di Gabriele Censi
La farmacia didattica è uno strumento in uso nei paesi anglosassoni per gli studenti che possono praticare la professione del farmacista anche durante il percorso di studio all’interno delle università.
In Italia è una novità e tra le prime c’è quella di Unicam inaugurata oggi con la presenza del presidente della Regione Luca Ceriscioli e del presidente nazionale della Federazione degli ordini dei Farmacisti (Fofi) Andrea Mandelli. La federazione ha finanziato, con una raccolta fondi dopo il terremoto del 2016, la realizzazione dell’opera che va ad arricchirire l’offerta formativa dell’ateneo in particolare della scuola di Chimica diretta da Francesco Amenta. Prima del taglio del nastro nel polo di Chimica si è svolto un convegno dedicato alle “Nuove frontiere della professione farmacista”.
«Sono estremamente orgoglioso di inaugurare oggi questa meravigliosa struttura – ha sottolineato il rettore Unicam – che rappresenta una importante opportunità, quasi unica in Italia, per la qualità della formazione dei nostri studenti. Ringrazio vivamente la Federazione degli ordini dei farmacisti italiani, che rappresenta 100mila persone ed un fatturato delle farmacia secondo solo al settore energetico e quello degli autoveicoli, per aver scelto di sostenere il nostro ateneo, così come tutti i docenti della Scuola di scienze del farmaco e dei Prodotti della salute, che si sono prodigati per realizzare questo progetto, che ci consente di offrire ai nostri studenti e a quanti sceglieranno Unicam per la loro formazione, un servizio altamente e professionalmente innovativo. Gli interventi nel convegno hanno evidenziato l’indirizzo che ogni risorsa destinata alla sanità non è una spesa ma un investimento».
«Con l’inaugurazione della propria Farmacia didattica, che è una farmacia a tutti gli effetti – ha sottolineato il direttore della Scuola di Scienze del farmaco e dei Prodotti della salute di Unicam Francesco Amenta – con annesso presidio per piccole preparazioni galeniche, apparecchiature di ricerca all’avanguardia per offrire al mondo della professione soluzioni avanzate, angolo per prestazioni di telesalute e tutti i servizi che possono trovarsi in una moderna farmacia, l’università di Camerino si pone all’avanguardia nel panorama della formazione dei giovani farmacisti».
«Quella di Camerino è una delle prime Farmacie didattiche italiane, noi ne siamo orgogliosi, – ha detto il presidente della Regione, Luca Ceriscioli -, perché l’innovazione è fare cose che gli altri non hanno ancora fatto. Sono perciò certo che la Farmacia didattica diventerà un punto di riferimento importante per preparare professionisti a entrare nel mondo del lavoro. Una bella opportunità per Camerino e per tutta la Regione Marche». «Un contributo doveroso – ha sottolineato Andrea Mandelli -, segnale di una rinascita del territorio con un primo esperimento italiano che formerà studenti che saranno i farmacisti del futuro, un farmacista più vicino ai cittadini e che dispensarà olre che i farmaci i servizi cognitivi».
Nella Farmacia didattica, infatti, gli studenti potranno seguire tutte le fasi del processo di dispensazione del farmaco, ma anche apprendere le basi per offrire ai pazienti consulenze per la fornitura di farmaci da banco, consigli sull’aderenza ai piani terapeutici e tutto quanto un farmacista realizza nella propria pratica professionale al contatto con i pazienti. Oltre che per gli studenti italiani per i quali è previsto, durante l’ultimo anno del corso degli studi, un tirocinio semestrale in una farmacia aperta al pubblico, la pratica della Farmacia didattica potrà essere utile specie per gli studenti stranieri che sempre più numerosi frequentano i corsi di laurea magistrale in Farmacia di Unicam. Tali studenti, infatti, nella Farmacia Didattica, potranno acquisire una notevole esperienza in farmacia, da spendere, poi, quando saranno ritornati nei paesi di origine, ai fini di una pratica professionale di successo.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
In Italia da quel po’ che si sa mancano i medici, in primis il medico di famiglia. Inoltre la sanità viene purtroppo vista come un’azienda che mira al profitto. Poi magari manca anche la telesalute.