Tabaccheria chiusa a Civitanova dal questore perché vendeva prodotti a base di cannabis light, sulla vicenda interviene l’avvocato Carlo Bartolini che insieme al legale Paolo Sfrappini assiste la titolare dell’attività, che si trova in corso Dalmazia 56. Il questore Antonio Pignataro ha disposto la chiusura per 15 giorni e la titolare è stata denunciata per spaccio. L’intervento del legale si concentra soprattutto su di un punto: quello che i prodotti che erano in vendita fossero legali. Per la questura così non è. Il legale sottolinea che ci sono «evidenti e conclamate lacune interpretative della legge (la 242 del 2016), contenente prescrizioni relative alla coltivazione della cannabis light. Successivamente all’approvazione di tale legge la cannabis light è stata posta in commercio anche tramite tabaccherie che acquistano, dietro regolare fattura, il prodotto confezionato e testato alla fonte dallo stesso produttore».
Il legale fa anche una breve cronistoria: nel novembre 2017 la Federazione italiana tabaccai, «nel richiedere indicazioni a Mef, Ministero della Salute, Agenzia delle dogane e dei monopoli, riteneva, allo stato, pienamente legittima la vendita di tali prodotti anche tramite la rete delle tabaccherie. Nell’aprile del 2018 il Consiglio superiore della sanità si è espresso nel senso di raccomandare l’attivazione di misure atte a non consentire la libera vendita delle inflorescenze, a scopo precauzionale – spiega Bartolini –. Nel settembre 2018 è stata resa nota una circolare del ministero dell’Interno che risale al luglio 2018, secondo la quale ove la canapa non rispetti il limite di 0,5 percentuale di Thc il prodotto deve essere assimilato alla droga. Di qui l’ondata di sequestri. Resta in ogni caso evidente il quadro di incertezza normativa in cui si muovono gli operatori del settore che pongono in vendita prodotti certificati dai produttori di infiorescenze». Bartolini continua dicendo che «è quantomeno azzardato affermare che i rivenditori di tali prodotti che pongono in vendita prodotti certificati all’origine e regolarmente fatturati dai produttori, possano essere assimilati agli spacciatori». L’avvocato sottolinea che il prodotto era stato regolarmente acquisito e che era lecito commercializzarlo.
Chiusa tabaccheria a Civitanova, vendeva cannabis light: decisiva segnalazione di alcune mamme
Viviamo in un tempo dove la malainformazione e l'ignoranza fanno da padrone....magari la mamma che ha denunciato andava a comprare le sigarette che provocano tumori più della canna .....o a giocare ai gratta e vinci o al superenalotto visto che la ludopatia è aiutata dallo stato...
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Aldilà del giudizio personale che ognuno può avere sull’argomento cannabis light, che per me è assolutamente negativo perché può rappresentare l’inizio con passaggio successivo ad altre droghe più pesanti come cocaina, eroina e sintetiche varie da parte di giovani anche minorenni con effetti devastanti sia per le famiglie coinvolte che per la società, dato che gli stessi legali difensori dichiarano “EVIDENTI E CONCLAMATE LACUNE INTERPRETATIVE DELLA LEGGE…” non sarebbe opportuno e prudente, da parte degli esercenti tabaccai, astenersi dal rivendere tali prodotti in attesa di certezza normativa??? E poi il fatto che l’acquisto sia stato regolarmente fatturato non sminuisce l’eventuale reato se verrà confermato…
Per Castellucci. I tabaccai vendono sigarette e grattini, quindi hanno un concetto molto elastico della moralità (se l’hanno). Invece è l’Istituto Superiore di Sanità che dovrebbe far presente a tutti i danni di prodotti come il tabacco (rischio tumore), i grattini (rischio ludopatia) e, naturalmente, le droghe (obnubilamento/ottenebramento cerebrale).
Credo che, al di là delle motivazioni e degli argomenti di difesa degli avvocati della tabaccheria in questione, personalmente ho assistito, negli ultimi mesi, a diversi netti rifiuti di altri tabaccai della zona nei confronti del rappresentante che proponeva anche a loro la vendita di questi prodotti nell’esercizio e, ripeto, al di là di tutto, una sostanziale differenza, secondo il mio modo di vedere, c’è di sicuro, tra un tabaccaio e l’altro. Ognuno ne tragga le conclusioni che vuole (legale, non legale, non sapeva..), ma per me la sostanza (non la cannabis, ovvio..) resta evidente, chiara, e fa la differenza alla base proprio delle cose e dei fatti, tra un gestore e l’altro. gv