di Laura Boccanera
«Orgoglioso della mia maggioranza, per questo sono certo che l’appoggio convinto del sottoscritto e di tutto il centrodestra civitanovese all’amico Francesco Acquaroli sarà determinante per la conquista di Palazzo Raffaello. Se Civitanova è cresciuta ed è divenuta la città di oggi, attrattiva per molti investitori, è anche merito di un confronto continuo che è sempre esistito tra le diverse anime di questa maggioranza».
Il sindaco Fabrizio Ciarapica rompe il silenzio che durava da settimane, costretto dai litigi interni alla sua maggioranza che sono diventati diretti e animati nell’ultima riunione quando 7 consiglieri non si sono presentati mandando il segnale che al prossimo consiglio comunale i numeri per approvare il bilancio non ci sarebbero. Un colpo di mano avvenuto per i dissapori generati dalla gestione degli eventi, ma non solo. Anche se la goccia che ha fatto traboccare il vaso sono stati i 100mila euro di finanziamento ai Motor days di Danilo Zampaloni. Ciarapica però non mostra i panni sporchi e non spiega le ragioni della volontà di andare avanti sulla manifestazione.
E sebbene l’altra sera siano volati gli stracci fra Fratelli d’Italia e i fedelissimi di Vince Civitanova, il primo cittadino manda messaggi di unità e di distensione e cerca un riavvicinamento con i “Fratelli” che in consiglio pesano per 4 consiglieri e apre all’appoggio al candidato Acquaroli, fino a qualche settimana fa competitor nella corsa alle regionali per la candidatura a presidente. E proprio per questa corsa in avanti di Ciarapica da tempo ormai il gruppo locale di Fdi si sarebbe messo di traverso su alcune questioni. Astensioni, voti contrari in commissione e assenze tattiche come segnali, fino allo sbotto dell’altra sera quanto tutto il malcontento è stato riversato: «Il dibattito politico è un chiaro segno di democrazia a cui ho sempre tenuto e se, nello specifico, questo dibattito si è aperto persino intorno all’opportunità di realizzare un evento finanziato dalla Regione, ci sta. Ma non ci stanno le critiche della sinistra che, sempre di più a corto di argomentazioni, vorrebbe vedere la maggioranza sgretolarsi per un evento. Di certo non è così».
Ciarapica punta il dito verso l’opposizione più che dirimere le questioni interne e cerca di ricompattare le fila attorno ai temi “cari” quelli che lo hanno portato alla vittoria di Palazzo Sforza: dalla lotta ai rom all’abusivismo commerciale: «Questa maggioranza è stata scelta dai civitanovesi per far crescere, far cambiare rotta alla città e risolvere i grandi problemi che la sinistra, solo dopo cinque anni di governo, ci aveva lasciato in eredità. Dobbiamo ricordare gli stanziamenti Rom, la sporcizia, il degrado, l’accattonaggio, l’abusivismo commerciale e l’assenza di interesse turistico? Tutti argomenti derubricati perché risolti e oggi appaiono solo come tristi e lontani ricordi. Civitanova in questi ultimi tre di anni della nostra amministrazione è diventata un punto di riferimento economico, imprenditoriale, commerciale, infrastrutturale per l’intera Regione, modello per la sicurezza. Per questo sono certo che l’appoggio convinto del sottoscritto e di tutto il centro destra civitanovese all’amico Francesco Acquaroli sarà determinante per la conquista di Palazzo Raffaello».
E infine sulle liti interne un veloce passaggio: «Non sempre ci si trova d’accordo con la maggioranza, questo è lecito e fa parte di una normale dialettica democratica, ma si è sempre trovata la sintesi nell’interesse della comunità per raggiungere importanti obiettivi e noi l’abbiamo sempre fatto. Rivendico una differenza sostanziale con la sinistra che ci ha preceduti, litigiosa e priva di argomenti che andassero nel verso del miglioramento della nostra comunità. Cinque disastrosi anni che hanno riportato ai minimi storici la città. Sono orgoglioso della mia maggioranza, composta di partiti nazionali e forze civiche moderate del territorio che sono convintamente nel centrodestra unita in questa corsa alle regionali e determinata a mandare a casa una sinistra e un Pd, di cui anche il candidato presidente Mangialardi ha difficoltà a riconoscersi, tanto da cancellarne i simboli nella grafica che lo accompagnerà in tutta la sua campagna elettorale».
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Finalmente ora che tutto e lontano, ora che Civitanova farà da piattaforma di lancio per qualcuno per la Regione ma non per lui, ecco che ritorna finalmente a fare il sindaco di Civitanova. Due parole verso l’opposizione, quella di minoranza e poi il resto dedicato alla vera opposizione quella della sua maggioranza che sembra sempre sul punto di mandarlo precocemente a casa ma poi per qualche insondabile motivo, non succede. Adesso che le cose si sono acquietate, i sogni rimessi nel cassetto e insieme a che altro, chissà chi lo sa… … se vuole riottenere qualche nuovo successo per lui, consiglieri e cittadini esclusi o non partecipanti per sua ponderata e chissà a volte anche sofferta scelta, deve piegarsi un po’ per cercare di farsi riaccettare come sindaco e non so se qualcuno politicamente più portato alla serietà sarà d’accordo ma è l’unico modo di ricompattare la maggioranza sapendo lui e i consiglieri che solo abbassando il capo, potrebbe sperare di essere perdonato e per non averli mai calcolati e che sarebbe stato ben felice di mollare tutto se fosse stato “investito” per Ancona. E adesso con tutta la sua umiltà ( cercatela meglio ) riuscirà sicuramente a ricompattare il tutto per poi tornare ad essere ” L’Unico “, quello che al massimo può chiedere ad un assessore massimo due collaborazione che nessuno gli negherà visto che hanno tutti e tre la stessa unità di intenti e condivisione degli obiettivi. Sì, per tre, noto numero perfetto perché :https://www.focus.it/cultura/storia/perche-il-numero-tre-e-considerato-perfetto,
ma in questo caso, direi che tra i tanti che hanno lottato per portarlo al successo e solo ed esclusivamente tra loro tre che si è verificato quella specie di miracolo, dove tre persone che si conoscono benissimo hanno anche la possibilità di potere agire “all’unanimità”. Non è fantastico tutto questo? Certo poi l’imprevisto capita, tipo:” ma tu chi sei per pretendere tanto, hai consiglieri comunali, altri assessori, a cui con la tua Sindrome di Pinocchio non patologica che si differenzia dalla patologica perché le bugie si dicono per mera e opportunistica scelta, hai cercato di farci venire a tutti la Sindrome di Inutilizzabilità aggravata da intrecci con il Complesso d’Inferiorità”. Invece adesso è lui che si sta piegando, forse fingendo, forse simulando, forse … forse che? Certo, un Marzetti che non molla ti è di buon auspicio e con una magia da Mago Merlino non lo trasformi in San Giorgio e non lo mandi a combattere il Drago Meccanico di Peppino il Salviniano, visto che il suo sogno primario è blindatissimo. Però a settembre riaprono le scuole, le mense per i bambini, le continue lotte con i genitori e ..oh vuoi vedere che una bella promozione è proprio dietro l’angolo. Certo devi riuscire convincendo tutti, che tu sei il più accanito nemico del sindaco ( cosa a cui non crede più nessuno ) e che bisogna ricompattarsi per colpirlo dall’interno. Comunque finalmente riabbiamo un sindaco. Non c’è tavolo aperto, celebrazione, presentazione di bilanci, interviste e tanto altro a cui non partecipi, facendoci finalmente risentire figli di qualcosa e non più abbandonati per altre e più fantasiose mire. Grazie per essere ritornato, Civitanova ha ancora bisogno di te e poi non sento più parlare del ponte ciclabile sul Chienti, del sottopasso in Via Carducci, quello che non dovevi fare poi volevi fare e che adesso che sei di nuovo tra noi che farai? Io personalmente vedo ancora troppo verde, non quello vietato ai bambini e ai cani ma quello da spianare, distruggere, cementare. Sempre a dire che Civitanova cresce, ma dove? Nella sicurezza, grosso cavallo di battaglia, che mi sembra ma non ne sono sicuro stia scritto nell’articolo. Beh hai visto, il cavallo è cresciuto, solo tu sei rimasto piccolo piccolo davanti alle tragiche scelte che purtroppo dopo tutto quello che hai fatto per Civitanova non puoi fare anche all’intera Regione! Tu e i quaranta colleghi. Ma io sto numero l’ho già sentito..mah!?!