Marcia dei residenti dell’Hotel House
dopo il servizio di Report (Video)
«Lavoriamo non caporaliamo»

PORTO RECANATI - In centinaia hanno potrestato e sono andati in municipio. Un manifestante: «Offesi per essere stati usati dal Comune per ottenere otto milioni». La seconda questione riguarda l'idoneità alloggiativa. Il sindaco Andrea Michelini: «Abbiamo parlato e ci siamo lasciati con una stretta di mano con tutto l'impegno per risolvere le problematiche. La prossima settimana convocheremo un nuovo incontro»

- caricamento letture
La protesta dei residenti
WhatsApp-Image-2023-07-22-at-18.01.29-650x366

La protesta all’Hotel House

di Laura Boccanera

Manifestazione di protesta da parte delle famiglie e dei lavoratori dell’Hotel House. In centinaia oggi pomeriggio sono partiti in corteo dal palazzone multietnico di Porto Recanati e sono arrivati davanti al Comune per parlare col sindaco Andrea Michelini. Due sostanzialmente le questioni sollevate per cui i residenti dell’Hotel House chiedono risposte: da un lato l’idoneità alloggiativa e il problema delle residenze e della gestione condominiale, dall’altro la questione del “caporalato” emersa a seguito della trasmissione Report. 

WhatsApp-Image-2023-07-22-at-18.09.52-325x244

I residenti dell’Hotel house infatti si sono presentati sotto il Comune con striscioni con scritto “Noi lavoriamo non caporaliamo”: «siamo offesi per essere stati usati dal Comune per ottenere 8 milioni di euro parlando di caporalato e per l’Hotel House invece non ci sono fondi, noi lavoriamo tutti, non siamo caporalato» conferma uno dei manifestanti.

Dall’altro lato la questione dell’idoneità alloggiativa per la quale i tempi si allungano e i manifestanti confermano che la pazienza è terminata. «Per l’Hotel House è sempre difficile prendere e ottenere l’idoneità alloggiativa – continua il manifestante – e siamo stanchi di aspettare».

Una volta che il corteo è arrivato in corso Matteotti, davanti alla sede del Comune il sindaco Andrea Michelini ha parlato con i presenti all’esterno del Comune. Il gruppo di manifestanti infatti non ha voluto mandare delegati per rimanere compatto.

«Abbiamo parlato con gli organizzatori – spiega il sindaco Michelini – rivendicano alcune criticità sull’idoneità alloggiativa per cui serve la certificazione di un tecnico e lo metteremo a disposizione attraverso un patronato. Hanno il diritto di manifestare, per noi sono cittadini di Porto Recanati e ci siamo lasciati con una stretta di mano con tutto l’impegno per risolvere le problematiche. La prossima settimana convocheremo un nuovo incontro».

Nel corso della protesta i manifestanti hanno anche letto una lettera nella quale si esprime la volontà di avere un amministratore di condominio che sia interno al palazzo e la maggioranza avrebbe individuato in Luca Davide la figura di riferimento. «Alla comunità condominiale dell’Hotel House viene impedito di gestirsi in proprio – scrivono – 5 esponenti di comunità etniche e religiose hanno individuato in Luca Davide il soggetto che possa ben operare come amministratore». Nella lettera si fa poi riferimento alla questione “politica” legata al fatto che Luca Davide è anche esponente della Lega, con l’invito alle istituzioni a non valutare questioni politiche ma a rispettare le decisioni della comunità condominiale.

Porto Recanati, caporalato e fondi Pnrr: «Ha ottenuto più soldi della Calabria, ma non ci sono braccianti né baraccopoli»



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X