La marcia della banda dei carabinieri: Macerata in festa. L’occasione di avere in città i musicisti dell’Arma sono i 190 anni dello Sferisterio, celebrati con un concerto stasera in arena. La caccia al biglietto per assistere all’esibizione della banda, che è richiesta in tutto il mondo, è durata per giorni e tanti non hanno trovato il ticket. Arena pienissima con l’esibizione della banda che è stata preceduta da una suggestiva sfilata in corso Cairoli, pieno di gente. Un banda, ma di più in realtà: una orchestra sinfonica capace di far vibrare lo Sferisterio chiudendo simbolicamente una stagione di successo per la lirica e i concerti che hanno accompagnato le notti dell’estate maceratese. Un regalo al capoluogo per i 190 anni dell’Arena grazie alla collaborazione del comando provinciale dei carabinieri, del comune di Macerata, della Fondazione Carima, della Diocesi e della Med Store.
Dai Queen all’Aida, la banda dell’Arma conquista l’Arena Tutti in piedi per il gran finale (Foto)
Serata bella e spettacolo commovente: alla fine tutti i presenti in piedi cantavano l'Inno di Mameli!Impressionante.
Bellissimo concerto. Grazie
Grazie alla Benemerita. Grazie di cuore
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…chissà quante risorse saranno andate ad applaudirla!! gv
Complimenti a tutti i componenti della Grande Banda dei Carabinieri e all’Arma dei Carabinieri, W le FF.AA.
Quando i carabinieri suonano la loro possente energia non viene contenuta in alcun modo, dovrebbe essere così – ma non lo è – anche quando operano per reprimere la delinquenza.
Si è assistito ad uno spettacolo eccellente ed unico per la sua natura, dove una banda musicale ha prodotto dei suoni che toccavano tutti i generi, complice la perfetta acustica della Sferisterio. Se si chiudevano gli occhi, sembrava di ascoltare un disco.Una cornice di pubblico degna dei 103 maestri che componevano la Banda dei Carabinieri, che quasi scherzavano con i loro strumenti.Molti non hanno potuto assistere allo spettacolo per l’ingordigia di altri che pur avendo acquistato il biglietto (gratuito) non l’hanno restituito, come aveva pregato di fare l’organizzazione, in caso di recesso. Nel palco dove mi avevano assegnato il posto eravamo in due su sei posti disponibili, ma anche in altre zone vi erano sedie vuote.