La piazza di Bolognola
Ordinanza che vieta di dare da mangiare a gatti randagi, nelle zone aperte al pubblico, piazza e giardini di Bolognola. Basta oltrepassare di venti metri la piazza e dove termina il centro abitato del paese, è di nuovo possibile dar da mangiare agli animali senza incorrere in alcun divieto. La segnalazione arriva da alcuni frequentatori del centro montano.
Si legge nell’ordinanza comunale emessa a fine novembre: «Divieto di somministrare alimenti di qualsiasi natura in forma diretta o indiretta, ai gatti e cani, anche randagi su aree pubbliche o aperte al pubblico, centro abitato (case di civile abitazione e attività economiche), con espresso divieto di gettare granaglie, sostanze e scarti o avanzi alimentari».
Cristina Gentili, sindaca di Bolognola
Chi non la rispetta rischia una sanzione da 25 a 500 euro. L’ordinanza è stata così motivata dall’amministrazione comunale: «Frequenti inconvenienti derivano dalla presenza di gatti e cani randagi, l’incremento della popolazione di gatti era ed è tuttora principalmente determinato dalla somministrazione di cibo. Chiunque alimenta indistintamente i gatti randagi, sporca col cibo somministrato agli animali, le aree pubbliche o aperte al pubblico. L’alimentazione incontrollata richiama un gran numero di esemplari anche nelle zone più centrali del paese fino ad arrivare in quantità incompatibili con l’ecosistema urbano. E’ necessario garantire l’igiene e il decoro del suolo pubblico e dell’abitato, nonché la tranquillità dei cittadini e prevenire le possibili ricadute sul piano igienico-sanitario derivanti dalla presenza di una popolazione numericamente rilevante di gatti randagi in condizioni ambientali per essa non favorevoli. Così tuteliamo anche la salute pubblica e cerchiamo di sfavorire la maggiore diffusione di malattie specifiche tra gli animali». La sindaca, Cristina Gentili, aggiunge: «è stata creata più di 5 anni fa la colonia felina e c’è chi si occupa dei gatti tutto l’anno. Per questo è stato vietato di dare da mangiare ovunque ai gatti perché ci sono persone e luoghi apposta per farlo».
(Redazione Cm)
Potrebbero spendere i soldi fatti con le multe per pagare i netturbini
Sterilizzarli no eh?
Svuotate cestini e cassonetti invece di delirare
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Se va male arrivano anche i topi!
Nel Comune più piccolo delle Marche non c’è una colonia felina e canina?!? Gli animali da compagnia sono molto tutelati dalla legge italiana e per questo il Sindaco lo dovrebbe sapere, basta avere cura degli animali, chi non vuol bene agli animali non vuol bene agli uomini.
Spero che questo piccolo centro lontano che vive di un po’ di turismo, venga dissertato da ognuno di noi amante degli animali
Ci sono parecchi sindaci anti-animalisti o ignoranti delle leggi che tutelano soprattutto gatti e cani randagi. Oppure, come a Civitanova marche, che tollerano che cani padronali che girano senza museruola e che fanno strage di gatti penetrando nel gattile protetto.
Il sindaco di Bolognola non capisce nulla delle esigenze dei gatti randagi delle colonie feline libere, che non possono essere spostati in altri luoghi, non scelti dai gatti randagi, che sono liberi di stare dove vogliono, come da leggi che regolano il randagismo. Quindi se la smetta di minacciare ritorsioni finanziarie verso gli animalisti e quei cittadini che vogliono la sopravvivenza degli animali più vicini all’uomo, dai quali viene pure consolato.
Eh vabbè…ma stiamo entrando nel periodo “mungi-turista”, si parte con i gatti in piazza, subito dopo troviamo l’autovelox, a salire poi Pintura dove troviamo il parcheggio a pagamento e i “nuovissimi” impianti sciistici a prezzi modici…