Mercato del pesce, Caldaroni:
«No alla speculazione politica,
cerchiamo soluzioni condivise»

CIVITANOVA - L'assessore a pesca e commercio replica a Assoittico e ipotizza solo il cambio di location. «Il mercato ittico non è in pericolo per 4 ore a settimana». Sulla App per i commercianti accolta in maniera tiepida e scettica dai diretti interessati afferma: «Rilancerà il commercio»

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Francesco Caldaroni, assessore al commercio e alla pesca

 

«Sul mercatino del pesce si sta facendo speculazione politica, se non piace il Varco troveremo un’altra collocazione. Ai commercianti dico troviamo un compromesso, sediamoci al tavolo e individuiamo soluzioni». Francesco Caldaroni assessore alla pesca e al commercio è  stato travolto dalle critiche dopo la delibera di giunta che approva l’istituzione di un mercato settimanale sperimentale per i produttori ittici. Assoittico, associazione di esercenti e venditori di pescato, ma anche di ristoratori e dettaglianti ha espresso il proprio parere sottolineando le conseguenze che un tale provvedimento produrrebbe sul mercato ittico e la concorrenza fra produttori e commercianti che si verrebbe a creare. E così dopo il dietrofront sulla collocazione (la scelta del Varco ha portato ad una sollevazione popolare anche fra i cittadini) Caldaroni si dice disposto a trovare soluzioni condivise, ma sul mercato non torna indietro: «Il mercato ittico non è messo a rischio da un’iniziativa di 4 ore alla settimana – afferma – inoltre i produttori pagheranno un affitto per le strutture che comprerà il comune. Vorrei ricordare a tutti che questa amministrazione il mercato ittico l’ha salvato e che al Varco Corvatta aveva lasciato zingari e rom girare indisturbati. Se il Varco non piace studieremo un altro posto, ma non perché lo dice Corvatta ma perché lo vuole il popolo e Civitanova è del popolo non dell’assessore Caldaroni». Ai commercianti di Assoittico poi una mano tesa: «sono anche assessore al commercio quindi incontriamoci, parliamo e troviamo una soluzione che vada bene per tutti. Mi siederò con chi si sente penalizzato, ma non si può parlare di concorrenza per un mercatino che c’è in ogni parte d’Italia e che si svolge una volta la settimana. I prezzi? Saranno di poco superiori a quelli del mercato ittico, ma convenienti per i clienti». Un altro fronte aperto è quello della App per i commercianti che il comune finanzierà per 18 mila euro. L’iniziativa non ha incontrato l’entusiasmo dei fruitori finali, ovvero i negozianti del centro che si sono mostrati piuttosto scettici, ma Caldaroni assicura che il progetto è utile a incrementare le vendite e rilanciare il settore: «non è possibile che ogni volta che si fa qualcosa subito si critica. Per il commercio negli ultimi 20 anni non è stato fatto nulla, per una volta che uno propone qualcosa perché i commercianti non dovrebbero aderire. Dicono che hanno una cosa simile, ma non è vero, questo è un circuito che ha il vantaggio di creare sconti e promozioni per i clienti e di far circolare clientela fra i negozianti e in più non è affidata a una ditta di Padova, ma l’idea è della Computer Mate di Marco Perticarini, un civitanovese che si avvale della software house padovana». Caldaroni ne spiega il funzionamento. In pratica si tratta di una app che funziona come una fidelity  card condivisa all’interno del circuito dei commercianti aderenti e che viene personalizzata sulla base delle esigenze e delle richieste dei commercianti. Ad ogni cliente viene associato un codice QR e ad ogni acquisto vengono caricati dei punti che al raggiungimento di una soglia darà diritto a sconti e premi ancora da individuare spendibili in tutti i negozi del circuito. L’operazione è ancora alla fase di ascolto delle categoria e dovrebbe diventare operativo prima dell’estate.

 

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