Spazio pubblicitario elettorale

Nei pronto soccorso e al 118
servono ancora medici esterni.
Contratto da 1,3 milioni ad una coop

SANITA' - Proroga di sei mesi perché con i bandi non si è trovato nessuno. Nel dettaglio si tratta di coprire 35 turni nei reparti di Macerata/Tolentino, 45 in quelli di Civitanova/Recanati e 90 al 118

- caricamento letture

pronto-soccorso-ospedale-di-maceratadi Luca Patrassi

Nuovo contratto da 1,3 milioni di euro, una proroga di sei mesi, alla cooperativa sociale fermana Nuova Ricerca Agenzia Res per la copertura con medici, anche non specialisti, di 170 turni mensili nei pronto soccorso di Macerata e di Civitanova e al 118. Scelte della politica, solo che poi i milioncini di euro che si “investono” in questa maniera per i medici a gettone vengono evidentemente tolti ad altri settori. Bene, ecco la motivazione della determina di proroga del contratto.

«Nonostante le attività messe in atto, emerge – scrive la dirigenza Ast – che risultano posti vacanti rispetto al piano occupazionale del personale medico nelle Unità operative e servizi di emergenza-urgenza, per la cui copertura sono in corso procedure di reclutamento con tempi tecnici stimati in 4-6 mesi, c’è la necessità di urgente copertura di posti vacanti al fine di non interrompere un pubblico servizio e di garantire la continuità assistenziale nei pronto soccorso evitando gravi ripercussioni su cittadini e utenti. L’utilizzo del solo organico attualmente all’interno dell’Ast di Macerata non consente di rispettare gli standard qualitativi minimi previsti per l’erogazione delle prestazioni sanitarie e esporrebbe l’utenza al rischio di disservizi e connessi rischi per la salute».

Nel dettaglio si tratta di coprire 35 turni al Pronto soccorso di Macerata/Tolentino, 45 a Civitanova e Recanati e 90 al 118. «Tale necessità risulta perdurante a seguito della verificata impossibilità di utilizzare personale già in servizio, assumere gli idonei collocati in graduatorie concorsuali in vigore, espletare le procedure di reclutamento del personale medico e infermieristico autorizzate a copertura dell’intero fabbisogno. Nonostante le molteplici procedure di reclutamento avviate dall’Ast di Macerata non è stato ancora possibile colmare le lacune di personale medico che in passato hanno portato all’esternalizzazione del servizio. Tale impossibilità non è dipesa dall’Ast ma dalla oggettiva assenza di professionisti sul territorio attestata dall’esito negativo delle procedure messe in atto».

Non ci sono medici specialisti ma si continua con il ricorso alle coop, non ci sono medici in numero sufficiente ma si continua a tenere aperti luoghi in cui quasi vanno più operatori sanitari che utenti. Il tutto alla modica cifra di qualche milioncino di euro l’anno per pagare il medico a gettone il quadruplo del dipendente che deve essere rigorosamente specialista a differenza del gettonista che – beffa finale – paga anche meno tasse.

Articoli correlati



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X