Scossone alle Terme di Sarnano,
il Consiglio fa saltare i vertici
«Clamoroso dietrofront politico»

IL CASO - Approvata la mozione presentata dalla minoranza: revocati gli incarichi al presidente Nacciarriti e al vice Rocchetti. Bocciata l'analoga richiesta per l’assessore Franco Ceregioli. Il capogruppo Giacomino Piergentili: «Era necessario attendere 5 mesi e spendere 13mila euro per un parere legale per farsi dire che la responsabilità di vigilanza era dell'amministrazione comunale?»

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Le terme di Sarnano

di Luca Patrassi

Approvata dal Consiglio comunale di Sarnano la mozione presentata dalla minoranza per la revoca degli attuali vertici (il presidente Marco Nacciarriti e il suo vice Alessandro Rocchetti) della Sarnano Terzo Millennio, la società pubblica che si occupa della gestione delle terme. Undici i consiglieri presenti, due si sono astenuti (il sindaco Luca Piergentili e il capogruppo di maggioranza Paolo Maria Del Giudice) e nove i voti favorevoli, dunque l’intero gruppo di maggioranza e quello di minoranzaNon è invece passata l’analoga richiesta presentata per l’assessore Franco Ceregioli.

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Marco Nacciarriti, ex dirigente della Maceratese calcio, lo scorso maggio era stato confermato alla presidenza del cda della Sarnano Terzo Millennio

Lunghi mesi di discussione, rinvii, interlocuzioni e pareri legali, l’altro ieri in Consiglio c’è stato il primo passo concreto. Grida alla vittoria politica il gruppo di minoranza guidato da Giacomino Piergentili: «Nonostante le lungaggini della maggioranza nell’affrontare la questione, grazie ad una nostra mozione presentata si è riusciti nella revoca dei vertici del cda della Sarnano terzo millennio. Come si è potuto, nel maggio scorso rinnovare la nomina al presidente e al vice quando già da tempo c’erano avvisaglie legate alla gestione della Società termale? Difatti i precedenti membri sarnanesi del cda (Monaldi, Seccacini e Venanzi), da molto tempo, avevano evidenziato e fatto presente all’Amministrazione che qualcosa non stesse andando per il verso giusto. Ebbene, anziché allontanare coloro che risulterebbero i principali fautori di queste gestioni societarie, questi sono stati pienamente confermati. Del resto, cosa aspettarsi dall’assessore Ceregioli che, in sede di assemblea di nomina del nuovo cda il 10 maggio scorso ebbe a dire che, in sintesi, il bilancio 2022 della Stm seppur gravato da oltre 500mila euro di perdita, a suo parere non era da definirsi negativo per aver rilevato segnali importanti? Segnali importanti che tali – osserva Piergentili – non si sono rilevati, considerato che al 30 giugno 2023 è stata rilevata un’altra consistente perdita di oltre 140mila euro».

La questione della nomina di un legale «che indicasse la strada da dover intraprendere nella gestione contabile della società. Ma era necessario? Il comune di Sarnano è socio di maggioranza, e come tale è colui che ha la possibilità di scegliere (e pertanto anche di revocare) i delegati a ricoprire un incarico di fiducia: se questa viene a mancare, perché avvalersi di un legale, pagato con un impegno di spesa di quasi 13mila euro? Inoltre, il vicesindaco e avvocato Ceregioli non poteva approfondire la questione con il segretario, i dirigenti ed il revisore, che sono professionisti ben preparati, e prendere la decisione in accordo con il suo organo politico?».

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Giacomino Piergentili, consigliere di opposizione

Ora, considerato dunque quanto recentemente espresso dal legale del Comune, si è giunti ad una revoca della carica del presidente e del vicepresidente della Sarnano Terzo Millennio. Ma era necessario attendere 5 mesi prima di riuscire ad attuare questa operazione? Ed impegnare come spesa per il legale quasi 13mila euro?». Un giudizio il consigliere Giacomino Piergentili ci tiene a sottolinearlo: «Fossi nella maggioranza, mi preoccuperei in realtà non tanto delle scelte dell’opposizione, bensì del clamoroso dietrofront politico che hanno dovuto fare l’assessore Ceregioli e la sua maggioranza a distanza di pochi mesi dalla nomina del nuovo Cda della società termale, nonostante le evidenze già emerse all’epoca, nell’essere costretti a dover revocare l’incarico. Questo cambio di “fiducia” è davvero grottesco, ancor di più che si sia dovuto acquisire il parere di un legale per farsi dire che la responsabilità politica è dell’amministrazione comunale nel non avere esercitato la vigilanza ed i controlli di competenza del socio di maggioranza».

La questione della gestione della società delle terme era da tempo nel mirino della minoranza ed era esplosa nei mesi scorsi con una lettera di Giacomino Piergentili che ha reso pubbliche alcune vicende, iniziando dal contestare le difficoltà economiche registratesi negli ultimi bilanci (perdite per 265mila euro nel 2020, pareggio nel 2021 e perdite per 547mila euro nel 2022), proseguendo con il camper usato per il monitoraggio dei casi Covid che si credeva gratuito ma poi al centro di un decreto ingiuntivo per 4omila euro e toccando infine l’utilizzo contestato di una carta prepagata da parte del presidente della Stm. La spinosa questione aveva provocato, nei mesi scorsi, anche la dura presa di posizione della revisora dei conti del Comune Lucia Frollà che aveva intimato l’amministrazione a procedere per tutelare gli interessi dell’Ente. Resta ora da attendere per verificare le prossime mosse del Comune e degli ex vertici della società di gestione delle terme.

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