Sequestrati dalla Guardia di finanza del Comando provinciale di Macerata oltre 4mila giocattoli con il marchio CE non veritiero esposti alla vendita in un negozio di Treia. Le fiamme gialle hanno appurato che su tali prodotti, di fabbricazione cinese e destinati all’esportazione, per aggirare la rigorosa normativa europea in materia di sicurezza, a tutela dei consumatori e, in particolare, dei bambini, era stato apposto soltanto il simbolo “C E”, che sta per “China Export”, senza sottoporli ad alcuna prova di conformità agli standard dell’Unione Europea. Il commerciante non è stato in grado di esibire la documentazione attestante l’idoneità dei giocattoli venduti e così sono stati sottoposti a sequestro amministrativo. Il titolare dell’esercizio commerciale è stato segnalato alla Camera di Commercio per i provvedimenti di competenza sotto il profilo amministrativo. Saranno, inoltre, svolti i conseguenti accertamenti per verificare eventuali profili di irregolarità dal punto di vista fiscale. L’operazione di servizio si inserisce in un più ampio dispositivo di controllo a tutela dell’economia legale: contrastare la diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza significa contribuire a garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo, ove gli operatori economici onesti possano beneficiare di condizioni eque di concorrenza.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Proseguono incessanti i benefici sequestri da parte della GUARDIA DI FINANZA di prodotti provenienti dalla CINA pericolosi non solo per la salute umana ma anche per l’economia italiana ed occidentale per diversi motivi: il regime dittatoriale comunista coniugato con la peggiore forma di capitalismo mondiale, la cosiddetta fabbrica del mondo, si serve di qualsiasi mezzo dal dumping, ovvero di vendita sottocosto pur di far fuori i produttori occidentali mettendoli fuori mercato costringendoli a chiudere in modo da rimanere monopolista come avvenuto in tanti settori a cominciare dai pannelli solari, all’acquisizione colonialista, in AFRICA ma non solo, di materie prime rare necessarie per computer, cellulari e sopratutto la rivoluzione della mobilità con le auto elettriche, altro cavallo di troia della CINA, con l’insensato aiuto suicida dell’UE alla propria industria che ha programmato per il 2035 la cessazione della produzione e vendita di auto diesel e benzina anzichè arginare l’espansione cinese che ci invaderà con le sue auto a prezzi inferiori riducendo la nostra economia creando disoccupazione.
E’ la guerra economica della CINA all’Occidente per arrivare al “NUOVO ORDINE MONDIALE” che pratica da diversi anni e con un’accelerazione recente con il nuovo alleato e ricattatore russo e la criminale aggressione militare all’UCRAINA mascherata come “operazione speciale”, le minacce militari a TAIWAN che con appena 24 milioni di abitanti e fra le prime 20 potenze economiche mondiali e, guarda caso, produttore del 70% dei microchip.
Allargare l’informazione ai diversi fatti che accadono nel mondo perchè correlati.
Il mio commento delle ore 16 è ancora in attesa di moderazione…???
Pensamo a controlla li giocattoli, non quello che magnamoo !!(sigh). Eh, certo, è più facile, e famo sempre la nostra bbella figura.