Una nuova richiesta, stavolta protocollata e indirizzata al segretario Sergio Morosi, l’ha inviata l’ex vicepresidente Atac Ottavio Brini. L’oggetto della missiva, chiarire se il cda Atac sia stato convocato regolarmente. «Da luglio, quando posi il problema nessuno mi ha risposto, e allora ripropongo la questione e se il segretario non mi risponderà mi rivolgerò alle autorità competenti» annuncia Brini. La questione è quella relativa al decadimento del cda dell’Atac seguito alla sospensione di Brini come vicepresidente, sospensione che ha portato alle dimissioni del presidente e del cda (ma Brini era rimasto consigliere) e i dubbi successivi sorti con la convocazione dell’assemblea per il nuovo cda che ha riconfermato come presidente Massimo Belvederesi e tutti i membri, tranne lo stesso Brini. Un iter che secondo Brini non sarebbe regolare e su questo chiede al segretario di verificare e di esprimersi. Lo scorso luglio Brini si sospese dall’incarico di vicepresidente dell’Atac dopo la condanna in primo grado per l’inchiesta sulle spese facili in consiglio regionale. A seguito della sospensione Brini rimase in carica come consigliere e a distanza di una settimana il presidente Belvederesi ha dato le dimissioni. «A pochi giorni dalle sue dimissioni mi ha intimato di convocare entro due giorni l’assemblea per procedere alla nomina del nuovo cda, ma in che qualità l’ha fatto se si era dimesso? – torna a chiedere Brini – In quel periodo avevo inviato una lettera informando della mia indisponibilità fino a fine luglio e così il collegio sindacale ha provveduto alla convocazione dei soci eccependo l’omissione degli amministratori. A mio avviso si profilano aspetti di invalidità della convocazione, tali da ripercuotersi sulla nomina del nuovo cda. Aspetto una risposa, diversamente mi rivolgerò alle autorità competenti».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Brini, perché l’Atac non usa i sei milioni di euro investiti in titoli e mah? Ghio ha chiesto chiarimenti, glieli vogliamo dare? Se si dichiara guerra lo si faccia fino in fondo e magari si riesce a spiegare perché si è venduta Gas Marca che era in attivo e rifare tutti i conti che a sinistra portano, a destra portano ma palla al centro è tutto così strano, opaco, poco credibile tra chi dice ( Belvederesi ) che non c’è traccia della prima tranche e con la seconda abbiamo incuriosito Silenzi che voleva sapere come Ciarapica intendeva investire la seconda tranche di sei milioni e rotti? Che siano stati investiti è una motivazione che soddisferà il Silenzi? E questa illuminazione carente? Forse sarebbe il caso di fare un po’ di…. luce? Quest’ultima è una battuta, sai lo dico perché non tutti le capiscono.