Il bancomat fatto saltare
di Laura Boccanera (Foto di Federico De Marco)
«Sembrava un terremoto, mi sono affacciata e tutta la strada era invasa dal fumo». E’ letteralmente saltata dal letto la donna che questa mattina ha dato l’allarme per la banda che ha tentato l’assalto al bancomat dell’ufficio postale di Porto Potenza. La deflagrazione al piano di sotto infatti ha scosso le pareti della palazzina in cui vive: impossibile non sentire il boato provocato dalla marmotta usata dalla banda per far saltare in aria il bancomat.
Un assalto che però non è andato in porto: i malviventi infatti non sono riusciti a penetrare nel deposito del contanti, entrare avrebbe richiesto ulteriore tempo e la banda è stata messa in fuga anche dalle grida dell’inquilina della palazzina che ha iniziato ad inveire contro di loro: «inizialmente ho sentito dei rumori strani – racconta a Cronache Maceratesi chiedendo l’anonimato perché ancora fortemente scossa dall’accaduto – però siccome spesso si fermano gruppi di ragazzi a prelevare non gli ho dato peso. Poi è arrivata l’esplosione, ho pensato subito al terremoto. Tutta la strada è stata invasa dal fumo, ha tremato tutto il palazzo. Ho cominciato a urlagli contro. Erano in quattro più uno in auto, tutti col passamontagna. Portavano un sacco nero, poco dopo l’esplosione sono risaliti in auto e sono fuggiti via sgommando.
Ho chiamato i carabinieri immediatamente, giusto il tempo di prendere il telefono. Poi c’era un silenzio tombale, solo io che urlavo. Dopo un po’ sono arrivati i carabinieri».
Ad accorgersi della presenza della banda anche la donna che abita di fronte allo sportello postale che ha avvertito il boato e poco dopo sentito le grida della vicina: «Abbiamo sentito l’esplosione e subito mi sono affacciata – racconta – saranno state le 3 o le 3,10 al massimo. Ho visto un’auto lunga e chiara sgommare e andarsene. L’inquilina che abita sopra alle Poste gli ha urlato qualche insulto e nel frattempo si era levato tantissimo fumo, alcuni pezzi di metallo sono volati perfino dentro al nostro cortile». Le indagini sono in corso da parte dei carabinieri della Compagnia di Civitanova: questa mattina all’ufficio postale anche i responsabili della filiale che hanno cercato di capire se effettivamente i ladri erano riusciti a portare via qualcosa oppure no. Da una prima analisi sembra però che non manchi nulla. Dalle immagini delle telecamere di sorveglianza sia delle poste che analizzando quelle della zona e incrociando con le testimonianze raccolte i militari stanno cercando di ricostruire l’identità degli assalitori.
Boato nella notte, bancomat esploso: le grida di una donna fanno scappare i ladri
Brava cittadina!
Motivo in più per eliminare i contanti e ATM .
Geni del male ,organizzano colpo del secolo , ma fuggono perché una donna in ciabatte e vestaglia lì sgrida. Se li beccano ,meritano minimo l'ergastolo
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se li arrestano (nel mondo che sogno) dovrebbero risarcire i danni per INTERO, pagarsi le spese legali e la permanenza in galera o istituto di correzione che dir si voglia lavorando li dentro, invece gli ingenti danni saranno a carico dell’assicurazione o della posta, le spese legali e processuali a carico dei contribuenti come anche la permanenza in prigione, però se tu passi davanti l’autovelox a 82 km/h perchè distratto dai pensieri su come pagare le troppe spese mensili ti decurtano 2 punti e ti fanno pagare 180€ di multa fino alla prossima multa . . .