di Gianluca Ginella
A sei anni dall’operazione imprenditore perde la vista, nell’occhio che gli era stato operato aveva dell’olio di silicone, ora il tribunale dovrà accertare se vi siano state responsabilità mediche. Lo stesso vale per una donna di 37 anni a cui, dopo una operazione, è rimasta paralizzata una corda vocale. Due presunti casi di malasanità che sono avvenuti in provincia e che sono stati segnalati alla società “Diritto della persona” di Civitanova presieduta da Michele Alfonso Sparviero. Non ci sono medici indagati ma i legali dell’associazione si sono attivati in base alla legge Gelli-Bianco del 2017 che consente di ottenere un accertamento medico preventivo per arrivare, nell’arco di alcuni mesi, ad una conciliazione (nel caso siano provate responsabilità) da parte della struttura sanitaria.
Il primo caso riguarda un imprenditore calzaturiero del Fermano, oggi 67enne, che il 5 settembre 2011 era stato ricoverato al reparto Oculistico dell’ospedale di Macerata per togliere la cataratta. Era dunque stato sottoposto a vitrectomia, endolaser e tamponamento con olio di silicone all’occhio sinistro. In seguito era stato sottoposto a due visite oculistiche e non era stato riscontrato nulla di particolare. Ma nel 2016 l’imprenditore aveva iniziato ad avere gravi difficoltà visive e si era sottoposto ad un controllo oculistico. È così che era venuto fuori che aveva dell’olio di silicone nell’occhio. Il 5 maggio 2017 era stato sottoposto a un intervento per rimuovere il silicone. Nella richiesta di perizia che è stata rivolta al presidente del tribunale di Macerata (l’udienza per il conferimento dell’incarico è fissata per il 5 febbraio) i legali cui l’associazione si è affidata scrivono che la Società oftalmologica italiana prescrive «la rimozione dell’olio di silicone non oltre sei mesi dall’intervento». Il 29 maggio l’imprenditore era stato nuovamente ricoverato per «distacco della retina inveterato parziale, glaucoma associato a infezioni vascolari, anomalie del corpo vitreo con emovitreo». Il 26 giugno 2018 al San Raffaele di Milano è stata riscontrata la perdita della vista dall’occhio sinistro. Altro presunto caso di malasanità riguarda una donna di 37 anni, albanese, che vive a Civitanova. La donna nel novembre del 2012 era stata sottoposta ad un intervento chirurgico di tiroidectomia all’ospedale di Civitanova. Ma in seguito è venuto fuori che la donna aveva un «ipoparatiroidismo permanente post-chirurgico (per asportazione di paratiroidi sx), oltre alla paralisi della corda vocale sinistra». In pratica le era stata asportata una ghiandola che serve a produrre calcio e inoltre, sostengono i legali nella richiesta di perizia in base a quanto dicono le cartelle cliniche, le sarebbe stata tagliata una delle corde vocali. La donna oggi, a 37 anni, è costretta a sottoporsi a terapie per assumere calcio e a cicli di logopedia per le difficoltà che ha a parlare. Per il suo caso l’udienza è stata fissata il 18 dicembre. La società “Diritto della persona” offre, a titolo gratuito, consulenze per accertare presunti casi di malasanità, consigli, sostegno psicologico e legale.
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