La dirigente Rita Emiliozzi
Tantissimi studenti e docenti hanno partecipato all’edizione 2023 dell’ormai nota rassegna Pomeriggi Letterari, organizzata dal Dipartimento di Lettere dell’Istituto Matteo Ricci di Macerata. Sono state “La Realtà e la Bellezza” quest’anno le due lenti privilegiate attraverso le quali i prestigiosi relatori hanno messo a fuoco le proprie esperienze esistenziali e hanno offerto al pubblico i propri appassionati racconti.
«La Bellezza nelle cose esiste nella mente di chi le contempla, diceva il filosofo David Hume. Con quest’intento – riferiscono le insegnanti organizzatrici della rassegna professoresse Fabiola Branchesi, Tiziana Cippitelli e Paola Marcolini – abbiamo cercato quindi di rintracciare elementi di Bellezza all’interno di storie e fatti della Realtà, talvolta anche molto dolorosi e distanti fra loro: il riscatto dalla povertà e il valore dell’accoglienza in una difficile storia di migrazione; lo straordinario dono del perdono concesso in risposta ad un assassinio; la complessità e il mistero che avvolgono il nostro cervello, a cui dobbiamo l esperienza diretta e la riflessione sul reale; ed infine il monito eterno che ci lancia la storia, per tentare di contrastare i problemi attualissimi della fame nel mondo e delle disuguaglianze sociali».
Gholam Najafi
Quattro sono stati gli incontri che tra gennaio e marzo hanno visto intervenire altrettante personalità di grande rilievo letterario, culturale e scientifico. Il primo appuntamento si è svolto il 12 gennaio con il giovane scrittore afghano Gholam Najafi, autore di romanzi e poesie sulla situazione del suo paese. Seguendo il filo del suo libro intitolato “Tra due famiglie”, Najafi, fuggito nel 2000 dall’Afganistan, ha ripercorso con grande profondità introspettiva il suo faticoso inserimento nella realtà italiana, dove ha intrapreso il riscatto dal dolore e dalla solitudine ed aperto nuove prospettive interpretative della propria esistenza.
Gemma Capra
Il 15 febbraio, invece, Gemma Capra, vedova del commissario Luigi Calabresi ucciso dal terrorismo di estrema sinistra nel 1972, ha presentato il suo testo “La crepa e la luce”, dove la scrittrice racconta il cammino di perdono secondo un traiettoria percorsa per 50 anni, che dalla rabbia e dal desiderio di vendetta porta alla serenità e alla bellezza dell’amore. Il terzo incontro ha visto come ospite il neurochirurgo Giulio Maira, autore del testo di divulgazione scientifica “Il cervello è più grande del cielo”. Il professore ha spiegato quanto sia prezioso il funzionamento del cervello, l’organo più articolato e importante dell’universo, e perché dai suoi meandri scaturiscano la dolcezza della vita e la complessità del nostro destino.
Massimo Montanari
In chiusura, il 27 marzo, lo storico Massimo Montanari ha effettuato una lezione dal titolo “La fame e l’abbondanza. L’alimentazione nella storia e le sfide del futuro”. Attraverso le vicende legate al cibo, quale bisogno e piacere dell’uomo, lo storico ha ricostruito la storia dell’alimentazione umana, aprendo a riflessioni sulle sfide comuni dello sviluppo sostenibile anche nella prospettiva della lotta alla povertà. «Siamo particolarmente fieri – afferma la dirigente scolastica Rita Emiliozzi – di questo progetto, che perdura oramai da molti anni e che ha visto passare nel suo cartellone alcuni tra i nomi più illustri della scena letteraria e culturale del Paese. È grazie a iniziative come questa, infatti, che la scuola si arricchisce e aiuta i giovani a sviluppare life skills e a maturare valori autentici».
Giulio Maira
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