Un momento della partita di ieri sera con l’Osimana
di Andrea Cesca
Sotto l’albero di Natale la Maceratese non trova il regalo desiderato dai tifosi. La Coppa Italia, il primo trofeo della stagione che avrebbe potuto fare da apri porta per la Serie D, prende la strada di Osimo. Sale il malcontento dei tifosi, arrivati in cinquecento a Senigallia per sostenere la squadra, la curva ma non solo reclama rinforzi dal mercato di riparazione. La società attraverso il diesse Giuseppe Sfredda ha fatto sapere che la dirigenza sta lavorando: «Abbiamo deciso di non fare niente in attesa della finale di coppa, ci muoveremo su indicazione del mister». Dino Pagliari reclama rinforzi da settimane, lo ha lasciato capire più di una volta, ieri sera a Senigallia non ha fatto passi indietro («dobbiamo riempire la rosa») ha detto.
Diversi nomi sono stati avvicinati alla Maceratese, alcuni sono anche sfumati nel frattempo (vedi Buobarar Diarra che si è accasato al Rieti). La squadra va puntellata, dopo l’arrivo di Dino Pagliari sono stati svincolati Napolano e Moschetta ma nessuno è arrivato al loro posto. E a tutt’oggi tengono banco le possibili partenze, una su tutte quella di Minnozzi, l’attaccante soffiato l’estate scorsa alla Civitanovese ma che in biancorosso ha messo a segno solo due reti nel girone di andata. Si vocifera che Giorgio Pagliari vorrebbe andare via così come Nicolosi mai utilizzato da Dino Pagliari, in uscita pare anche Di Ruocco.
Mister Dino Pagliari
«Adesso ci prendiamo qualche giorno di riposo, dopo questa scoppola ci vuole» ha detto Dino Pagliari. Che facendo un resoconto dal giorno del suo arrivo, se si aspettava di poter fare meglio oppure sono arrivati i risultati che si immaginava ha risposto: «Stiamo facendo una buona cosa, abbiamo perso una partita su otto e abbiamo perso questa brutta gara con l’Osimana cercando di giocare, di fare la partita, di mettere tutto l’impegno che questa gente può mettere. I ragazzi non hanno mai lesinato sforzi e fatica». La classifica è molto corta nelle posizioni di testa, la Maceratese è quasi rientrata, può dire la sua secondo te? «Non conoscevo questo campionato, tutte le squadre sono attrezzate sia fisicamente che tecnicamente, sono organizzate. In sette punti ci sono undici squadre, credo sia aperto a tutto».
Il capitano della Maceratese Emanuele Strano malgrado la delusione per la bruciante sconfitta contro l’Osimana ha voluto «ringraziare la squadra, lo staff e tutta la società perché comunque abbiamo raggiunto la finale, arrivare secondi dispiace, però siamo arrivati davanti ad altre quattordici squadre. C’è da essere orgogliosi, dobbiamo ringraziare i tifosi che sono venuti numerosi. Purtroppo va in archivio questa competizione, una delle tre chance per salire di categoria, dispiace. Ci rituffiamo sul campionato, siamo arrivati a cinque punti dalla prima con tante squadre davanti, si tratta di giocare tutti scontri diretti nel girone di ritorno. Punteremo a dare una svolta al campionato che finora è stato fatto di alti e bassi, la squadra è in crescita, le prestazioni sono più incoraggianti di quelle iniziali. Probabilmente ancora non basta, dobbiamo ricaricare le batterie, lavorare sodo. Puntiamo ad agganciare i playoff e poi a fare qualcosa di più, la Maceratese deve giocare per tutti gli obiettivi, adesso i playoff e poi il primo posto».
Dove deve fare di più la Maceratese, ci si aspettava di più dalla squadra, cosa è mancato? «La squadra è viva, anche con l’Osimana abbiamo giocato. Forse siamo mancati in fase di finalizzazione nel girone di andata, abbiamo fatto pochi gol per il potenziale che abbiamo, ma non è un demerito del reparto offensivo, tutta la squadra attacca, tutta la squadra difende. A livello difensivo ci siamo dati una sistemata, dobbiamo migliorare tutti in fase offensiva per segnare qualche gol in più. La Maceratese ha dimostrato che se va in vantaggio la partita la porta a casa».
Coppa, che delusione la Maceratese. A Senigallia festeggia l’Osimana (Foto)
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