L’appuntamento all’auditorium
Nella cornice degli eventi moltiplicatori del progetto Next-Museum, tappa maceratese per il “Digital Education On Tour”, un’iniziativa che permette ai professionisti museali e a tutti gli interessati, di scoprire e approfondire le esperienze già realizzate sul territorio marchigiano, che rappresentano esempi virtuosi di applicazione del digitale alle realtà museali.
L’assessore Katiuscia Cassetta con il presidente della Fondazione Marche Cultura Andrea Agostini
L’evento ha visto all’auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti la presentazione di “Arti native digitali. Ricerca tecnologica, linguaggi e fruizione verso una trasformazione digitale”. Un momento per comprendere come, grazie alla ricerca e allo sviluppo innestato tra pubblico e privato, sia nato “And – Arti native digitali”. I realizzatori hanno parlato di come tecnologie di realtà virtuale (Vr), di realtà aumentata (Ar), di videomapping (Vm), di tecnologie olografiche (Ol) e software per il riconoscimento e il monitoraggio degli utenti possano offrire uno spazio in continuo divenire e connessione con il territorio in cui presente, passato e futuro si incontrano.
Dopo i saluti istituzionali dell’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta e del presidente della Fondazione Marche Cultura Andrea Agostini, la giornata ha visto gli interventi di Paolo Clini dell’Università Politecnica delle Marche, Roberto Perna di dell’Università degli Studi di Macerata, Cecilia Gobbi della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio Ascoli-Fermo-Macerata, Luca Modugno ed Emanuele Taddei della Rainbow, Michele Spagnuolo di Playmarche e Francesco Caporaletti di Grottinilab. «La quarta tappa del tour ci onora e ci rende parte di un percorso di approfondimento e scoperta di pratiche virtuose di applicazione del digitale alla valorizzazione dei beni culturali – ha detto Cassetta – dopo settimane di incontri nelle migliori rassegne dedicate allo studio e approfondimento del settore culturale e dopo aver inaugurato proprio questa mattina qui a Macerata, grazie all’Its Marche e ai finanziamenti europei e la collaborazione della Rainbow Accademy, il percorso di studi del Master in Digital Heritage con 950 ore di lezioni, con stage, masterclass per offrire ai giovani nuove ed importanti opportunità formative e di lavoro, credo sia importante chiedersi ed approfondire come promuovere un sito archeologico o un bene storico-artistico attraverso una ricerca avanzata e la connessione tra pubblico e privato. Questo quello che abbiamo già fatto a Macerata con il progetto And-Arti native digitali che stiamo portando avanti con impegno e molta speranza e che vorremmo poi mettere a disposizione di altre realtà museali. Un luogo di ricerca, di approfondimento, di analisi dei dati, di sperimentazione, un luogo che si trasforma e che osserva un visitatore che è in continua trasformazione e che ci auguriamo servirà ad offrirci degli strumenti per delle strategie customer centric».
Un momento della visita agli spazi del Mercato delle erbe
«Il museo pretende una rivoluzione culturale e deve diventare un asset strategico capace di risollevare l’economia nazionale – ha affermato invece Agostini – questo passa attraverso la capacità dei musei di mettersi in gioco, di avere autonomia di budget e di crescita culturale e tecnologica. Con “Digital Education On Tour” andiamo proprio a studiare e a far conoscere quelle che sono le best practice della ricerca tecnologica museale della nostra regione».
A seguire, in anteprima, la visita agli spazi e alle tecnologie del Mercato delle erbe dove, come noto, saranno allestite mostre temporanee esperienziali e immersive, dove ci sono un’aula per la didattica e un’area dedicata al gaming. Le tematiche fondamentali del progetto sono la predisposizione di strumenti e tecnologie digitali innovative per il contesto culturale e creativo, la realizzazione di contenuti multimediali e la valorizzazione del patrimonio culturale in chiave innovativa. Un’occasione per vivere il territorio, il patrimonio culturale e artistico con occhi diversi, in grado di arricchire notevolmente l’offerta museale cittadina. Alla base un nuovo concetto di museo/mostra con approccio esperienziale, interattivo, integrato con le più innovative tecnologie a disposizione che vuole divenire punto di riferimento e incubatore di contenuti nazionali e internazionali. Gli intervenuti hanno infine visitato i Musei civici di Palazzo Buonaccorsi.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
La natura è matrigna, esclamava e declamava Leopardi, ma l’intelligenza artificiale mica scherza. Meglio una partita a carte (in compagnia) che la consultazione del cellulare (da soli).