La visita del sottosegretario Vito De Filippo nella tensostruttura di Pieve Torina
Vito De Filippo
di Monia Orazi
A Pieve Torina spaventa il lungo inverno, sotto la tensostruttura del centro sportivo che ospita le aule della scuola primaria e secondaria di primo grado, divise dai pannelli che sono stati usati nelle prime settimane, per la nuova scuola di Amatrice, poi sostituita da una struttura donata dal Trentino. Questa mattina per rendersi conto della situazione è giunto in visita il sottosegretario all’Istruzione Vito De Filippo in sostituzione del ministro Valeria Fedeli. De Filippo nel pomeriggio ha anche preso parte, a Corridonia, all’inaugurazione della scuola prefabbricata donata dopo il sisma da Save the children (leggi l’articolo). “Il ministro è stata convocata al consiglio dei ministri, che normalmente non si fa mai di sabato – ha detto De Filippo rivolgendosi ai piccoli alunni e a tutti i presenti – ma c’è un’emergenza, si decideranno provvedimenti importanti sulla scuola. Ha promesso che tornerà a trovarvi. Verrà per ringraziarvi delle bellissime lettere che mi avete dato e che le consegnerò personalmente. A scuola le parole sono importanti, nel mio mestiere invece contano i fatti, per questo parlerò poco. Vi dico due cose molto semplici. La prima è che in questo tempo di rottura e scoramento serve molta forza, ma voi la dimostrate, da come avete animato la vostra collocazione transitoria, si vede dai vostri disegni e dai vostri colori, avete forza determinazione e grande fiducia nel futuro. La seconda è che come l’aquilone di cui avete parlato nella vostra canzone, con il suo filo e che vola nel cielo, è il simbolo che rappresenta la possibilità che i sogni si possono realizzare. Io ed il ministro saremo collaborativi al massimo con tutte le persone che sono qui oggi, affinché l’emergenza transitoria di questa scuola, si concluda con la disponibilità di alloggi più dignitosi, che voi ed i vostri insegnanti meritate”.
A destra Alessandro Gentilucci
A ricevere De Filippo il sindaco Alessandro Gentilucci in fascia tricolore, il comissario straordinario Vasco Errani e il capo di protezione civile Fabrizio Curcio, di fronte al prefetto Roberta Preziotti, al presidente della Regione Luca Ceriscioli, all’assessore regionale all’istruzione Loretta Bravi, alla task force del Miur con Pierro ed i collaboratori, al dirigente scolastico Giorgio Gentili. Nel corso di una riunione tra tutti i soggetti interessati si è deciso che gli alunni attenderanno la fine dell’anno scolastico nella tensostruttura, entro settembre avranno una scuola nuova, che sarà la sede definitiva dell’istituto monsignor Paoletti, completamente antisismica. “Nel nostro comune su 1501 abitanti, 1492 sono sfollati – ha detto il sindaco Gentilucci – stiamo vivendo una situazione drammatica, i bambini sono stati segnati dal terremoto, molti di loro fanno la spola dalla costa, ma sono attaccati al loro territorio e questo ci dà la forza e l’orgoglio per andare avanti. Il nostro obiettivo è quello di dare loro una scuola definitiva, antisismica, nel paese e di riaprire la zona rossa e far tornare le persone, per far ripartire questi territori, che altrimenti rischiano di scomparire”. Il preside Giorgio Gentili ha aggiunto: “Abbiamo parlato di come verrà ricostruita la scuola, passeremo l’anno scolastico sotto la tensostruttura, faremo il sacrificio durante questo anno scolastico, per avere una scuola definitiva, evitando i trasferimenti, speriamo di avere presto una nuova scuola, come ce l’avevamo prima”.
Il presidente della Regione Ceriscioli dopo aver scherzato con gli alunni, ricordando loro che nell’ultima visita gli avevano detto di amare la matematica, materia da lui insegnata, li ha rassicurati: “Avrete tutto e anche meglio di prima, non dovete arrendervi”. L’assessore all’istruzione Bravi ha spiegato loro: “Dobbiamo ricominciare dalle persone, da noi e dalla scuola come è sempre stata”. La dirigente del Miur, preside dell’alberghiero di Rieti ha augurato a docenti e studenti “di passare al più presto, come Amatrice, dai pannelli provvisori alle aule definitive”. I bambini hanno consegnato nelle mani di De Filippo delle letterine colorate in cui chiedono “una nuova scuola, perché in questa piove e le aule amplificano il rumore, non riusciamo a seguire le lezioni. Vogliamo una scuola nuova con tutto il necessario per imparare, per riunirci ai nostri compagni che seguono le lezioni sulla costa o in altre città”. Al termine gli alunni dell’istituto alberghiero di Rieti hanno preparato un pranzo per tutti a base di amatriciana, olive all’ascolana e carni dei Sibillini, per concludere la mattinata in allegria.
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