Picchia prostituta,
per avere 100 euro al giorno:
condannato a 3 anni e 8 mesi

Sotto accusa per aver fatto prostituire una donna nigeriana e per averla picchiata perché non riusciva a dargli 100 euro al giorno, oggi un 41enne è stato condannato a 3 anni e 8 mesi al tribunale di Macerata. L’uomo, Lucky Ekoma Osaigbovo, era finito in manette a giugno dopo aver aggredito una 25enne che aveva reclutato, dice l’accusa, per farla prostituire nel nostro Paese. L’uomo l’aveva portata a Porto Recanati, nel gennaio 2015, e ne aveva sfruttato la prostituzione pretendendo un compenso di 100 euro al giorno. Per ottenere il denaro, dice l’accusa, l’avrebbe minacciata di morte a cominciare dal giugno del 2015. Sempre secondo l’accusa, quando la donna aveva comunicato all’uomo di voler andare a vivere in un appartamento tutto suo a Recanati, avrebbe mandato due nigeriane a picchiarla (questo una sera tra il settembre e l’ottobre del 2015). Poi nel giugno del 2016 l’aggressione che aveva portato l’uomo in manette. Secondo l’accusa il nigeriano avrebbe colpito la giovane con pugni, testate, ginocchiate usando anche un bastone mentre si trovavano nella pineta della cittadina. La donna, che era incinta di 4 mesi, aveva riportato lesioni giudicate guaribili in 20 giorni. L’uomo era stato arrestato. Oggi è arrivata la sentenza, al processo che si è svolto con rito abbreviato. L’uomo è difeso dall’avvocato Emanuele Senesi e Consuelo Feroci. La donna era parte civile, assistita dall’avvocato Guido Talarico. Il pm Cristina Polenzani aveva chiesto 3 anni e 8 mesi.  

(Gian. Gin.)