«Siete venuti a fare un blitz nel ristorante, a casa mia, stasera qualcuno si fa male. Io chiudo tutto e faccio saltare tutto», sarebbe questa una delle frasi che il ristoratore Giulio Fanelli, 64 anni, ex titolare di un ristorante sul lungomare di Civitanova, avrebbe rivolto ai carabinieri nel corso di un controllo nel suo locale. Oggi si è aperto il processo al tribunale di Macerata in cui Fanelli è accusato di violenza e minaccia a due militari (un appuntato e un maresciallo) del Nucleo ispettorato del lavoro e a un ispettore del Sil. I fatti contestati risalgono al 4 agosto del 2016.
Secondo l’accusa, Fanelli nel corso del controllo avrebbe preso per un braccio un appuntato e gli avrebbe detto: «Voi non sapete chi sono io, siete venuti a fare un blitz nel ristorante, a casa mia, stasera qualcuno si fa male. Io chiudo tutto e faccio saltare tutto». Poi, rivolto al maresciallo e all’ispettore, avrebbe detto: «Non fate il verbale sennò qualcuno si fa male, venite domani e facciamo il verbale perché sennò stasera va a finire male. Ora vi sedete, lasciate perdere e vi mangiate una grigliata». Sin qui le accuse, la difesa (Fanelli è assistito dall’avvocato Gabriele Cofanelli) sostiene che quelle frasi non siano mai state pronunciate e che tutto si sia limitato ad un colloquio dai toni accesi, ma nulla i più.
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