Residenza 725 in fondo a corso della Repubblica
di Alessandra Pierini (foto Fabio Falcioni)
Nuove insegne, vetrofanie evidenti e di colori sgargianti ma stesso stile. Anche la boutique di Coltorti in fondo a corso della Repubblica a Macerata si è trasformata in Residenza 725 come previsto dal progetto di evoluzione e sviluppo.
L’iter è iniziato nei giorni scorsi e il cambiamento si è fatto subito notare attraverso la trasformazione visiva delle vetrine. Coinvolti anche i negozi storici di Ancona, Pescara, San Benedetto del Tronto. E’ questo uno step che segue all’acquisizione a luglio da parte di Nhn Commerce, distributore globale e licenziatario di marchi nel settore fashion e beauty in Corea. Nhn ha acquisito la quota di maggioranza dell’insegna luxury di Jesi nata nel 1934, ben 90 anni fa, sottoscrivendo un aumento di capitale di 10 milioni di euro di Ikonic Srl, società a cui fa capo Maurizio Coltorti che rappresenta la terza generazione attiva.
Un percorso evolutivo verso una attività che si propone innovativa e orientata alla contemporaneità.
Il progetto di Residenza 725 è di offrire una nuova esperienza di shopping orientata alla nuova frontiera del retail phygital. Si tratta di una fusione tra fisico e digitale che consente di fare shopping in un mix tra elementi reali e virtuali. I negozi metteranno a disposizione strumenti basati anche sull’intelligenza artificiale che consentiranno una forte interazione.
Si passa infatti da un contesto passivo, figlio del concetto stesso di store (dal verbo inglese to store/immagazzinare) ad un ecosistema attivo e circolare, in cui il cliente diventa parte attiva dell’opera di co- creazione dell’esperienza di acquisto, rifacendosi all’etimo latino del termine negotium, che è appunto il luogo in cui l’otium viene negato. «È in questo scenario di mercato e di atteggiamento di consumo, che si configura quella che noi amiamo chiamare the house of self – dice Riccardo Bilancioni ceo di Ikonic srl – uno spazio in cui le nostre clienti e i nostri clienti possano anzitutto immergersi in un’esperienza esplorativa, alla ricerca di una migliore versione di sé, coadiuvati dai nostri “resident”, che assurgono ad un ruolo di vere e proprie guide alla scoperta di artisti, brand e designer, all’interno di una shopping experience totalmente rivoluzionata e sempre più partecipativa ed interattiva».
“Consapevoli che la cultura, come la moda, sono anzitutto una questione di partecipazione anziché di possesso, con Residenza 725 intendiamo costruire uno spazio di confronto, dialogo e contaminazione in cui mettere in relazione differenti linguaggi e molteplici prospettive»: questo il pensiero di Licia Bonesi, direttrice artistica e head of buying di Ikonic.
L’obiettivo è l’evoluzione del negozio in un centro culturale che consenta la contaminazione di diverse discipline, dall’architettura e design al cibo e all’arte. saranno inoltre organizzati eventi e proposti artisti contemporanei.
accade questo ed anche di oeggio negli anni della globalizzazione come ora
Credo che questa "esperienza di shopping" proposta, continuerà ad essere solo per poche tasche....
Franca Del Savio esatto
L' importante è che continuiate a farmi sentire povero ogni volta che passo li davanti
Solo esposizione di un manichino te ci vuole un prestito ...beati chi ancora li compra quei capì
Tutto nelle mani di stranieri
Tra l'altro capi brutti...
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” Il negozio di abbigliamento avrà anche l’intelligenza artificiale; ci sarà un’evoluzione del negozio in un centro culturale che consenta la contaminazione di varie discipline, dall’architettura al cibo all’arte.” Credo che sia opportuno che la smettiamo con queste esagerazioni modaiole e che torniamo un po’ tutti con i piedi per terra.
A Jesi non c’è il negozio della famiglia Coltorti?
Leggo diversi commenti alla notizia francamente imbarazzanti. Ritengo invece che si dovrebbe ringraziare chi decide di investire nel nostro centro storico e tiene accese vetrine che potrebbero stare tranquillamente nelle vie centrali dello shopping di Roma o Milano. Se uno non si può permettere di comprare lì o non gli piace la merce semplicemente non ci va,ma mi auguro che chi può e vuole lo faccia.