Giacomino Piergentili, consigliere d’opposizione
Questione terme, l’opposizione torna alla carica e chiede al sindaco la convocazione del Consiglio, lo stop del consiglio di amministrazione della Sarnano Terzo Millennio, in particolare dopo le conclusioni dell’avvocato nominato dal Comune. La premessa fatta dal capogruppo della civica “Il Paese che vogliamo” Giacomino Piergentili: « E’ ormai nota la vicenda riguardante le anomalie emerse nel corso degli ultimi mesi sulla gestione della Sarnano Terzo Millennio, società partecipata dal Comune che gestisce il settore termale. Le questioni, legate ai rimborsi del presidente e vicepresidente del Cda della società e all’utilizzo di carte di credito/prepagate collegate ai conti della società, all’onerosità del camper utilizzato per i tamponi e le vaccinazioni Covid, nonché al mancato pagamento dell’Imu, hanno portato ad intervenire il Revisore dei conti del Comune, che ha provveduto a inviare una diffida formale intimando alla maggioranza di prendere i dovuti provvedimenti al fine di tutelare la Società termale ed il Comune». La proposta del gruppo di opposizione: «Considerato quanto emerso, l’opposizione aveva portato in Consiglio alcune mozioni con l’intento innanzitutto di impegnare la giunta ad un’azione di responsabilità volta a bloccare il Cda delle Terme, in attesa di sviluppi sulla questione, od in alternativa ad un’eventuale revoca dell’attuale Cda della società, con il ruolo di presidente che potesse essere affidato ad un membro di fiducia dell’Amministrazione, da scegliere magari tra il capogruppo di maggioranza Del Giudice, in quanto ricopre da decenni anche il ruolo di direttore sanitario della struttura, o il vicesindaco Ceregioli, che ha la delega per le partecipate. Le mozioni sono state entrambe respinte e la maggioranza consiliare ha preferito optare per l’affidamento di un incarico ad un legale, per 13mila euro, per valutare le iniziative necessarie a tutelare la società ed il Comune. Dalle comunicazioni emerse dall’avvocato, si confermerebbero gravi dubbi gestionali a carico della società termale con rilevanti responsabilità del socio di maggioranza rappresentato dall’amministrazione che avrebbe dovuto vigilare, sorvegliare e prendere iniziative volte alla tutela patrimoniale della società e dell’ente».
Le conclusioni che trae il gruppo di minoranza al Comune di Sarnano: «Chiediamo, attraverso una nuova mozione in Consiglio appena depositata, la revoca dell’attuale Cda della Sarnano Terzo Millennio al fine di interrompere questo rapporto anomalo. Innumerevoli sono state le mozioni propositive presentate, tutte pretestuosamente respinte perché fatte dall’Opposizione, ma poi più avanti attuate o fatte attuare da organi di controllo, come accaduto per l’intervento Anac sui fatti della proroga della convenzione per la gestione degli impianti sciistici o per il mega progetto Cis. Altro esempio tra le proposte presentate dall’opposizione sempre disattese, ma poi attuate a distanza di qualche settimana, la ripulitura del parco delle Terme, su cui abbiamo pressato la maggioranza per oltre tre anni. Ed anche per la questione attuale della gestione termale, come gruppo consiliare di opposizione, al fine di indirizzare la gestione del comparto verso una ristrutturazione aziendale definitiva, abbiamo inoltre proposto una figura di indubbia esperienza nella gestione delle crisi d’impresa, una delle più competenti a livello nazionale e non solo, che si è resa disponibile ad una consulenza atta ad individuare la strada migliore da percorrere per il futuro della Sarnano Terzo Millennio, formalizzata per iscritto alla maggioranza consiliare. Ad oggi nessuna risposta è pervenuta dall’assessore alle partecipate Ceregioli».
(l. pat.)
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