di Marco Ribechi
(Foto di Federico De Marco)
A lezioni di canto da Mogol al Lido Cluana di Civitanova. Il pomeriggio di Popsophia inizia all’insegna della voce con il Maestro paroliere che coinvolge il pubblico di Civitanova in un appassionante viaggio nella canzone popolare. A causa della grande affluenza infatti lo spettacolo è stato spostato sul palco principale. Prima dello spettacolo vero e proprio all’hotel Miramare, Mogol alle telecamere di Cronache Maceratesi aveva definito un grave problema il divieto di balneazione imposto sul litorale.
«Il mio intervento sarà una lezione – spiega Mogol – per capire come si cantava una volta e come si canta oggi». Da Claudio Villa primo vero artista della canzone popolare, a Elvis, Nilla Pizzi e Nicola Di Bari. «La voce tenorile è diventata drammatica carica di falsi sentimenti – prosegue Mogol – così ha perso di credibilità. Con Frank Sinatra invece la voce torna credibile, il suono è virile». Dopo Sinatra un altro mito della musica mondiale, il vincitore del Nobel Bob Dylan. «C’è un prima Dylan e un dopo Dylan – continua Mogol – lui smette di enfatizzare la voce, parla, si avvicina alla vita e trasmette emozioni». Quindi il ritorno in Italia a Lucio Battisti e Vasco Rossi. Per Mogol la voce deve saper parlare al cuore e non essere una esibizione di capacità. «Il mio aforisma è che la musica classica si ascolta, la popolare si canta e l’etnica si respira».
Sul palco poi anche il giornalista Leo Turrini, ospite del philoshow delle 21,30 per ricordare i 20 anni dalla scomparsa di Battisti, che ha scambiato qualche battuta con il maestro stuzzicandolo soprattutto sui Talent: «I Talent sono spettacolo, non c’è qualità. Oggi tutti voi che mi avete ascoltato avete più competenze dei giudici di XFactor, potete usarlo come vanto».
(Segue servizio video)
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