Ninfa Contigiani
di Alessandra Pierini
«In città stanno arrivando le bollette di conguaglio Tari del 2021, conguaglio che segna inesorabilmente l’aumento delle tariffe che cresceranno ancor di più perché si è pattuita con Cingoli una cifra ingiustificabile per l’abbanco emergenziale. E’ una delle meraviglie del Cosmari». Ninfa Contigiani, segretaria del Pd Macerata, interviene sulla questione Cosmari, affrontata nei giorni scorsi dall’avvocato Giuseppe Bommarito, e ne sottolinea le criticità, anche dal punto di vista politico.
Cosa sta succedendo secondo lei?
«Sta succedendo che oltre al profilo legale, c’è un problema di opportunità politica. Il Cosmari è stato istituito nel 1982, uno dei vantaggi conseguenti è stato la possibilità di ammortizzare i costi fissi tra tutti i comuni e il conseguente contenimento della tariffa, inoltre la capacità di innovazione nel trattamento dei rifiuti, come oggi il porta a porta, che consentono una percentuale significativa di riciclaggio e di recupero in ottica circolare.
Stiamo parlando di una società di capitali (completamente pubblici), però, che ha un consiglio di amministrazione nominato ma anche un’assemblea dei soci in cui siedono i sindaci o loro delegati. Allora, l’operare dell’azienda Cosmari risente degli indirizzi politici sui rifiuti regionale e provinciale (cosa si tratta e come si tratta: discarica o termovalorizzatori?) ma la gestione e l’organizzazione interna dell’azienda Cosmari è invece diretta proprio dai sindaci in quanto soci. Ora, è cosa nota che la provincia di Macerata ha avuto negli ultimi anni una virata a destra piuttosto significativa e di sicuro sono coalizioni di centrodestra quelle delle due città più grandi: Civitanova e Macerata».
Quindi ritiene sia loro la responsabilità?
«Più che altro ci domandiamo perché Fabrizio Ciarapica e Sandro Parcaroli, che è pure presidente della Provincia (doppia gloria, doppia colpa) non dicono loro una parola?
Perché a non dire niente poi le ‘meraviglie’ si moltiplicano nella nostra provincia ed è un Cosmari a guida centrodestra quello in cui il direttore del Consorzio invece di andarsene in pensione come dovuto triplica gli incarichi che a confronto impallidiva pure il Re sole (è nel Cda ma pure come Vice-Presidente, ha avuto ben due concorsi pur di starci, e si ritrova il gran privilegio di fare il controllore di se stesso senza che Pezzanesi se ne sia risentito neanche un po’).
Per di più, tutto questo avviene dopo che le beghe del centro destra e i ritardi della Provincia hanno nel frattempo mandato in malora gli accordi faticosamente raggiunti per la definizione del sito della nuova discarica, che erano arrivati a stringere di molto gli indirizzi e senza che ci sia, dal punto di vista aziendale, minimamente occupati della necessaria innovazione gestionale e tecnologica. In sostanza si sono spartiti gli incarichi, ma non hanno fatto niente per rimettere in attivo la prospettiva strategica di una funzione essenziale, raccolta e trattamento dei rifiuti, che il consorzio svolge per la comunità».
«Cosmari, ok dell’Anac sulle cariche Senza l’accordo con Cingoli i costi sarebbero triplicati»
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Ma la signora e’ stata informata a dovere oppure gli hanno passato una sola?