Luca Maria Giuseppetti, sindaco di Caldarola
di Federica Nardi
“Ho chiesto agli altri sindaci di consegnare le fasce al prefetto così magari si accorgono che esistiamo”. Così il primo cittadino di Caldarola Luca Maria Giuseppetti che aggiunge: “La situazione è avvilente”. Il suo è uno dei comuni più colpiti dal sisma, con 1400 persone sfollate, la scuola distrutta e la via principale impercorribile in attesa dei lavori. “Luca Ceriscioli deve capire che è diventato presidente della Regione e che non è più il sindaco di Pesaro – aggiunge -. Ho invitato diverse volte lui e anche il commissario alla Ricostruzione Vasco Errani, non si vedono da tempo dalle mie parti. Se non vengono a vedere non si rendono conto. Da fuori sembra ci sia solo qualche danno ma dentro c’è la distruzione. Abbiamo perso un patrimonio immenso, bellezze che da altre parti si sognano. Dove vogliamo andare con questa lentezza?”. Esempio su tutti la scuola inagibile, che ora è il Comune a dover abbattere: “Noi la buttiamo giù e poi le macerie che fanno, restano là?”. E poi il problema della via che attraversa il centro, chiusa da ottobre: “Sono 800 metri fondamentali e ora è venuto fuori che possono riaprirne solo 200 e che gli altri li sistemeranno dopo. Se continuiamo così le persone non torneranno più dalla costa. Io dico ai veri sindaci dei veri comuni terremotati che c’è da portare le fasce e dare le dimissioni. Errani ha detto che siamo soggetti attuatori, ma di cosa? Le casette dovevano essere fatte prima ma le ordina la Protezione civile”. Giuseppetti ieri è stato a Firenze per l’inaugurazione della mostra intitolata “Facciamo presto” agli Uffizi che vede esposte anche opere recuperate a Caldarola: “Il titolo è significativo – aggiunge Giuseppetti -. Bisognerebbe aggiungere: fate più presto e metterci un bel punto interrogativo finale”.
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Presto ch’è tardi!
Sarò fiero di tutti i sindaci!
Che delusione!
Le dimissioni dei sindaci sono quello che vogliono, al vertice. Sono gli unici a presidiare la zona.
Ogni promessa è debito
regione di incompetenti !!!!!!!!!
Triste situazione e soprattutto indifferenza dello stato
Ma adesso ci pensa Gentiloni e in men che non si dica toglierà le macerie e costruirà nuove case….Ceriscioli invece continuerà in quello che gli riesce meglio ed è stato votato….fare casini e chiudere ospedali….continuate a votare gente di sinistra…..poi si piange….
Svegliatevi
L’establishment vacillerebbe sotto un colpo così.
Un titolo corretto per l’articolo potrebbe essere:
“Siamo ancora tra le macerie”
La “ricostruzione” passerebbe prima dalla rimozione di ciò che non è più riutilizzabile e mi pare che i paesi dentro al cratere siano ancora allo stato di fine ottobre dove, salvo la messa in sicurezza di qualcosa di molto pericolante.
Eloquente il pensiero su Luca Ceriscioli: un Presidente della Regione che pensa di essere ancora Sindaco a Pesaro.
Come dire: chissà come sarebbe andata se il sisma fosse successo nel Montefeltro anziché sui Sibillini…
Bravo sindaco! In effetti ceriscioli mi sembra un po’….imbambolato!!!
Fatelo d’avvero
Bravo sindaco dovrebbero farlo tutti!!!
Sono tornato ora da Ussita, senza soffermarmi nei particolari posso dire che la situazione è peggio di quando è avvenuto il terremoto, è ancora tutta zona rossa e non si vede muoversi nulla.
Ho deciso di non commentare più gli articoli sul terremoto, ma come si fa. E’ vero che si finisce sempre col dire le stesse cose ma sempre meglio che dirle che vergognarsi dei nostri politici e non dirlo.
Le fasce consegnate a chi oltre a passeggiate in abiti firmati non mi sembra che abbia tuonato, che non risponde alle lettere dei cittadini che pure contribuiscono a foraggiare tutto quest’apparato, anzi questo enorme carrozzone che succhia miliardi e di cui restituisce soltanto la cellulosa contenuta nella carta moneta solo perché è indigeribile. Ceriscioli, ecco chi potrebbe appendersi al collo le fasce da sindaco, ma legate in maniera che neanche la notte potrebbe toglierle, così se non proprio le attenzioni che uno si aspetterebbe da chi occupa il suo posto, qualche accidente ve lo manderà quando renderete il suo immeritato riposo un inferno. Certo dovrebbe stare attento a non rimanere impigliato in qualche sporgenza perché Dio non voglia che si faccia male e che venga sostituito da un’altro dei privilegiati che formano la sua corte e che non dovrebbero essere meglio di lui, sennò a quest’ora avrebbero dovuto cacciarlo via perché totalmente inadatto a coprire il ruolo che non so per quale oscuro segreto oltre alla scelta del capo, osannato dal popolo gli ha donato senza ricevere niente in cambio, Specialmente dal Fiume Musone in giù . Adesso non ricordo se sono intervenuti sulle spiagge devastate dal mare di Scossicci e Porto Recanati. Da quando è diventato governatore mi sembra che a parte banchieri, ladroni nelle varie specialità che pure dovrebbero soffrire una certa concorrenza e imprenditori nella sanità privata e stranamente anche quelli della sanità pubblica e pochi altri non siano andati a protestare sotto le finestre da dove Ceriscioli vede il suo governatorato sfaldarsi per la sua completa e voluta trascuratezza dei problemi per cui la gente lo paga. Per il resto, pescatori, sfollati, malati in carrozzina a cui si toglieva l’aiuto economico necessario per avere qualche sollievo e tanti altri sono andati ad urlare le loro giuste richieste. Tutto l’alto maceratese e dintorni è distrutto e questo signore pensa a fare incontri per confermare la sua fedeltà a quel pallone gonfiato a cui restano attaccati perché dissolto lui, tanti ne sparirebbero dalla circolazione, e non solo in senso lato, ma proprio nascosti alla vista di chi nel ricordo del tempo che fu, potrebbe incontrarli e avere un raptus irrefrenabile di spiegare con poche parole come si dovrebbero comportare personaggi che sono arrivati ad occupare certi posti al “ servizio del cittadino “. Sappiamo tutti che Ceriscioli è il frutto di scelte politiche del Pd che sceglie i suoi eletti in base al giuramento eterno di fedeltà al capo supremo che in questo caso è stato lo sciattissimo ex sindaco di Firenze, che poi quello nuovo è simile a lui e ne difende tutte le sue meravigliose e travolgenti parole che escono da quella bocca della verità, più famosa di quella che sta a Roma, immortalata nel film “ Vacanze romane “. Per quello che ci riguarda più da vicino, Renzi ci ha immortalato Ceriscioli e un certo senatore dal naso gigantesco e dalla lingua bifida, che con una punta riesce a dire solo insulsaggini, con l’altra peggio. La fasce a Roma? Non vale nemmeno di spendere i soldi per organizzare un tour poco turistico e molto nervoso. Li verreste trattati con le solite promesse che dette all’inizio potevano avere un significato, dette adesso sarebbero solo degli schiaffi molto ma molto irriverenti. Hanno fatto tre o quattro decreti e ne faranno altri perché ogni decreto serve ad attuare il precedente, solo che è impossibile prevedere quale sarà l’ultimo. Sicuramente coinciderà con la nascita dei primi cactus, piante sempre presenti nei grandi deserti.
Solo cercando di evitare la disaffezione degli abitanti delle zone colpite si può sperare di fare qualcosa. Il sindaco di Visso ha già detto che vede i suoi concittadini specialmente giovani venire, guardarsi attorno, sconcertati e poi non vedere l’ora di ripartire, di allontanarsi dalla macerie, la polvere, l’odore di muffa, e soprattutto dall’odore della miseria umana che Ceriscioli con le sue enormi bombole spray, ha ammantato tutta la zona marchigiana. Sentire parlare di tre miliardi in tre anni, non ho capito bene per che cosa, comunque sempre con tutte le pastoie che se all’inizio credevo dovute alle difficoltà del momento, adesso sono senza dubbio scientificamente studiate e applicate. Per la ricostruzione non basteranno 30, 40, 50 miliardi, e loro lo sanno. Credete che lo Stato sia disposto a spenderli? Non certo quelli che lo rappresentano adesso, più in là non si sa, ma in Italia si sa e come giocare alla roulette e sperare che esca il numero giusto.
Ma fatelo pero’
Instituite una zona franca invece di lamentarvi e piangere in TV!