L’Ipsia Corridoni
“Non è mai troppo tardi”, diceva il maestro Antonio Manzi dagli schermi di una Rai in bianco e nero, insegnando a leggere e a scrivere, a chi da piccolo non aveva potuto frequentare la scuola, in tempi in cui non c’era la consapevolezza dell’importanza dell’istruzione e lo stato di necessità obbligava tante famiglie a mandare figli minori al lavoro. Hanno preso spunto da questa frase le donne e gli uomini, qualche decina, che nei giorni scorsi hanno tagliato il traguardo del diploma di maturità, portando a compimento un percorso di studi interrotto in età giovanile.
C’è una realtà poco conosciuta all’Ipsia Corridoni di Corridonia, ed è quella che si trova quando nel tardo pomeriggio poco dopo le 17 si spalanca di nuovo il portone della scuola, il primo piano riprende vita, le luci si accendono ed il primo piano riprende vita, dopo il vociare rumoroso delle alunne e degli alunni del mattino. Gli alunni del pomeriggio, nelle sedi di Macerata e Corridonia non sono adolescenti dall’aria irrequieta, ma adulti che hanno appena staccato dal lavoro, con cartella e libri che assistono alle lezioni per ottenere il diploma di tecnico dei servizi socio sanitari o di manutenzione ed assistenza tecnica meccanica ed elettrotecnica, con un percorso simile in tutto e per tutto alla scuola mattutina.
Così, nei giorni scorsi, accanto a ragazze e ragazzi impazienti di concludere i loro 5 anni di scuola, c’erano anche alunne ed alunni del serale, qualcuno con qualche capello grigio, altre leggermente più giovani, preparate e pronte ad affrontare gli esami di maturità, di età compresa tra i venti ed i sessant’anni.
Si sono presentati puntuali, togliendo tempo al lavoro, alle famiglie e alle innumerevoli incombenze del quotidiano. Si sono preparati per la maturità e tra il silenzio dei corridoi vuoti, alla fine di un percorso durato due anni di scuola serale dalle 17 alle 22 abbiamo raccolto alcune delle loro storie, per testimoniare che se ci si crede, i sogni si avverano a qualunque età. C’è chi a 57 anni dopo una vita trascorsa a sognare un’istruzione mai ricevuta, si è diplomata con il massimo dei voti (cento), racconta con soddisfazione un’impiegata la sua esperienza: «Un percorso impegnativo che prevede costanza e determinazione ma regala grandi emozioni. Sono stati due tra gli anni più belli della mia vita, in cui si costruiscono legami forti, si impara tanto e si acquista consapevolezza, ci si relaziona con professori competenti e umani che si sono emozionati insieme a noi. Grazie a loro ho terminato il percorso con risultati al di sopra delle mie aspettative, ma soprattutto cosciente che con la volontà e la collaborazione che lo hanno caratterizzato, ci si può permettere di sognare».
Il diploma ottenuto è quello di operatore dei servizi sociosanitari anche per una 49enne residente ai confini della provincia di Macerata, che grazie al volontariato durante il terremoto ha scoperto il mondo dell’assistenza sociale: «E’ un’esperienza bellissima ma anche difficile per me, in quanto che sono dovuta districare tra scuola, lavoro e famiglia, ma proprio nei momenti più difficili i professori sono stati di grande aiuto nel semplificare le lezioni ed essere disponibili per un unico obiettivo, farmi capire le lezioni ed uscire ad arrivare al diploma».
C’è chi a distanza di tre anni ricorda ancora con piacere l’esperienza dello studio: «Mi sono diplomata nel 2021 a 55 anni – racconta un’altra donna – con votazione a 97/100 e anch’io per due anni ho fatto casa, scuola, lavoro ed è stata un’esperienza bellissima con materie interessantissime e professori eccellenti che consiglio a chiunque. Non è mai troppo tardi, non occorre uno psicologo che ci stimoli a riuscire alla propria zona di comfort. Abbiamo tutto dentro di noi, basta saperlo vedere». Ecco l’esperienza di una commerciante quarantenne appena diplomata con 90 su 100: «Un percorso fatto di sacrificio e impegno ma che ci ha donato grandi emozioni, soddisfazione e crescita personale. Ringrazio i professori, il personale scolastico, i miei compagni in questo percorso. Auguro a tutti di vivere questa bellissima esperienza». Un’operatrice sociosanitaria così ha raccontato i due anni trascorsi sui banchi: «Una delle esperienze più belle della mia vita, tanti sacrifici ma una soddisfazione immensa. Classe stupenda e professori che non dimenticherò mai». Per qualcuno di questi studenti speciali il futuro proseguirà nel mondo degli studi, c’è chi frequenterà l’Isef, chi scienze della formazione, chi servizi sociali, chi infermieristica, chi forse si dedicherà all’apprendimento delle lettere, qualcun altro è indeciso per psicologia. Quel che è certo è che è un’esperienza inconsueta che lascia il segno, che dimostra che a qualsiasi età, se si crede nei propri sogni, si possono realizzare.
(redazione Cm)
Congratulazioni a tutti
Complimenti a tutti i partecipanti... Qualcuno lo conosco pure.
Auguri e complimenti a tutti e che questo diploma vi aiuti, se lo desiderate, a trovare il lavoro a cui aspirate
Congrarulazioni a tutti gli studenti over avete fatto bene non si molla daje jooo 1 minpochi secondi fa
Non è mai tardi per riprendere
Congratulazioni
Un diploma a 60 anni...una laurea a 80 anni... Cui prodest?
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Con la volontà e la costanza si ottengono i risultati sperati.
Ammirevoli le persone che non si sono lasciate scoraggiare dalle difficoltà.