“Sono Partito democratico e non torno indietro”. Con queste parole scritte sui social network, ieri mattina, il segretario del Partito democratico delle Marche, Giovanni Gostoli, ha commentato l’intervista di Matteo Renzi con la quale annuncia l’uscita dai dem. Ieri ha trascorso l’intera giornata al telefono per capire le conseguenze sul partito marchigiano. «La prima sensazione che ho registrato è di delusione e in tanti non lo seguiranno, anche molti che hanno iniziato a vivere la politica con lui», dice Gostoli. In questi giorni il Pd regionale è impegnato nell’organizzazione della Costituente delle idee per le Marche, un percorso di iniziative sui territori, tavoli tematici e partecipazione web (www.pdmarche.it) per definire le linee guida delle cose concrete da fare che accompagneranno la nascita della nuova coalizione di centrosinistra aperta alle forze civiche per le regionali del 2020. Ma la fuoriuscita di Renzi ha spinto il Pd nazionale a promuovere dal 3 al 6 ottobre anche gazebo e volantinaggi nelle piazze d’Italia: «Apriamo le porte a tutte le persone che hanno voglia di cambiare. Saremo nelle piazze e nelle strade – ha scritto in queste ore il segretario nazionale Nicola Zingaretti – per fare le tessere, presentare le proposte per il Paese e ascoltare le persone». Oggi il numero uno del Pd regionale torna sulla vicenda a poche ore dall’assemblea regionale convocata nel tardo pomeriggio a Chiaravalle. «Siamo nati per unire, non per dividere. Per prenderci cura delle Marche, dell’Italia, dell’Europa. In un momento storico come questo, di fronte alla peggiore destra della storia italiana, non si può dividere – dice Gostoli – Dispiace per la scelta di Renzi. È un grande errore politico. È una scissione sul nulla, non c’è una sola ragione che giustifichi la decisione. L’unica motivazione è il desiderio di avere un “suo” partito, un partito personale. Il Partito democratico è un’altra cosa: non è di proprietà di qualcuno, ma appartiene a tutti coloro che aderiscono. Il fatto che oggi, nonostante le diverse fuoriuscite, ci siamo – aggiunge il segretario dem – significa che le ragioni che hanno portato alla nascita del Pd sono più forti di qualsiasi personalismo. La divisione della sinistra e fare un partito personale non sono una novità o sentiero meno battuto. Al contrario, è un film già visto nell’Italia degli ultimi trent’anni e non hanno mai portato a qualcosa di buono per il Paese. Ai più giovani bisogna insegnare che la buona politica è quella che mette il destino di una comunità sempre prima delle ambizioni personali. È progetto e non carriera. C’è chi intende la politica come servizio e chi purtroppo si serve della politica – continua Gostoli – In un partito a volte si può essere maggioranza e altre minoranza, ma non si scappa con il pallone: le battaglie si fanno dentro, non fuori. La bellezza di essere democratici è che le cose possono cambiare». E conclude: «Fare un Partito democratico nuovo è la sfida, non nuovi partiti. Adesso il Pd deve rinnovare e aprirsi alle energie della società civile, coinvolgere di più i territori, non solo delle sensibilità, ma dare protagonismo ai sindaci e alle personalità del partito che rappresentano qualcosa per la vita delle persone. Alziamo lo sguardo, adiamo oltre i tatticismi, riscopriamo la bellezza della passione politica – è l’appello del segretario regionale Pd – ricostruiamo una nuova cultura politica democratica, riformista, europea. Con unità, umiltà, umanità».
ha la stessa faccia di renzi
E un piano x far fuori i 5 stelle,le stanno provando tutte
E che scherzi, parassiti ovunque
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Mi ripeto
PD non deve né inglobare gente della società civile, né riorganizzare nulla…
voi per guadagnare stima e credibilità,come del resto ogni altro partito,è prendere decisioni veloci,attuabili,utili alla collettività e smetterla (la vedo dura.. ) di fare tutto quel teatro di sempre con la frase finale del ” lo facciamo per il bene degli italiani”… vi ricordo che “gli italiani” NON hanno l’anello al naso, malgrado voi facciate di tutto per farci arrivare al livello di quelli sopra citati,anche numericamente…. gia’ lo stiamo vedendo,gli sbarchi sono aumentati subito… gia hanno sentito l’odore dell’aria nuova che si respira
Hanno imparato a dire che agiscono per il bene degli italiani. Finora però hanno agito solo contro
Se vanno oltre i tatticismi e fanno sul serio gli Italiani sono fregati.
Se fossimo ancora con il PCI di Enrico Berlinguer (distrutto per andare poi a tubare con il Partito Democratico americano e con David Rockefeller), un Matteo Renzi e i suoi sarebbero stati cacciati a calci immediatamente. Ormai, il PD, la Sinistra e i 5 Stelle stanno in via di distruzione e nessun papa e ordine dei gesuiti potrà fare il miracolo di mantenerli in vita.