di Giorgio Fedeli
Parapiglia tra tifosi durante il deflusso dallo stadio, nel caos un carabiniere della compagnia di Montegiorgio è stato colpito da un sasso ed è rimasto ferito. E’ successo ieri pomeriggio dopo Montegiorgio-Recanarese, 2 a 1 per i giallorossi il finale (leggi la cronaca del match). Al triplice fischio, alle 16,15, tutti via dallo stadio con le tifoserie, come avviene alla fine di un qualsiasi incontro, a lasciare gli spalti. Ma al “Tamburrini” sarebbero venute a contatto. Ancora non si sa bene quanti e quali tifosi siano rimasti coinvolti nell’episodio. Ciò che però si sa già per certo è che un carabiniere, in servizio allo stadio per l’ordine pubblico, è rimasto ferito accidentalmente. O meglio, in un “botta e risposta” tra tifosi, con due sassi lanciati da una parte all’altra: uno di questi ha colpito fortuitamente il militare. Quel sasso, dunque, non sarebbe stato scagliato volutamente contro la divisa. Ma, ovviamente, la dinamica dell’accaduto è ancora al vaglio dei militari della compagnia di Montegiorgio guidata dal capitano Massimo Canale. Interessato dell’episodio, ovviamente, anche il comandante provinciale dell’Arma, il tenente colonnello Antonio Marinucci che, insieme al capitano Canale, si è subito sincerato delle condizioni del suo militare che ha riportato una ferita alla testa ed è stato subito soccorso dai militi della Misericordia Montegiorgio, in servizio allo stadio. In pochi minuti, grazie all’intervento dell’Arma, tutto è rientrato alla normalità e fortunatamente il carabiniere ferito non ha riportato gravi lesioni.
Possibile che per una partita c'è sempre da fare casino tanto una delle due o vince o perde ...i problemi sono altri altro che litigare per una domenica che dovrebbe essere di spensieratezza e divertimento...
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I sassi teneteveli in tasca…..
nel 2020 ancora stiamo a fa cagnara per il campanile e un pallone…roba da terzo mondo. Che poi per esperienza ,chi fa ste cose di pallone ci capisce zero.
Bravo Sauro, io avrei anche la soluzione, un po’ drastica ma sicuramente risolutiva
Sig. Casellato , vedo decine di partite al mese di ogni categoria allo stadio e le posso assicurare che chi fa casino è
il o i fenomeni che nel gruppo riesce/ riescono a trovare un ruolo per rappresentare qualcosa nella società..
Sanno pochissimo dello sport che guardano, e trovano soddisfazione solo nell’attaccare chi sta dall’altra parte e se è particolarmente ignorante sfocia pure nella violenza verbale e fisica… si chiama disagio sociale o ignoranza appunto, in casi estremi delinquenza. La curva della Juventus dove il gruppo più organizzato è stato allontanato dallo stadio ha favorito la bellezza e la vivibilità della stessa con famiglie e bambini che possono godere della magia di vedere i giocatori li sotto a un metro di distanza…
questa gente dovrebbe essere fatta fuori da ogni luogo di aggregazione e la qualità della vita ne gioverebbe in maniera esponienziale.