Borse di studio, la protesta degli studenti:
“Fondi insufficienti, situazione grave”

DIRITTO ALLO STUDIO - Le assemblee dei rappresentanti degli atenei denunciano: “Il 70% degli idonei non riceve la parte monetaria. Libri di testo, materiale didattico, assistenza sanitaria, abbonamenti per i trasporti non vengono garantiti da Erdis. Unica nota positiva la gestione dei posti letto"

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Leonardo-Archini

Leonardo Archini

Continuano le proteste degli studenti contro la regione Marche. Lunedì scorso si è concluso un ciclo di assemblee negli studentati di Ancona. Assemblee, coordinate dalla Lista Gulliver, nate dalla necessità degli studenti di organizzarsi per rivendicare i propri diritti. “La situazione è critica” dichiara il coordinatore della lista Gulliver Leonardo Archini “il 70% degli studenti idonei non riceve la parte monetaria della borsa. Libri di testo, materiale didattico, assistenza sanitaria, abbonamenti per i trasporti non vengono garantiti da Erdis ma sono bensì a spese degli studenti. Questa situazione rappresenta un ostacolo al raggiungimento dei gradi più alti dell’istruzione da parte dei capaci e meritevoli ma privi di mezzi che, senza la parte contante della borsa, non possono affrontare le spese necessarie”.

Beatrice-Bianconi

Beatrice Bianconi

Per affrontare queste tematiche si è tenuto un tavolo venerdì 20 ottobre tra l’assessore regionale al Diritto allo studio, Loretta Bravi, il direttore dell’Erdis, i presidenti dei consigli studenteschi delle università marchigiane e i rappresentanti degli studenti degli Afam. L’incontro non ha sortito gli effetti sperati dai rappresentanti  di Unimc e Univpm che hanno presentato un documento congiunto sulla questione. “Seppur siano emersi aspetti positivi per quanto riguarda la gestione dei posti letto per i prossimi anni, la regione non si rende conto della gravità della situazione. I tre milioni l’anno previsti per il 2018 e 2019 non sono sufficienti per coprire le borse di studio di tutti gli idonei e non c’è una programmazione per l’incremento del fondo regionale che possa garantire il diritto allo studio” continua Beatrice Bianconi, presidente di Officina Universitaria presente al tavolo in rappresentanza del Consiglio degli Studenti dell’Unimc “La regione si accontenta di erogare l’alloggio a chi ne fa richiesta e la mensa, lasciando da parte chi ha condizioni economiche di partenza difficili.” Conclude Archini: “Abbiamo deciso di mobilitarci perché siamo stanchi di essere lasciati da parte da una regione che dice di non poter investire nel nostro futuro e in quello delle Marche. Siamo stufi di sentirci abbandonati all’interno di studentati al limite della vivibilità e senza poter sostenere le spese essenziali. Molti di noi sono costretti ad abbandonare gli studi e sembra che dalle istituzioni questo non sia percepito come un problema.”



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