di Silvia Reale*
(Video-interviste di Gabriele Censi)
Suona la prima campanella per i i 3052 studenti della provincia di Macerata che affrontano gli esami di maturità. Solo il dizionario di italiano accanto, vietati i telefonini e anche le calcolatrici che possono essere il cavallo di Troia per pizzini e file nascosti. Stamattina per la prima prova i maturandi hanno potuto scegliere tra quattro tipologie di tracce, uguali per tutte le scuole d’Italia: analisi del testo, saggio breve o articolo di giornale (a tema artistico-letterario, tecnico-scientifico, storico-politico o socio-economico), tema storico o tema di attualità.
Nelle videointerviste, i ragazzi del capoluogo hanno spiegato le loro scelte, rivelando progetti e speranze per il futuro. Gli studenti si sono cimentati in tutte le tipologie proposte, dalla A, l’analisi del testo che quest’anno ha riguardato “Il giardino dei Finzi Contini” di Giorgio Bassani sul tragico destino che ha travolto la famiglia ebrea, alla C, il tema di storia sulla cooperazione internazionale con riferimenti a Moro e De Gasperi, alla D, tema di ordine generale su uguaglianza formale e sostanziale nell’articolo 3 della Costituzione italiana. Ultima scelta, la tipologia B, il saggio breve proposto in quattro ambiti: solitudine per l’ambito artistico-letterario, creatività come immaginazione e risultato di talento e caso per quello socio-economico, massa e propaganda per il settore storico-politico e bioetica e clonazione per quello tecnico-scientifico.
«Non siamo sorprese, pensavamo sarebbe stato più difficile» dicono Alessandra Rossetti e Greta Mancini del Liceo linguistico G. Leopardi, entrambe determinate a seguire gli studi nelle università di mediazione linguistica a Forlì e Milano, per diventare traduttrici o interpreti. La prima ha scelto la tipologia A e analizzato il testo di Bassani, la seconda ha optato per il saggio breve sulla solitudine.
Sempre del liceo linguistico, Sofia Bruscantini, che ha scelto il saggio breve di ambito storico: «Ero abbastanza preparata e tranquilla. Il problema sarà per l’orale. Nei prossimi anni, vorrei frequentare l’università di moda a Milano per occuparmi di comunicazione e giornalismo in questo settore. Sogno un futuro fuori da Macerata, che è una città troppo piccola e non offre attività e divertimenti per i giovani».
Saggio sulla solitudine scelto anche da Mariele Estrada del liceo linguistico, che intraprenderà l’università di interpretazione a Trieste perché «è una delle più valide e permette di occuparsi di traduzione fin dal primo anno, a differenza delle altre sedi dello stesso indirizzo.» «Macerata è una bella città – dice Lamya Jouahry dello stesso istituto – ma mi piacerebbe vederne altre. E’ per questo che ho scelto di frequentare la facoltà di comunicazione e linguaggi dei media a Parigi».
Dal classico, invece, Brenno Castignani presenta le tracce come «aspettate», dice di aver scelto l’ultima tipologia perchè «lasciava più libertà» e di aspirare a entrare nell’università di Giurisprudenza a Macerata, con grandi speranze per il proprio futuro lavorativo.
«E’ stato faticoso ma è andata bene. Ho cercato di non farmi sopraffare dall’ansia. – spiega Federico Passarini del liceo linguistico – Ho scelto il tema sulla Costituzione e non vedo l’ora che gli esami finiscano per poter rinascere divertendomi al mare con i miei amici. Per il futuro, mi piacerebbe frequentare l’università di mediazione linguistica a Macerata, e spero di partecipare al progetto Erasmus perchè mi ha sempre affascinato l’estero».
Da ragioneria, Jimmy Tosca, che ha scelto la tipologia B, ha ammesso di avere un po’ d’ansia e di essere ancora più agitato per gli orali. «Credo che farò ingegneria, ma non ho ancora scelto l’indirizzo. Nel frattempo, mi godrò l’estate andando a Corfù con i miei amici».
Giacomo Martinelli e Valentina Buccolini, dello stesso istituto, hanno affrontato la prima prova sognando il viaggio di una settimana a Gallipoli che li attende nei prossimi mesi. «Ho scelto la tipologia C perchè ero molto preparato dato che sono argomenti che escono anche nelle altre materie. – dice Giacomo – Ho scelto giurisprudenza e spero di diventare avvocato.” «Io spero di entrare a fisioterapia – aggiunge Valentina – ma so che sarà difficile e impegnativo perchè le materie sono molto diverse da quelle che abbiamo studiato fino ad ora.» Lucrezia Ventura, sempre da ragioneria, è orientata verso la facoltà di ingegneria gestionale a Fermo. Poi ci spiegano: «La commissione ha ritirato tutti i telefoni e controllato le calcolatrici, che permettono, in alcuni casi, di scaricare file e informazioni».
Un’estate di studio per Elena Casenove del liceo classico, che ha scelto la traccia storica su massa e propaganda. «Erano tutte interessanti, ho scelto quella in cui potevo aggiungere conoscenze mie sull’immigrazione e sul sistema, anche in modo filosofico. Spero di entrare alla facoltà di medicina a L’Aquila e dovrò passare l’estate a studiare per il test».
Dalla stessa scuola, la stessa scelta è stata fatta da Caterina Moretti. «La traccia era talmente semplice che è diventata difficile per il rischio di cadere nel banale. Stare in ansia non ha senso: come dice la mia insegnante di latino, quel che è fatto è fatto, è necessario aver studiato, non studiare negli ultimi giorni. Mi riposerò e poi mi preparerò per il test di medicina per entrare a Perugia».
*Silvia Reale, studentessa del liceo scientifico Galilei di Macerata. Articolo realizzato nell’ambito del progetto Alternanza scuola lavoro
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