Ponte ciclopedonale sul fiume Chienti, ad agosto il progetto definitivo da 2 milioni di euro. Riunione fra Comune e Regione per la prosecuzione dell’iter che porterà alla realizzazione del ponte che unisce Civitanova a Porto Sant’Elpidio. Si è svolta in modalità telematica la conferenza dei servizi per fare il punto della situazione e pianificare le prossime mosse che ciascun ente coinvolto dovrà sviluppare entro fine anno. Nell’incontro, erano collegati i referenti di Palazzo Raffaello, alcuni amministratori e tecnici dei comuni di Civitanova e Porto Sant’Elpidio e i responsabili di settore per la provincia di Macerata e dell’ufficio Urbanistica della provincia di Fermo. A rappresentare Civitanova, era presente l’assessore ai lavori pubblici Ermanno Carassai: «la riunione di martedì – spiega Carassai – è stata utile a determinare le tappe amministrative da seguire per la realizzazione del ponte, progettato all’interno della ciclovia Adriatica. Nel mese di agosto, la Regione attende il progetto definitivo in modo da procedere subito alla gara di appalto dell’opera, il cui valore supera i 2 milioni di euro». L’iter che porterà alla luce l’infrastruttura in acciaio, poggia sull’accordo di programma che dovrà essere siglato tra le province di Fermo e Macerata, dopo che gli enti avranno acquisito le relazioni ambientali e gli elaborati delle varianti urbanistiche. Occorre dunque il rispetto dei passaggi e della tempistica delle rispettive competenze tra giunta, consiglio comunale, Provincia e Regione.
L’assessore Ermanno Carassai
Anche il monitoraggio ambientale è fondamentale, poiché l’area interessata dai lavori di installazione del pilone del ponte a Civitanova ricade nel bacino del Chienti, per cui viene richiesta la caratterizzazione ambientale. «Da questo punto di vista – sottolinea Carassai – la nostra Amministrazione ha precorso i tempi perché abbiamo già incontrato in un tavolo tecnico l’Arpam, l’Asur, insieme a Provincia e Regione. Inoltre è pronta la variante urbanistica elaborata dagli uffici comunali ed ora ci sono stati indicati ulteriori documenti da presentare per avere il nulla osta. Nel prossimo incontro fissato al 14 aprile, andremo a verificare gli elaborati che il comune ha preparato e le altre competenze a carico del comune, tra cui gli espropri delle aree private. Una volta definito l’accordo di programma, le due province lo approveranno con due decreti, poi entro 30 giorni si porterà a ratifica del Consiglio comunale. Poi, se negli uffici provinciali tutto procederà come da calendario, entro agosto si avrà il progetto esecutivo. Il ponte sul Chienti è un’opera importantissima per le due realtà costiere e lo si attende da anni – conclude Carassai. – Un collegamento strategico da cui potranno trarre vantaggio entrambi i comuni, ottenendo un sicuro beneficio sia sul fronte turistico e che ambientale, ma che gioverà anche al miglioramento della qualità della vita dei cittadini grazie all’interscambio in modalità sostenibile sulle due ruote e pedonale, che va ad aggiungersi al trasporto tradizionale, ferroviario e su gomma esistenti». La Regione si occuperà della richiesta del parere delle ferrovie per la distanza della nuova struttura dai binari della rete ferroviaria.
Ciclovia Adriatica, entro il 2022 nascerà il ponte sul Chienti
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Avrà una larghezza di 5 metri, 2 per chi attraverserà l’Italia a piedi e 3 in ciclo. Quindi ripetiamo il solito errore di non raddoppiare la pista ciclabile così tra qualche anno come si fa per le autostrade e le superstrade bisognerà rimetterci mano per la terza corsia. Il ponte da 2 milioni che come lessi tempo fa e rileggo servirà anche per il trasporto tradizionale e interesserà anche la famosa Quadriciclo da 260 km che si diceva all’epoca, sarebbe stata interamente costruita con i soldi provenienti dalle offerte fatte a favore dei terremotati insieme alla Grotta Sudatoria. Non so come è andata a finire. Di sicuro è in lavorazione il troncone denominato ss77 annunciato qualche giorno fa dai primi cittadini di Foligno e Civitanova. Comunque , aumenterebbe il trasporto di merci sostenibili da e per Roma , Firenze, Roncobilaccio e Rotterdam passando da Foligno che penso consista nell’ oramai sempre più necessario trasferimento di muli a dorso di assessori e sindaci. Il materiale scelto è l’acciaio, ben più naturale delle liane intrecciate importate dal Bengala. Non inganni il prezzo, non è eccessivo, salvo che per qualche romantico ciclopodista che preferirebbe attraversare il Chienti su una semplice zattera o chiatta e che sarebbe più ecologico ed avventuroso. Vorrei ricordare che il famoso coccodrillo Silenzi non è mai stato catturato e vederlo comparire all’improvviso sarebbe il massimo.
GENTILE SAURO. AL NETTO DEL TUO SOLITO TONO SATIRO-SCIC, CONDIVIDO LA DENUNCIA DELLA SCOMPARSA DEL “FAMOSO COCCODRILLO”. DOPODICHE’ VORREI RICORDARE QUEL PROGETTO DI UN NUOVO PONTE (STAVOLTA TRADIZIONALE) DI COLLEGAMENTO TRA LA BRETELLA CASELLO A14/SS.77 E L’ALTRA SPONDA DEL CHIENTI. CHISSA’ CHE FINE HA FATTO!!