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Sisma, il milleproroghe in Senato
Morgoni: “Risolviamo i problemi,
non cerchiamo solo i colpevoli”

DIBATTITO - In attesa della conversione del decreto in legge il senatore del Pd è primo firmatario di un emendamento che comprende modifiche su busta paga pesante, integrazioni salariali, snellimento burocratico per enti pubblici e privati e procedimenti giudiziari. Sull'accanimento mediatico: "Rischia di terrorizzare le persone che hanno delle responsabilità. Cerchiamo di non essere aggressivi"

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Il senatore Mario Morgoni

 

di Claudio Ricci

Sarà la conversione in legge del “milleproroghe” (con tutta probabilità la settimana prossima in Senato) l’occasione per mettere mano a carenze e “storture” della legge sul terremoto. A proposito il senatore del Pd Mario Morgoni con le colleghe Nadia Ginetti e Laura Cantini ha presentato una serie di emendamenti con cui si cercano di migliorare gli aspetti contraddittori e farraginosi della normativa, da quelli contributivi, alla semplificazione burocratica per privati ed enti pubblici. Priorità al paradosso della “busta paga pesante”, attraverso cui i lavoratori – ma per ora solo quelli di ditte con sede fiscale nel cratere – possono percepire lo stipendio lordo inclusivo di trattenute. “Nel provvedimento per il sisma si prevedeva il domicilio fiscale delle aziende – spiega Morgoni – tagliando fuori lavoratori che pur lavorando nei territori colpiti non erano inclusi. Abbiamo presentato un documento per fare in modo che la busta paga possa essere ottenuta dai lavoratori ovunque domiciliati nei territori colpiti”. In favore dei lavoratori l’emendamento che vede Morgoni primo firmatario prevede anche l’integrazione salariale per coloro che a causa del sisma hanno perso temporaneamente il lavoro. “Il primo decreto emesso dopo il 24 agosto prevedeva 124,5 milioni -s pecifica il parlamentare Nella richiesta di modifica abbiamo inserito la cifra di 250 milioni per il 2017. E abbiamo previsto ulteriori ammortizzatori sociali”.

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La manifestazione dei terremotati di oggi a Roma

Attenzione anche alla semplificazione nelle pratiche per la ricostruzione: “La comunicazione dell’avvio dei lavori ad oggi va fatta sulla data di pubblicazione del provvedimento di legge. La nostra proposta prevede invece la presentazione della documentazione all’ufficio speciale entro 60 giorni dalla data di comunicazione di avvio dei lavori”. Un occhio anche al personale dei Comuni: “Si propone di prorogare i rapporti di lavoro a tempo determinato del personale che ha connessioni con l’emergenza – dice Morgoni – e la previsione di non applicare i requisiti minimi per ottenere o mantenere l’autonomia scolastica di quei plessi che ad oggi la perderebbero nei comuni del cratere”. Procedimenti giudiziari: “Nel decreto sono previsti dei termini di sospensione in modo indiscriminato. Ora si prevede un intervento più mirato di sospensione. Solo nel caso in cui siano interessati soggetti direttamente danneggiati”. Tra le misure proposte dall’emendamento anche la sospensione delle imposte di successione, ipotecarie e catastali. “Ci sono già mille emendamenti ma contiamo di poter migliorare qualcosa a livello normativo. Oggi in commissione Ambiente abbiamo approvato una modifica al regolamento dell’Unione Europea in materia di intervento supplementare alle zone colpite da catastrofe naturale. L’atto propone un asse separato nei fondi Fesr per interventi di ricostruzione e la possibilità di finanziare gli interventi di ricostruzione al 100% dall’Unione europea senza co-finanziamento statale. Le modifiche entreranno in vigore dal 2014 ed avranno così effetto retroattivo”.

terremotati-a-roma-5-400x300Quindi Morgoni invita alla moderazione dei toni nei confronti di chi è chiamato a gestire l’emergenza: “Stamattina è venuto Gentiloni a riferire sulla situazione. Tutto l’accanimento e la sovraesposizione mediatica dei procedimenti rischiano di terrorizzare le persone che hanno delle responsabilità, dai livelli più piccoli ai quelli più alti. Cerchiamo di non essere aggressivi. Dove ci sono lacune bisogna intervenire ma sempre con senso di responsabilità e razionalità. La priorità sembra andare a cercare il colpevole e non risolvere il problema che in emergenza rimane la priorità. In una situazione critica come questa occorre essere solidali e sostenersi l’uno con l’altro non attaccarsi e basta”.

 

 

 

 

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