conferma: «Non ci dovrebbero essere giorni senza medici in nessun comune»

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Il cartello affisso fuori dalla sede della guardia medica

Scoppia la grana della guardia medica a Corridonia. A sollevarla, dopo mesi di mugugni, era stata la sindaca Giuliana Giampaoli stessa, confermando le difficoltà in essere del servizio. «L’Ast ha comunicato che in queste settimane si stanno verificando delle difficoltà per la copertura del servizio di guardia medica nella provincia di Macerata e quindi anche a Corridonia. Le eventuali chiamate saranno deviate alla sede di Macerata».

Apriti cielo. Pensare Corridonia e Corridonia Insieme hanno subito puntato il dito sull’amministrazione comunale, legando la vicenda a quella del riassetto dei servizi all’ex ospedale in conseguenza dei lavori ancora in corso. «Siamo sinceramente sommersi dalle richieste di numerosi cittadini, profondamente delusi e arrabbiati – tuonano i due gruppi di opposizione – a quanto pare, per l’attuale amministrazione, la salute della nostra comunità può aspettare. Il silenzio passivo a cui ci hanno abituato è divenuto l’abito che loro calzano a pennello. Sono orami diversi mesi che si stanno verificando delle difficoltà per la copertura del servizio di guardia medica e solo adesso veniamo informati con un semplice post».

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Manuele Pierantoni, capogruppo di Pensare Corridonia

I due gruppi, guidati dall’ex vicesindaco Manuele Pierantoni, ripercorrono alcuni passaggi delle promesse fatte dalla sindaca Giuliana Giampaoli. «Così scriveva il 17 ottobre 2022: “Stiamo percorrendo ogni strada per poter ricollocare le prestazioni del distretto in una sistemazione più adeguata alle esigenze degli utenti e degli operatori che lì prestano servizio, soprattutto in vista del periodo invernale e in considerazione del lungo perdurare dello stato di disagio che i cittadini sopportano a seguito dei lavori di riqualificazione dell’ex ospedale”. In un consiglio comunale di fine 2023 sempre la sindaca ha cercato di far credere che a febbraio 2024 ci sarebbe stata la riapertura al primo piano. Vane promesse come in molti altri casi. I cittadini di Corridonia sono stanchi di essere presi in giro. È inaccettabile che la salute della nostra comunità sia trattata con così tanta superficialità. Dopo due anni di questa amministrazione, non solo non si sono trovati i locali adatti per trasferire i servizi sanitari (in campagna elettorale era sin troppo semplice), ma ne vengono tolti/ridimensionati alcuni. È una vergogna. Paesi vicini, con meno abitanti, riescono a mantenere le loro prestazioni. E noi? L’assessore regionale Saltamartini che era venuto in campagna elettorale a sponsorizzare l’attuale amministrazione è stato contattato? È ora di agire. Vogliamo risposte immediate e concrete. Non possiamo più aspettare. Corridonia merita di meglio. Basta con le promesse vuote. Basta con le scuse. Vogliamo fatti, non parole».

La vicesindaca Nelia Calvigioni ha provato anch’essa a parare il colpo. «Purtroppo siamo state più volte con la sindaca all’Ast: la situazione è grave in tutti i comuni per la mancanza dei medici, a Corridonia abbiamo avuto molte meno giornate di mancanza del medico di altri. Posto che non ci devono essere giorni senza medici in nessun comune».



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