di Gianluca Ginella
Abusi edilizi nella villa della ex presidente della Maceratese, Francesca Tardella, processo prescritto. Sotto accusa, oltre a Tardella, c’erano altre 4 persone per i lavori di edificazione della sua villa in contrada Santa Maria del Monte, a Macerata. Tardella al processo aveva detto che era stata lei ad avviare l’accertamento del Comune. L’accusa contestava la totale difformità di alcune opere rispetto al permesso a costruire (i fatti sarebbero avvenuti tra il 2012 e il 2014), come lo spostamento della rampa di accesso al piano interrato, modifiche di alcuni ambienti sempre del piano interrato con la creazione di un bagno, la realizzazione di una vasca interna. Fatti questi che venivano contestati, oltre che alla Tardella, all’ingegnere Marco Cortellucci, in qualità di direttore dei lavori, a Mirco Sirolesi, legale rappresentante della ditta che eseguì i lavori, a Pasquale Ermanno Quondam, residente a Foligno, che ha installato un impianto fotovoltaico (tra le presunte difformità ci sono anche la diversa sistemazione esterna dell’impianto solare termico e fotovoltaico, quest’ultimo con dimensioni e potenza maggiore).
A Tardella, Cortellucci e Sirolesi veniva poi contestato anche di aver realizzato opere abusive, senza aver denunciato l’inizio dei lavori: tra l’altro la procura contesta una vasca di 2,50 metri per 2,50 metri nel piano interrato, della realizzazione di tre lucernari sul solaio del piano terra, un muro di sostegno esterno. Al processo è anche imputato Stefano Anconetani, di Recanati, in qualità di collaudatore dei lavori di ricostruzione dell’edifico di contrada Santa Maria del Monte: per l’accusa avrebbe attestato falsamente, nel certificato di collaudo, la conformità al progetto autorizzato delle opere realizzate. Oggi il giudice Marika Vecchiarino, del tribunale di Macerata, ha disposto di non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Gli imputati sono assistiti, tra gli altri dagli avvocati Luciano Pacioni (Cortellucci), Andrea Canalini (Tardella) e Gianluca Aliscioni (per Anconetani).
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