Un’impronta che fa la differenza:
meno 50% di emissioni
per la Olians entro il 2030

PROMO - Presentato il primo report di sostenibilità dell’azienda civitanovese diretta dall’imprenditore Anselmo Olivieri: «Fotovoltaico, un’area verde per compensare le nostre emissioni di CO₂ e una nuova sede con lo scopo di concretizzare sempre più l’obiettivo di "fare meglio con meno"»

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“Our Footprint makes the difference” è molto più dello slogan scelto dall’azienda civitanovese Olians Plast srl per presentare il primo report di sostenibilità dell’impresa che dal 2007 opera nel mondo delle materie plastiche. La presentazione è stata l’occasione per illustrare a tutti gli addetti ai lavori, circa 100 persone, il percorso compiuto dall’ azienda nell’ultimo anno, un percorso sempre più orientato a lavorare sui temi del riciclo e della transizione ecologica non solo per business, ma come filosofia d’impresa.

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Anselmo Olivieri, Ceo Olians Plast

A partire appunto dal calcolo della propria “carbon footprint” fino ad arrivare alla presentazione del primo report di sostenibilità, l’azienda ha voluto dimostrare che è possibile un nuovo modo di fare impresa, invitando tutti i propri stakeholder a fare la loro parte, ciascuno con la sua “impronta”.

L’iniziativa si è svolta nella splendida cornice delle cantine Fontezoppa e ha avuto diversi momenti di confronto e convivialità. Patron di tutto l’evento è stato ovviamente Olivieri Anselmo, imprenditore, fondatore e CEO della Olians Plast srl, relatore della tavola rotonda moderata dal giornalista Maurizio Socci al quale hanno partecipato anche il responsabile amministrativo della Olians Plast Francesco Cognigni, Matteo Petrelli, consulente ambientale di EquilibrioAmbiente che da anni ormai segue il percorso dell’azienda, il coordinatore del corso di laurea UNICAM “Ambiente e gestione sostenibile delle risorse”, il professor Andrea Catorci, e Stefano Secco, Sustainability Manager di Punto3 che ha supportato l’azienda nella redazione del report di sostenibilità.

«Pur essendo la Olians una giovane realtà, ho cercato di forgiarla sin dall’inizio con una particolare attenzione nelle tematiche ambientali, qualità che ho sempre cercato di apportare nel mio operato – ha raccontato Anselmo Olivieri, Ceo di Olians Plast – investiamo quotidianamente in nuovi green project e puntiamo alla diminuzione del 50% delle emissioni della nostra impresa entro il 2030».

 

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Andrea Catorci, docente coordinatore corso del corso di laurea Unicam in “Ambiente e gestione sostenibile delle risorse”.

La Olians Plast srl attraverso il “Biloba Project“(leggi l’articolo) sta infatti sviluppando insieme all’Università di Camerino la realizzazione di un’area verde all’interno del nuovo sito produttivo di Potenza Picena. Per tale iniziativa Unicam ha selezionato alcune delle specie arboree idonee al territorio in base alla loro migliore capacità di assorbimento di CO₂ e maggior autosufficienza. L’area ha altresì l’obiettivo di diventare uno spazio aperto alla cittadinanza ed alle scuole come esempio didattico di educazione ambientale.

«La Olians è un’azienda diversa non solo per la grande sensibilità mostrata sul tema della sostenibilità ma anche per l’ambizione di ridurre sempre di più la distanza tra istruzione e mondo del lavoro; con il Biloba Project gli studenti del mio corso di laurea hanno avuto l’opportunità di mettersi in gioco, progettando il polmone verde della Olians il quale le permetterà di ridurre la sua impronta carbonica tra il 20 e il 25%” – le parole del professor Andrea Catorci, coordinatore del corso di laurea Unicam in “Ambiente e gestione sostenibile delle risorse».

Nel corso dell’evento è stata ripercorsa anche la storia della Olians Plast, una realtà giovane, ma che da tempi non sospetti, quando ancora nessuno parlava di riciclo, è riuscita a costruire una filiera capace di trasformare ciò che veniva considerato nulla più che un rifiuto in nuova materia prima.

Un lavoro, quello sulla sensibilizzazione della filiera confermata anche da Francesco Cognigni, responsabile amministrativo della Olians Plast: «Buona parte del nostro lavoro parte dalla sensibilizzazione rivolta alla nostra filiera produttiva, iniziando dalle aziende fino alle persone che la compongono – afferma – questo è solo una parte di quanto abbiamo fatto fino ad oggi valorizzando un nuovo mercato ovvero quello del pre-consumer e molto altro ancora ci attende per il mercato del post-consumer, il nuovo importante obiettivo della Olians Plast per il prossimo triennio».

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Francesco Cognigni, responsabile amministrativo Olians Plast

Tramite lo studio commissionato, Olians Plast ha potuto identificare le maggiori fonti di emissione legate al proprio processo produttivo in modo da poter meglio pianificare in futuro le azioni di riduzione delle proprie emissioni. Alla luce della grossa rilevanza che hanno i consumi energetici acquisisce ancora maggior valore la presenza dell’impianto fotovoltaico sulla copertura della sede aziendale. Grazie alla produzione di 48.274 kWh nel 2022 è possibile infatti stimare che quest’ultimo abbia permesso di evitare l’immissione in atmosfera di 12,1 tonnellate di CO₂, ovvero il quantitativo che sarebbe stato emesso per il consumo di pari entità di energia elettrica ma approvvigionato dalla rete: «La quantificazione delle proprie emissioni (Carbon Footprint) è lo strumento zero per ogni impresa per impostare un accurato percorso di transizione ecologica – ha spiegato Matteo Petrelli, consulente ambientale – questo è quanto abbiamo fatto con la Olians, dove il mio contributo ha consentito all’azienda di avere una migliore prospettiva, in termini ambientali, sulle dimensioni del suo operato».

«Il bilancio di Sostenibilità è uno strumento a cui molte aziende dovranno approcciare nel prossimo futuro, data l’entrata in vigore della nuova direttiva comunitaria, dove bisognerà comunicare i volumi del proprio business non più solo in termini economico-finanziari ma anche in ambiti Ambientali e sociali – ha concluso Stefano Secco, Sustainability manager Punto 3 srl – la Olians, con soddisfazione, presenta già il suo primo report inerente all’anno 2022».

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La famiglia Olivieri

 

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Stefano Secco, Sustainability manager

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Matteo Petrelli, consulente ambientale

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Maurizio Socci, moderatore dell’incontro

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“Biloba project” per la sostenibilità «Nuove professionalità e un’area verde»



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