“L’amministrazione comunale ha effettuato sopralluoghi negli edifici per appena il 9% delle richieste a fronte di percentuali di comuni vicini che hanno superato il 43%. Ci potrebbero essere cittadini che abiteranno per ancora 6 mesi in case che potrebbero risultare inagibili”. Sopralluoghi a rilento dopo il sisma, troppo a Macerata rispetto agli altri paesi della provincia secondo i consiglieri del M5s Marco Alfei, Carla Messi e Roberto Cherubini che in un “pagellone” a 5Stelle denunciano mancati obiettivi e carenze dell’amministrazione guidata da Romano Carancini. Tra questi ci sarebbero gli obblighi imposti dal piano di protezione civile approvato dal Consiglio comunale a dicembre del 2015 (leggi l’articolo). Proprio ieri è stata sgomberata a Collevario una palazzina con 15 nuclei familiari (leggi l’articolo)
“Abbiamo un piano di protezione civile nuovo nuovo, peccato che dovevamo averlo da appena 7 anni e se stiamo nell’attuale situazione è solo e soltanto per il Movimento 5 Stelle di Macerata che lo ha fortemente sollecitato in Consiglio comunale. L’amministrazione questo piano ritardatario non lo applica. La popolazione neppure oggi, a distanza di 6 mesi dal primo evento sismico, ha ricevuto quel ‘benedetto’ vademecum che il piano prevedeva di divulgare. Il Centro operativo comunale ed i responsabili di settore sono stati ufficializzati con decreto dell’ 8 settembre 2016 a seguito di un accesso agli atti del M5S e quindi il Comune di Macerata ne era sprovvisto in occasione del primo evento sismico”.
Ma i ‘rimproveri’ non si fermano qui: “Nella città di Macerata sono almeno 20 anni che si fanno annunci ai quali non segue, quasi mai, un bel nulla. La cosa più interessante è osservare l’operato o ancora meglio, l’inoperato, guardando i programmi dei 2 mandati di Carancini per osservare, oggettivamente, che ha realizzato il 10/15% di ciò che ha promesso”. Nella “lista nera” del M5s compaiono le start up giovanili “per cui – dicono i 5Stelle – si prevedevano 100mila euro all’anno ma ancora si è visto nulla”, le piscine mai realizzate e la riqualificazione del centro storico dove “le attività chiudono – è la denuncia dei consiglieri – e quelle che restano vivono difficoltà economiche enormi”. Nel mirino di Messi e compagni anche la cultura che “a Macerata è solo intellettualoide”, la ristrutturazione del palazzetto della Lube, il controllo della qualità dell’aria. A queste si aggiungono “i casi” via Trento, Valleverde, piazza Pizzarello, ex mattatoio, promesse mancate nei precedenti anni di amministrazione di centro sinistra “quando – ricordano i grillini – con l’amministrazione Meschini, Carancini era capogruppo del Pd”.
(Cla.Ri.)
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Non dovete prendervela con quell’incapace di sindaco ma con chi gli ha dato il voto per ben due volte!!!
L’inefficienza dell’apparato burocratico del Comune di Macerata è strabiliante.
Ad oggi coloro che sono stati colpiti dal terremoto non sanno cosa fare. Le verifiche e le ordinanze non ci sono. Ho denunciato in Agosto danni importanti all’edificio ove abito in centro storico, ma ad oggi non ho ancora ricevuto dai tecnici comunali nessuna ordinanza relativa al rischio che potrei correre se abitassi ancora li.
Le varie misure di sostegno alle popolazioni, richiedono precisamente delle categorie di danno che non corrispondono alle schede AEDES .
Ad es. gli sportelli dei vari uffici ti chiedono certificati di cui non disponiamo con specifiche di danno che non rientrano nelle delibere Regionali sulle misure di aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto.
Così alla Segreteria dell’Università, alla ASL, alla Ag.Entrate, ove si presentano le attestazioni di danno delle schede AEDES, ti rispondono che la dizione deve essere d’inagibilità, mentre la maggior parte dei danni riportati negli edifici Maceratesi sono di agibilità in rapporto alla effettuazione di opere di urgente intervento, che equivale a dire appunto, temporaneamente inagibile fino al compimento di opere atte ad eliminare il rischio. Così che noi terremotati secondo le rigide applicazioni linguistiche dei vari uffici burocratici, non abbiamo diritto a nessuna agevolazione vedi: AUSL., Università, Ag.Entrate, etc.)
Le mail spedite alla Protezione civile di Macerata, non ottengono risposta. Per avere informazioni sono costretto a chiedere ad amici e conoscenti dei paesi vicini, più solerti ed efficienti del Comune di Macerata che non funziona, non dice e non è in grado di monitorare una città duramente colpita dal terremoto.
Apprendo ora, grazie alla denuncia del gruppo Cinque stelle, che le ordinanze effettuate dal Comune sono solo il 9% delle richieste di sopralluogo.
Eppure l’organico tecnico a disposizione del Comune è numeroso. Mi chiedo cosa fanno costoro e chi controlla il loro operato produttivo.
“Così alla Segreteria dell’Università, alla ASL, alla Ag.Entrate, ove si presentano le attestazioni di danno delle schede AEDES”….
deve essere il COC (Centro Operativo Comunale) di Protezione Civile a dover gestire il tutto, dal sopralluogo alla scheda AeDES a tutto. http://www.comune.macerata.it/news/2016/emergenza-terremoto-30-ottobre!!!
ma se non c’è piano di protezione civile non c’era nemmeno il coc.
cominci con le raccomandate e le PEC