L’ingresso in curva Just, dodici minuti dopo il calcio d’inizio, dei tifosi della Maceratese: alla fine sarà contestazione, è 0-0 contro l’Urbino
di Mauro Giustozzi (foto di Fabio Falcioni)
L’Urbino mette alle corde una Maceratese che rischia la sconfitta ma alla fine limita i danni portando a casa un punto prezioso. Recriminano invece i ducali che ne hanno lasciati due all’Helvia Recina dopo soprattutto un secondo tempo condito di molte palle gol create fino alla fine, neutralizzate da un monumentale Gagliardini. Finisce così tra i fischi e la contestazione (ripetuti cori “vergogna, vergogna”) del pubblico dell’Helvia Recina per questa ennesima brutta prestazione della Rata che continua a deludere, vede allontanarsi la zona playoff mentre si avvicina pericolosamente quella dei playout.
E’ indispensabile che la società intervenga perché con questo andazzo oltre a svuotarsi lo stadio il rischio di essere risucchiati in zona retrocessione è più che reale. Una Maceratese che ha fatto molti passi indietro rispetto alla gara col Chiesanuova, mostrando limiti nell’impostazione della manovra, leggerezze in difesa e cronica sterilità offensiva. La cura Pagliari non pare fare effetti sul rendimento di una squadra nettamente al di sotto del minimo che ci si può attendere dai tanti calciatori di esperienza in campo. A salvarsi da questa ennesima grigia prestazione dei biancorossi sicuramente un insuperabile Gagliardini che ha tenuto in piedi la squadra, un generoso Massei ed un positivo Gomis all’esordio da titolare. Tra i ducali in grande evidenza il subentrato Galante che ha fatto impazzire la retroguardia di casa e nel complesso un’ottima prova di squadra dei ragazzi di Ceccarini.
Rata a caccia di un successo all’Helvia Recina che manca da ben 63 giorni, dalla vittoria di misura colta contro la Sangiustese. Biancorossi reduci dal beffardo pareggio incassato nella sfida con la capolista Chiesanuova e che sono a caccia di quel successo indispensabile per rilanciarsi in classifica. Visto che la vetta resta ancora molto distante, meno i playoff ad appena 3 punti mentre però si assottiglia ad un solo punto il vantaggio sulla zona playout. Avversario scomodo quell’Urbino che giunge riposato per aver visto rinviata la gara contro a Civitanovese di una settimana fa, ducali che occupano la quarta posizione in classifica e sono una compagine molto ostica da affrontare, in serie positiva da 5 turni dove però sono giunti soltanto pareggi. Appena due le sconfitte stagionali della squadra dell’ex Ceccarini che in trasferta però è imbattuta. Mister Pagliari per l’occasione si affida ad uno schieramento che sconta le pesanti assenze a centrocampo degli squalificati Tortelli e Giorgio Pagliari al cui posto vengono schierati Massei e Gomis mentre al posto dell’infortunato Iulitti c’è Chimezie. Rientra Luciani preferito a Martedì.
La Curva Just entra nel suo settore solo al 12’ minuto come segno di protesta e vicinanza verso i giovani incappati nei daspo della questura. Imponenti anche oggi le misure di sicurezza attorno allo stadio, nonostante da Urbino siano arrivati appena trenta tifosi che occupano il settore ospiti. Avvio dei gialloblu subito in attacco con una conclusione dalla distanza di Sartori che chiama Gagliardini alla deviazione in corner. Ducali che mostrano subito un’ottima quadratura e trame interessanti, fatica invece la squadra di Pagliari ad imbastire il proprio gioco offensivo. Così la prima occasione biancorossa arriva da un retropassaggio improvviso di Magnani che chiama alla parata centrale Petrucci. Al 28’ cross di Di Ruocco in area, incertezza tra due difensori ospiti, palla regalata a Mancini che da posizione molto angolata si fa ribattere in angolo dal portiere il tiro.
Maceratese col gioco compassato e manovra troppo lenta per creare problemi all’Urbino. Scorrono i minuti senza che si creino pericoli per difese che hanno nettamente il sopravvento sugli attacchi. Così termina un primo tempo giocato sotto ritmo dalle due squadre e privo di vere e proprie occasioni da gol. Ripresa che si apre con un cambio a testa: nella Rata dentro D’Ercole per Mancini tra gli ospiti Galante per Sartori. Al 3’ occasionissima per l’Urbino con il neo entrato Galante che scappa via in verticale, entra in area ed è bravo Gagliardini a deviare la sua conclusione poi salva Luciani la palla che stava andando verso la porta sguarnita. Ospiti ancora pericolosi con il tiro di da fuori area di Boccioletti che lambisce il palo.
Al 10’ ancora Galante in grande evidenza: salta due avversari e conclude in porta con Gagliardini che salva ancora la sua porta, Urbino ad un passo dal vantaggio. Al 17’ svvarione difensivo di Sensi che regala palla a Galante che in area conclude in porta ed ancora una volta a vincere il duello è Gagliardini che respinge. Maceratese in grande affanno sul pressing di un Urbino che non si accontenta del pareggio. Mister Pagliari prova a trovare risorse dalla panchina per cambiare l’inerzia di una gara saldamente nelle mani dei ducali mentre dalla curva si leva il coro di tirare fuori gli attributi indirizzati ai giocatori biancorossi. Nei minuti finali l’Urbino sfiora ancora con Montesi il gol decisivo con la Maceratese che limita i danni e si accontenta della spartizione della posta in palio.
Il tabellino:
MACERATESE (4-3-3): Gagliardini 8; Chimezie 5,5 (dal 19’ s.t. Cirulli 5,5), Sensi 5,5, Strano 6, Luciani 5; Mancini 5,5 (dal 1’ s.t. D’Ercole 5), Massei 6, Gomis 6,5; Di Ruocco 5 (dal 18’ s.t. Martedì 5), Perri 6, Ruani 5 (dal 7’ s.t. Minnozzi 5). (Amico, Nicolosi , Vittorini, Compagnucci, Damiano). All. Pagliari D. 5.
URBINO (4-3-3): Petrucci 6; Nisi 6,5, Giunchetti 6, Magnani 6,5, Boccioletti 6; Cusimano 6, Dalla Bona 6,5, Pierpaoli 6 (dal 27’ s.t. Morani 6); Sartori 5,5 (dal 1’ s.t. Galante 7), Rivi 6 (dal 42’ s.t. Matalni s.v.), Montesi 6. (Stafoggia, Barro, Bellucci, Tagnani, Esposito). All. Ceccarini 6.
TERNA ARBITRALE: Teodoli di Aprilia 6 (assistenti Piccinini e Di Tella di Ancona).
NOTE: spettatori 500 circa. Ammoniti: Strano, D’Ercole, Montesi, Perri. Angoli: 5-9. Recupero: 1’ p.t., 4’ s.t.
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Purtroppo non decoliamo.
Purtroppo non decoliamo, e la vetta della classifica s’allontana sempre di piu’.