Da sinistra: il maggiore Luigi Ingrosso, che dirige la Compagnia di Macerata e il tenente Angelo Cimmarrusti, che comanda il Nucleo operativo di Macerata
di Gianluca Ginella
(Foto di Fabio Falcioni)
Un uomo di nome Mattew che nessuno aveva mai visto, una finestra da dove qualcuno si affacciava ma senza uscire mai di casa e le mosse di giovani assuntori di droga notati entrare in contatto con nigeriani. Questi alcuni elementi dell’operazione Nigerians dei carabinieri della Compagnia di Macerata, iniziata nel giugno del 2017 e che ieri ha portato a tre ordini cautelari in carcere verso altrettanti nigeriani. Il primo step era stato proprio il fatto che i militari del Nucleo operativo di Macerata hanno notato quella maggiore presenza di giovani consumatori di droga vicino a nigeriani. «Siamo stati i precursori di attività investigative che coinvolgono persone nigeriane» ha spiegato il maggiore Luigi Ingrosso che dirige la Compagnia di Macerata. Le indagini dei carabinieri (hanno collaborato anche i militari delle stazioni di Macerata, Mogliano e Cingoli) hanno poi portato a stabilire il coinvolgimento di giovani nigeriani in attività di spaccio di eroina e marijuana.
Il 21 agosto scorso uno degli spacciatori, Cletus Okafor, 26 anni, è stato denunciato. Il 28 settembre i carabinieri hanno sequestrato 6 grammi di eroina e identificato sia gli acquirenti italiani che un altro spacciatore, Femi Morka, 30 anni. I carabinieri hanno accertato che Morka trasportava la droga tenendola in bocca. Il 30enne il giorno che i carabinieri lo hanno fermato ha ingoiato lo stupefacente ed è stato portato in ospedale dove poi la droga è stata recuperata. L’indagine, coordinata dal pm Claudio Rastrelli, si è poi arricchita anche di investigazioni tecniche come l’analisi dei traffici telefonici. Ed è così emerso il nome di Mattew e il fatto che Okafor e Morka erano due galoppini di questo. Ma Mattew non era che un soprannome e nessuno sapeva chi fosse. Era comunque qualcuno che per evitare controlli adottava estreme cautele. Difficile capire chi fosse, ma intanto i carabinieri hanno scoperto che «la droga, verosimilmente, veniva dalla Campania. E’ da verificare, anche per capire in che modo giungesse a Macerata» ha spiegato il maggiore Ingrosso.
Nel dicembre del 2017 la svolta: i carabinieri hanno individuato una casa nella zona tra corso Cairoli e viale Trieste da dove ogni tanto si notava una persona che si affacciava dalla finestra ma che non usciva mai. I militari hanno messo a segno un blitz nella casa ed è lì che hanno trovano Mattew, che in realtà si chiama Innocent Omokhodion, 31 anni, nigeriano, in Italia irregolarmente. Nell’abitazione, un microscopico appartamento i carabinieri hanno trovato 110 grammi di eroina divisa in ovuli. Altri dieci grammi circa li ha invece ingoiati Morka, pure lui trovato nell’abitazione. Le indagini dei carabinieri hanno consentito di definire un giro d’affari di 5 chili in un anno per un valore di 250mila euro. In tutto sono stati sequestrati 160 grammi di eroina. Le tre misure cautelari riguardano Omokhodion e Morka (già arrestati in flagranza di reato), e Okafor (che è stato preso ieri a Macerata). Tutti e tre si trovano in carcere a Marino del Tronto. «Abbiamo stroncato un terzetto che si era ben radicato a Macerata nello spaccio di stupefacenti» ha concluso il maggiore Ingrosso. Gli arrestati sono difesi dagli avvocati Umberto Gramenzi del foro di Ascoli (per Omokhodion e Morka) e Flora Serena Castelli del foro di Roma.
(Servizio aggiornato alle 12,20)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
i clienti che nazionalità hanno? sarebbe doveroso specificarlo ogni volta che ci comunicano queste notizie perché il vero problema del territorio sono la clientela e come per ogni business – legale e illegale – vendono perché c’è chi compra.
a me interesserebbe sapere anche se i tre soggetti sono ospiti di una qualche ONLUS ed eventualnente quale!
A proposito degli immigrati/clandestini NIGERIANI, altrimenti ed affettuosamente denominati “risorse” dalla sinistra “sinistrata”, i dati statistici ufficiali relativi agli esiti delle domande di accoglienza provano quanto segue:
nel 2016 sul totale di 15.616 domande di asilo presentate da tale etnia (in cima alla classifica sin dal 2011) appena 439 (quasi tutte donne e minori) hanno ottenuto il riconoscimento dello status di rifugiato, quindi solo il 2,8% degli sbarcati, mentre al 97,2% restante, 15.174, tutti giovanotti robusti, la richiesta di riconoscimento dello status di rifugiato è stata rigettata!!!
Perfino il loro presidente, ha avvertito i Paesi Europei, che la maggior parte dei NIGERIANI che sbarcano, sono delinquenti ed appartenenti ad organizzazioni criminali, onore alla onesta dell’avvertimento!!!
La DIREZIONE CENTRALE DELL’IMMIGRAZIONE e della POLIZIA DELLE FRONTIERE ha spedito a tutte le Questure italiane un telegramma per rintracciare i nigeriani irregolari e provvedere al loro rapido rimpatrio forzato.
Questi dati dovrebbero far capire ai refrattari buonisti, ed anche in base alle notizie quotidiane, sia nella provincia che nel resto d’Italia, che tutto questo “apparato politico dell’accoglienza” è un fallimento totale e questo è IL VERO PROBLEMA!!! I malati drogati italiani fanno del male a loro stessi, alle loro famiglie ed ai cittadini quando rubano per procurarsi la droga, ma la mafia d’importazione che spaccia è ben più pericolosa e lo stiamo vedendo da anni dalle nostre parti: molti di questi sono “accolti” a 35 euro al giorno, pagati dal contribuente italiano, nelle cosiddette “ONLUS” di umana solidarietà mentre la maggioranza dei pensionati Italiani incassa meno dopo aver lavorato una vita intera, mentre i poveri Italiani sono stimati in 5 milioni e vengono spesi 5/6 miliardi all’anno per questi immigrati: PARADOSSALE !!!
Macerata è piccola, le indagini sono possibili, rispetto ad altre realtà molto più complesse. Non interessa se gli acquirenti erano Italiani o meno. Quando lo si chiede, si nasconde la volontà di non criminalizzare una etnia? Spiacente, a quanto pare persino Macerata ha iniziato a svegliarsi. Come cantava Jimmy Fontana? “Paese mio che stai sulla collina…”
In carcere li dobbiamo mantenere noi. Bisogna mandarli in SIBERIA.