di Maurizio Verdenelli
Gioachino Rossini 150 anni fa. L’anniversario della scomparsa del Genio marchigiano viene ricordato (anche) a Camporotondo di Fiastrone al centro di un festival da domenica prossima al 5 agosto dove la musica rossiniana funzionerà da ‘apripista’ per un futuro, prossimo laboratorio nelle scuole. E non solo: ci sarà posto nei giorni del festival anche per i menù rossiniani (pare tuttavia che sarà assente il celebre tournados!), per la magia della Sibilla e ei monti azzurri ‘fotografati’ da importanti maestri con la ‘benedizione’ di Marianna Santoni, autentico guru del clic; per i racconti del giornalista/scrittore Diego Mecenero e stage per le nuove voci liriche nazionali.
Un intenso e nutrito ‘banchetto’ artistico, con anteprime, aperitivi (musicali) e pillole rossiniane: “Tutto per combattere, in questo drammatico post sisma, la desertificazione. Per far ritornare la gente in questi borghi percossi ed abbandonati” in parte dice il sindaco di Camporotondo, il prof. Emanuele Tondi, sismologo Unicam cui si devono importanti rivelazioni sulla faglia del Centritalia al centro del dramma dell’estate/autunno 2016. “Sono a fianco di sindaci come lui: molti colleghi dovrebbero prendere esempio da Emanuele” dice battagliero Giampiero Feliciotti, presidente dell’unione montana ‘Monti Azzurri’ alla presentazione del cartellone ‘Teatropera festival’. Poi la ‘stoccata’ in direzione di Ancona: “Niente contro l’amico Neri (Marcorè ndr): lui è un talento e splendida è l’organizzazione RisorgiMarche. Tuttavia 380mila euro della Regione avrebbero potuto essere destinati a manifestazioni di eguale genialità all’interno dei borghi con maggiori ritorni economici per le amministrazioni locali. Coniugando eccellenze del territorio e lato artistico, eccezion facendo per le varie sagre e i vari ‘ospiti’ d’onore”.
“Con i vari teatri chiusi, TeatrOpera vuole rappresentare – dice Tondi – la continuazione di ‘Dialettiamoci’ (testimonial Cesare Bocci) nato casualmente in un incontro con il prof. Fabio Macedoni a casa dell’ex sindaco Giorgio Diletti, presenti Tonino Pettinari e l’indimenticabile ex prefetto Michele De Feis. E’ stato un successo in tutti questi anni, ma ormai bisogna pensare ad altro”. Così la proposta dell’associazione Operaitalia di Tolentino pel tramite della cantante lirica Serenella Pasqualini direttrice artistica del festival (“Le mie partecipazioni alla stagione lirica all’Arena Sferisterio, le devo all’indimenticabile Carlo Perucci”) è stata colta al volo. “Con grande emozione, ricordo che la gran parte parte degli artisti che verranno a Camporotondo vinsero con me il premio Adriano Belli a Spoleto, 30 anni, riservato alle future promesse della lirica. La nostra scommessa è dunque anche e sopratutto rivolto al futuro con la proposta dal prossimo anno
scolastico di un laboratorio musicale nelle scuole di Camporotondo, e non solo”.
Quartier generale e palco naturale del festival, la piazza su cui s’affaccia il palazzo comunale di Camporotondo. Si inizia domenica alle 18 con la mostra fotografica ‘Nel regno della Sibilla, la grande magia dei monti Sibillini’. Alle 19, l’aperitivo rossiniano con Patrizia Buccirè. Serenella Pasqualini e Yukino Makasa (al piano). Madrina ‘eccezione Marianna Santoni. “Un grande nome – dice Marco Gradani, (Photonica3)- come quello di Gianluca Carradorini che conosce i Sibillini meglio di casa sua. Sarà dunque un evento, quello previsto nella serata del 24 luglio: proiezioni foto inedite di flora e fauna”. Tra cene (a cura de ‘Il Sigillo’), esibizioni e ‘prove’ di giovani artisti, stages vocal-teatrali, e racconti si arriverà al clou. La serata di gala al ‘Circolo Lirico’ del 5 agosto, ore 21.15. Ecco il cast: Sabrina Macculi (soprano), Sandra Giuliodori e Serenella Pasqualini (mezzosoprani), Giovanni Iaforte (tenore), Giovanni Guarino (baritono), Assunta Tutino e sara Zampetti (pianiste). Presenta Fabrizio Romagnoli.
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Inaugurazione sold out del festival rossiniano. Taglio del nastro con Marianna Santoni e Renato Gatta per la mostra fotografica sui Sibillini a cura di Photonica 3 e poi l’aperitivo musicale con arie rossiniane interpretate da Serenella Pasqualini (mezzosoprano) e da Patrizia Biccire’ (soprano) che condurra’ un laboratorio lirico con 8 allievi.
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