Raccoglievano donazioni per i terremotati attraverso il gruppo “Tutti uniti ancora una volta” per poi rivenderli su piattaforme e-commerce come “Shpock” e “Subito.it”. Si chiama “mamme di Facebook” l’operazione scoperta dalla guardia di finanza di Ascoli Piceno. Denunciate le responsabili, R.R.una donna di Spinetoli, già nota alla polizia, e Q.A. di Ascoli Piceno. Le due ‘sciacalle’ si facevano spedire la merce a domicilio e poi la mettevano in vendita. C’erano beni di ogni genere fra cui scarpe vestiti, articoli per la pulizia della casa, aspirapolveri, nonché materiale scolastico, giocattoli, medicinali, coperte e beni di stretta necessità. Sequestrati dai finanzieri personal computer, materiale informatico, telefoni cellulari e carte Postpay sui cui erano transitate somme incassate e le donazioni. I beni recuperati sono stati donati alla Caritas diocesana di Ascoli.
Bella gente. ..
Oh ma non sono extra comunitarie? Non sono risorse boldriniane ? Sono italiani brava gente?
Questa poi ...ci mancava !!!! Roba da matti!!!
Non c'è mai fine al peggio.
Senza vergogna!!!
Fosse solo questo!!!
Ma di queste amorevoli mamme ne aveva parlato tempo fa le iene, le stesse che non solo hanno approfittato del terremoto per truffare ma dicevano anche che avevano figli malati e in molti gli hanno donato ingenti somme di denaro.....
bella gente !
ma come essite gente cosi???/
Vergogna
Un fulmine divino no?
Italiani brava gente!!
nonostante il servizio, hanno seguitato .....non è bastato il servizio.....una volta almeno le jene riuscivano a fermarli, oramai neanche più loro.....
Brave mamme poi ci meravigliamo del comportamento dei giovani ? Ma che razza di madri siete se così si può chiamare
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Da Subito riceviamo:
“in riferimento all’operazione denominata “Mamme di Facebook”, oggetto dei fatti di cronaca avvenuti ad Ascoli Piceno, Subito.it si dichiara estranea alle azioni di sciacallaggio attribuite alle due presunte colpevoli che hanno utilizzato impropriamente la piattaforma, esprimendo il suo disappunto e ribadendo l’importanza di un comportamento serio quando si tratta di solidarietà. Subito precisa inoltre che l’azienda non riceve alcuna percentuale dalle transazioni tra venditore ed acquirente in quanto il proprio modello di business prevede che il pagamento di beni o servizi avvenga esclusivamente tra utenti senza che Subito sia parte della relazione.
Ogni giorno Subito è impegnata per ridurre il rischio di truffe e azioni a danno di terzi attraverso verifiche automatiche e manuali prima e dopo la pubblicazione degli annunci caricati sulla piattaforma sotto la responsabilità dell’utente, rispettando le regole e i principi del servizio. Inoltre da sempre l’azienda collabora con la Polizia Postale e delle Comunicazioni per aumentare la sicurezza e garantire un’esperienza positiva a tutti coloro che ogni mese visitano Subito.
Per sensibilizzare ulteriormente gli utenti e aiutarli a porre maggiore attenzione nella compravendita online, il team di Subito dedicato alla sicurezza collabora regolarmente con le Forze dell’Ordine e propone delle “buone regole” da seguire per evitare situazioni spiacevoli che ricordiamo di seguito:
1 Leggi bene l’annuncio prima di rispondere
2 Informati sull’oggetto che vuoi acquistare
3 Se un oggetto costa poco, non sempre è un affare
4 Se puoi, scegli lo scambio a mano
5 Diffida da chi ti chiede di esser contattato al di fuori del sistema di Subito
6 Non fornire mai i tuoi dati personali se non sei certo al 100% del venditore
7 Se il venditore ti chiede di pagare tramite Subito, non ti fidare perché Subito non ha alcuna società che si occupa di gestire e garantire le transazioni
8 Ricordati che Subito opera solo in Italia
9 Scegli i metodi di pagamento tracciati perché sono i più sicuri
10 Chiedere informazioni alla sezione https://assistenza.subito.it“