Una confezione di mannitolo, il lassativo usato per tagliare le sostanze stupefacenti
di Marco Ribechi
Negli ultimi tre anni le vendite di un lassativo, il mannitolo, a Macerata sono aumentate notevolmente. Ma non per curare problemi di salute: lo comprano, spiegano i farmacisti, per tagliare la droga. E tra l’altro, dopo il raid razzista di Luca Traini, le vendite sono crollate per poi tornare a crescere. Il mannitolo è una delle sostanze più comunemente usate per aumentare il peso delle sostanze stupefacenti e può essere facilmente comprato senza ricetta. A Macerata, a far fede sono le parole dei farmacisti, negli ultimi tre anni le vendite sono aumentate notevolmente. Le sue vendite si erano arrestate solo con le indagini per l’omicidio di Pamela Mastropietro e la conseguente azione terroristica di Traini, calando di quasi il 60 percento, ma ora il commercio è tornato alla normalità. Una breve pausa di un paio di mesi, per poi riprendere la crescita. «Sono dei dati inequivocabili, importanti e significativi, che possono essere interfacciati con le autorità competenti – spiega Luciano Diomedi, presidente dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Macerata – Il mannitolo potrebbe non essere utilizzato per le sue proprietà terapeutiche ma al contrario le vendite probabilmente sono legate ad usi impropri come quello del taglio della droga. A tal punto che alcune farmacie hanno deciso di non effettuarne il commercio».
Luciano Diomedi, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Macerata
Pur non essendo l’unica sostanza da taglio, le vendite del mannitolo possono fornire dei dati significativi sull’uso di stupefacenti. «Nel 2017 – prosegue Diomedi – nella sola città di Macerata sono state vendute circa 800 confezioni da 22 grammi. Esiste anche una confezione più piccola ma la più venduta è appunto quella da 22 grammi. Il prezzo è di circa 2 euro. Nei primi mesi del 2018, in concomitanza con l’azione terroristica di Traini, le vendite si sono più che dimezzate per poi tornare ai valori del 2018 da marzo in poi, una volta che la situazione nelle strade si è normalizzata». La vendita del mannitolo non è la stessa in tutti i comuni della provincia. «A Civitanova il commercio del mannitolo è quasi irrilevante – aggiunge Diomedi – probabilmente perchè ci sono altre forme di consumo di stupefacenti. Le vendite variano anche da farmacia a farmacia con alcuni quartieri dove il numero di confezioni cedute è estremamente superiore ad altri».
Una confezione di mannitolo rinvenuta durante un sequestro di stupefacente
Durante i sequestri effettuati dalle forze dell’ordine può capitare di trovare negli appartamenti setacciati anche alcune confezioni di mannitolo. Quando si fa riferimento al taglio della droga si intende l’aumento del peso dello stupefacente tramite il mix con altre sostanze. Può essere effettuato per avere effetti secondari se si usano sostanze come la caffeina mischiata a cocaina oppure per aumentarne il peso e ridurne il principio attivo tramite sostanze non farmacologicamente attive, come il mannitolo. Nel caso dell’eroina la sostanza pura viene ridotta a circa il 10, 15 per cento rispetto alla quantità di partenza. La morte per overdose nella maggior parte dei casi può subentrare quando la sostanza viene tagliata poco e di conseguenza ha una maggiore concentrazione di principio attivo, oppure quando il soggetto è in un percorso di disintossicazione ed il suo organismo è più sensibile alla sostanza. A volte il taglio può avvenire con sostanze nocive oppure creare complicate reazioni allergiche. Il taglio in generale viene effettuato a monte, su ingenti quantità di stupefacente poichè il singolo spacciatore non ha le abilità tecniche per effettuare queste operazioni ma può capitare che la droga venga tagliata più volte per aumentare i guadagni e i volumi dello stupefacente. Il dato relativo al mannitolo quindi non è in grado di identificare il volume totale delle vendite di stupefacenti che è sicuramente superiore, considerando quello che arriva già tagliato e quello tagliato con altre sostanze, ma la sua costante crescita nelle vendite è un segnale di allarme relativamente al consumo di eroina e cocaina.
sarà minimo 50 anni che se usa nel 80% dei casi per quello scopo...tutto sommato c'è da esse contenti che qualcuno c'è rriato a fa un collegamento
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Mi sa che il gesto del Senatore Traini è uno dei due motivi per cui la vendita del lassativo crollò come un titolo di Banca Marche. All’epoca dei fatti per molta gente non c’è stato bisogno di purgarsi in quanto è ben nota la relazione tra la paura e l’abbondante uso della tazza di un WC per espletare una normale funzione corporale aumentata da una forte carica emotiva. Naturalmente, questo aumentato bisogno fisiologico si sarà sicuramente accentuato in chi per quanto possa sembrare strano, proprio non usava il mannitolo per facilitare la refrattaria quanto salutare e periodica evacuazione di elementi indesiderati. L’aumentata vendita del mannitolo che cosa vorrebbe dirci? Visto che non viene usato per i motivi per cui è stato creato ma per diluire sostanze la cui vendita è vietata, che il mercato, nonostante qualche sequestro sia di nuovo ritornato sullo stesso standard? Che in giro si vende più purgante, che droga? Che si rischi l’overdose di mannitolo con risultati prevedibili. Mi ricordo un commilitone che si chiedeva, dal momento che parlando ripeteva spesso la parola “m…a “ se la sua visione del mondo fosse proprio nel considerarlo e vederlo come, appunto, un mucchio di “m…a “. Spero che a distanza di molti anni abbia trovato una risposta al suo crucciante quesito. Chissà, se non ci fosse ancora riuscito gli consiglierei di non chiedersi, o meglio di modificare il termine in diarrea dal momento che qualcuno dice che viviamo in una società liquida e con tutto il rispetto per i filosofi che ne spiegano anche i motivi, qualcosa mi dice che il mio ex commilitone sarebbe d’accordo. Ah, il secondo motivo, non lo so, ma chiunque se lo può trovare da solo.
Mannitolo o meno, i genitori sono responsabili in primis (anche di fronte alla legge) della condotta dei propri figli – specie se minorenni – debbono vigilare su di loro affinché non prendano strade pericolose come quella del fumo, della droga, del gioco d’azzardo, del bullismo.