Rimpasto, Forza Italia alza la voce:
«No assessorati apolidi»

CIVITANOVA - Il partito chiede al sindaco Ciarapica maggiore rappresentanza: «Abbiamo collaborato anche quando non condividevamo delle scelte, ora si vada verso una giunta più forte». Il consigliere autonomo Marzetti si appella al sindaco per scongiurare la vendita dell'istituto Stella Maris

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Rimpasto a Civitanova, ora anche Forza Italia fa la voce grossa con il sindaco Fabrizio Ciarapica. Fino ad oggi il partito aveva difeso incondizionatamente le scelte del sindaco, specie dopo che Ciarapica era entrato in Forza Italia divenendo il vice coordinatore  regionale e il candidato capofila alle regionali.

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a Sinistra Corrado Perugini vice coordinatore provinciale e Fabrizio Ciarapica

Ma il tentennamento sul rimpasto e sulla riformulazione della nuova giunta (mantenendo Carassai assessore e forse senza prevedere un nuovo assessore per FI?) comincia ad essere visto con sospetto. Una lettura che diventa abbastanza chiara alla luce di un comunicato che il partito ha emesso oggi nel quale si criticano molte delle scelte, sia amministrative che politiche, fatte da Ciarapica. «Alla vigilia della prima riunione del nuovo consiglio regionale, anche Forza Italia vuole dire la sua sul proseguo dell’amministrazione comunale di Civitanova – si legge nella nota – in primo luogo si ricorda che alle amministrative del 2017, dopo le liste civiche del Sindaco, il nostro è stato il partito più votato dai cittadini di Civitanova (Lega Nord 3,62% – Fratelli D’Italia 5,62% -Forza Italia  7,07%), e che ha ben figurato anche nelle recenti elezioni regionali riuscendo ad ottenere in città l’ 11,98% contro il 5,89% regionale. Finora abbiamo sempre collaborato con il Sindaco con i nostri modi, nelle sedi opportune, senza clamore mediatico anche quando alcune decisioni non le condividevamo. A meno di due anni dalle prossime elezioni sono proprio gli stessi elettori che chiedono un cambio di passo che noi facciamo nostro, un rimpasto di deleghe dal quale esca una giunta più forte e non solo assessorati “apolidi” e soprattutto si metta mano ai quartieri e alla viabilità di tutta la città. Infine, in un momento difficile e delicato come quello che abbiamo davanti dovuto all’emergenza sanitaria, invitiamo le nostre aziende ad aiutare le famiglie mettendo loro a disposizione gratuitamente mascherine e gel disinfettante e agevolare i trasporti scolastici con qualche corsa extra. Infine segnaliamo che nonostante i buoni propositi purtroppo non si sono visti gli sconti nelle bollette dell’acqua e ci auguriamo che si possa rimediare il prima possibile».

 

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L’istituto Stella Maris

Chiede interventi con un progetto per il complesso Stella Maris il consigliere Sergio Marzetti che sorvola sull’impasse politico: «è un momento di grande confusione e il sindaco non sa che pesci prendere in questo scorcio di legislatura – dice – tra tanta confusione mi permetto di dare un contributo ponendo l’attenzione su un problema vero. Né la destra, né la sinistra si è mai preoccupata del futuro dello Stella Maris. L’ edificio di proprietà delle Suore della Riparazione di recente è stato messo in vendita, ci sono trattative in corso, ma non conosco l’impresa che le ha avviate né quali siano le sue finalità. Occorre scongiurare però che l’edificio che ha storicamente svolto un ruolo primario di crescita culturale e sociale si trasformi in residenze, uffici, o, magari, un ulteriore centro commerciale. Spetta al comune pilotare un’operazione che porti a questo risultato. L’appello è al sindaco: faccia outing e rimedi al gravissimo errore di aver ostacolato  una cooperativa nell’aprire una residenza per anziani perché la  proposta riportava a personaggi di area cattolica di centrosinistra. Inizialmente era stato dato il consenso e la disponibilità, tant’è che lo stesso istituto si era accollato il costo del relativo progetto strutturale, e il consiglio comunale aveva approvato la variante sulla destinazione d’uso. Poi tutto è stato cancellato. Faccio presente che la lista di attesa per entrare nella casa di riposo di Villa Letizia contiene oltre 300 domande. Al sindaco, infine, mi permetto di indicarne la strada: i nostri imprenditori hanno sempre dimostrato grande sensibilità per la cultura e per il sociale, sono convinto che lo saranno anche su questo problema. Il sindaco contatti i vari Ercoli, Paniccia, Della Valle ed altri, li inviti a costituire un consorzio di solidarietà che possa rilevare Stella Maris, la formula si vedrà, si garantirà così la continuità di una storia civitanovese che è culturale e sociale, non speculativa».



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