La Tac del Covid hospital?
Non andrà più a Civitanova,
ma a Recanati

SANITA' - La decisione dell'Ast: il macchinario di ultima generazione era fermo da giugno 2021. Il caso era scoppiato nelle scorse settimane con gli attacchi del Pd e la conseguente rassicurazione del consigliere regionale di FdI Pierpaolo Borroni sul fatto che sarebbe rimasto nell'ospedale della città costiera. Soddisfatti i meloniani recanatesi: «E' l'ulteriore dimostrazione che una filiera istituzionale positiva è possibile e sarà ancor più realtà quando alle elezioni comunali il centrodestra porterà Emanuele Pepa a diventare il nuovo sindaco»

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L’interno del Covid hospital

La Tac del Covid hospital non andrà più all’ospedale di Civitanova, ma in quello di Recanati. E’ la decisione presa dall’Ast di Macerata. Si conclude così la querelle sul macchinario di ultima generazione e a 128 strati che giace inutilizzato da giugno 2021 nei capannoni dell’ex fiera di Civitanova. Smentite dai fatti dunque le parole di esponenti della maggioranza che governa la Regione, per ultimo il consigliere regionale di FdI Pierpaolo Borroni, che aveva assicurato che la Tac sarebbe rimasta a disposizione dell’ospedale cittadino.

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Pierpaolo Borroni e la Tac del Covid hospital

Era stato il Pd a sollevare la questione con Romano Carancini, Giulio Silenzi e Francesco Micucci. «All’interno del Covid hospital c’è una Tac di ultima generazione che giace inutilizzata da due anni e mezzo e non se ne capisce il perché – aveva detto Silenzi – all’epoca della realizzazione del Covid hospital si presero impegni chiari affinché i macchinari venissero poi destinati all’ospedale cittadino». «Lasciare una tac slice 128 di altissima valenza sanitaria dentro una struttura ferma – aveva rilanciato Carancini – nella migliore delle ipotesi è vicenda da Corte dei conti». A stretto giro c’era stata la risposta piccata di Borroni: «Entro quest’anno la Tac sarà sistemata a Civitanova, servono lavori per piombare la stanza pari a 500mila euro e 180 giorni per tempi burocratici». 

Ora l’Ast ha fatto una scelta diversa. La Tac andrà a Recanati perché lì quella che c’è è rotta e la stanza già predisposta è perfetta per accogliere il macchinario che arriva dal Covdi hospital. Mentre per Civitanova, si assicura, che ne sarà comprata un’altra. 

Da un esponente di FdI smentito dai fatti, a un circolo di FdI soddisfatto per il risultato, da rinvendicare anche in ottica delle prossime elezioni amministrative. «Con soddisfazione possiamo affermare che finalmente l’ospedale “Santa Lucia” di Recanati avrà una Tac entro l’estate dice FdI Recanati – Lo avevamo già annunciato lo scorso anno in articoli e interviste e possiamo dire di aver mantenuto la promessa. Questa è una misura fondamentale per garantire servizi sanitari di alto livello ai cittadini recanatesi soprattutto per quanto riguarda la diagnostica. La nuova Tac proveniente dal Covid Hospital di Civitanova, è anche un importante aggiornamento rispetto al mezzo precedente, poiché da 32 strati si passa a un macchinario a 128 strati. Inoltre questo trasferimento è possibile da fare senza ristrutturare ulteriormente l’ospedale, poiché la stanza piombata del Santa Lucia ha le dimensioni idonee per ospitare la nuova Tac e da ora i tecnici sono già al lavoro per verificare l’impianto elettrico e fare prove di carotaggio. Una grande vittoria per la sanità recanatese, frutto del lavoro incessante della Regione Marche guidata da Francesco Acquaroli e dell’impegno che quotidianamente il gruppo di Fratelli d’Italia Recanati riversa, a tutti i livelli, per focalizzare l’attenzione sulla nostra città. La nuova Tac è l’ulteriore dimostrazione che una filiera istituzionale positiva è possibile e sarà ancor più realtà quando alle elezioni comunali Fratelli d’Italia e il centrodestra porteranno Emanuele Pepa a diventare il nuovo sindaco di Recanati»

 

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