L’ex ospedale di Corridonia
di Marco Pagliariccio
Primo traguardo intermedio in avvicinamento per l’ex ospedale di Corridonia. Nel consiglio comunale di ieri sera, la sindaca Giuliana Giampaoli, rispondendo alla mozione presentata da Corridonia Insieme e Pensare Corridonia, ha fatto il punto della situazione con particolare riferimento alla delocalizzazione dei vari servizi. Dopo un anno di silenzi, sembra vicina almeno la conclusione del primissimo stralcio dei lavori, a quasi due anni dal via del cantiere.
La sindaca Giuliana Giampoli
«Nell’ultimo incontro con l’Ast, tenutosi a luglio, ci è stato detto che i lavori stavano avanzando regolarmente e quindi che a febbraio 2024 sarebbe stato concluso l’intervento al piano terra del distretto sanitario – ha spiegato Giampaoli – abbiamo sollecitato più volte, da quando ci siamo insediato lo scorso anno, sulla necessità di dover individuare dei locali più idonei per ospitare i servizi che sono stati provvisoriamente portati fuori dall’edificio. Ma per vari motivi, in primis per i continui cambi alla guida dell’Ast che hanno reso complicate anche le interlocuzioni, ma anche per questioni tecniche ed economiche e per il ritardo con cui aveva affrontato la questione la precedente amministrazione, non siamo riusciti a trovare una soluzione prima d’ora. Quello che ci è stato prospettato è che a febbraio, una volta concluso il cantiere del piano terra della struttura, tutti i servizi potrebbero essere traslati lì, mentre i lavori potrebbero continuare ai piani superiori. Tutta l’opera, essendo finanziata con fondi del Pnrr, dovrà poi concludersi entro il 2026».
Francesco Andreozzi, capogruppo di Corridonia Insieme
Sin dal 2021, quando l’Asur fece partire l’iter per la ristrutturazione dell’edificio che si prepara ad accogliere casa della comunità e ospedale di comunità, il timore è sempre stato in primis quello che i servizi momentaneamente portati altrove poi non sarebbero più tornati e poi quello legato al fatto che i locali adiacenti alla casa di riposo, dove in questi anni si stanno appoggiando sala d’attesa, punto prelievi, accettazione e Cup, fisiatra, ambulatorio per la riabilitazione, ambulatorio infermieristico, segreteria cure domiciliari, guardia medica e medico del distretto, stanza della guardia medica con letto, medico di ostetricia e ginecologia e reparto ostetricia, non sono adeguati sotto vari profili. «Posto che credo che i locali attuali non mi sembrano così disastrati, mi sembra molto difficile che l’Ast conceda l’utilizzo del piano terra dell’ospedale per degli ambulatori con un cantiere al piano superiore: chi si prenderebbe la responsabilità della sicurezza? – ha replicato Francesco Andreozzi, capogruppo di Corridonia Insieme – se l’amministrazione Giampaoli in oltre un anno non è riuscita a trovare nuovi spazi per i servizi è perché è oggettivamente difficile trovarne, altrimenti lo avremmo già fatto noi a suo tempo. Per cui è inutile ora che incolpi la giunta Cartechini: ha capito sulla sua pelle che amministrare è ben più complicato che fare opposizione».
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