di Gianluca Ginella
Il fantasma dai 17 alias finisce in manette: tradito dalle feste di Natale, ora dovrà scontare 30 anni di carcere per una serie di sentenze passate in giudicato. L’arresto questa mattina. I carabinieri hanno circondato la casa dove il 37enne Ahmed Ben Mohamed Ben Ali, tunisino, è tornato nei giorni scorsi. Aveva fatto perdere le sue tracce da circa 10 anni e da tre anni, dopo le prime sentenze passate in giudicato, era latitante. Oggi l’uomo è finito in manette nel corso di una operazione dei carabinieri della Compagnia di Civitanova.
Il tunisino dovrà scontare 30 anni di carcere per una serie di sentenze passate in giudicato per reati che vanno dalla rapina, alle lesioni aggravate, alla violenza privata, allo spaccio di droga, alla resistenza a pubblico ufficiale, al furto, al danneggiamento, alla ricettazione. Reati che l’uomo aveva commesso tra il 2003 e il 2007, per lo più a Porto Recanati (all’epoca viveva all’Hotel House). Nonostante fosse sparito da 10 anni, i carabinieri però non si erano dimenticati di lui e pensavano che visto l’avvicinarsi delle feste potesse ritornare in zona visto che proprio a Recanati ha degli affetti. I carabinieri così hanno monitorato la situazione e quando hanno avuto certezza della presenza del 37enne in una abitazione del rione Castelnuovo di Recanati hanno messo a segno il blitz.
Intorno alle 10,30 di questa mattina una ventina di militari della Compagnia di Civitanova, tra militari della caserma di Recanati e del Nucleo operativi di Civitanova hanno prima circondato l’abitazione dove l’uomo vive, sapendo che in passato, per evitare un controllo dei carabinieri, non aveva esitato a lanciarsi dal 14esimo piano dell’Hotel House per atterrare su di un balcone quattro piani più sotto. Stavolta però era circondato. I carabinieri sono entrati e lo hanno trovato a letto. Il 37enne non ha potuto far altro che arrendersi. Ai militari ha ammesso di essere tornato in Italia di recente con un barcone. L’uomo, che ora sta in carcere a Fermo, aveva ben 17 alias. Numerose le condanne che hanno portato ad una pena complessiva che supera i 32 anni di carcere ma che viene ridotta a 30 perché per la legge italiana non è possibile cumulare condanne oltre a 30 anni (esclusi i reati che prevedono l’ergastolo). Soddisfatti per l’operazione il maggiore Enzo Marinelli, comandante della Compagnia di Civitanova, e il colonnello Michele Roberti, comandante provinciale dei carabinieri. Anche il prefetto Iolanda Rolli si è congratulata per l’operazione svolta dai carabinieri. In una nota ha espresso un «convinto compiacimento per la brillante operazione condotta dall’Arma dei carabinieri del territorio che ha permesso di procedere all’arresto di un latitante trentasettenne di origini tunisine». Il prefetto ha sottolineato che «La scrupolosa azione investigativa condotta da parte della stazione dei carabinieri di Recanati unitamente al Nucleo operativo Radiomobile della Compagnia dei carabinieri di Civitanova ha permesso di procedere all’arresto del soggetto in questione su cui gravava un ordine di carcerazione a 32 anni, ridotto a 30 anni per massimo previsto dalla legge italiana in tema di cumulo delle pene».
(Servizio aggiornato alle 17,25)
in aggiornamento
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Questa notizia fa chiaramente il paio con quella di stamattina in cui il sole 24 ore ci dice che Macerata e provincia precipita nel campo della sicurezza. Vanno solo ringraziate le forze dell’ ordine e stigmatizzata la politica dei politicanti che fanno gli struzzi dicendo che tutto sommato la situazione non è grave. Se continuano a sostenerlo la situazione non sarà manco più seria..nel senso che ci verrà da ridere… del solito riso amaro.
Il Prefetto di Macerata, Iolanda Rolli in una nota esprime un «convinto compiacimento per la brillante operazione condotta dall’Arma dei carabinieri del territorio che ha permesso di procedere all’arresto di un latitante trentasettenne di origini tunisine». Il prefetto ha sottolineato che «La scrupolosa azione investigativa condotta da parte della stazione dei carabinieri di Recanati unitamente al Nucleo operativo Radiomobile della Compagnia dei carabinieri di Civitanova ha permesso di procedere all’arresto del soggetto in questione su cui gravava un ordine di carcerazione a 32 anni, ridotto a 30 anni per massimo previsto dalla legge italiana in tema di cumulo delle pene».
Da cittadino nato e cresciuto per anni nel quartiere, anche ieri ero lì nel primo pomeriggio,mi compiaccio per l’opera dei sempre più stimati e “miei amici” carabinieri.