Sorridenti il sindaco Romano Carancini e il presidente della Provincia Antonio Pettinari presentano il bilancio della 32esima Raci
di Claudio Ricci
(foto di Lucrezia Benfatto)
«E’ stata la vittoria di una grande famiglia. Tutto pensato e voluto per il territorio di cui abbiamo preso consapevolezza». Il sindaco Romano Carancini affida il racconto della 32esima Raci, la prima ad essere organizzata dal Comune di Macerata che riceve l’onere e l’onore dalla Provincia, oltre che ai numeri alle sensazioni. «Abbiamo una Ferrari e dobbiamo spingerla al massimo» è la metafora usata dal primo cittadino che già pensa all’edizione numero 33. I dati parlano chiaro: da venerdì a domenica al centro fiere di Villa Potenza sono arrivati 18.555 visitatori paganti per un incasso da 82.813 euro, 111 espositori da tutta Italia per un concessioni di spazi che sfiorano i 50mila euro, 25 allevatori dalle province di Macerata, Ascoli, Perugia, ed Ancona per 193 bovini in mostra.
Carancini e Pettinari, sullo sfondo un’immagine del video racconto firmato da Alia Simoncini con Cilindro il vincitore della gara bovina (foto Ufficio stampa del Comune)
Su tutti ha primeggiato Cilindro dell’azienda Mei di Morrovalle (leggi l’articolo) «di cui nella fretta abbiamo diffuso una foto sbagliata» ammette il sindaco a difesa del suo staff. Ma aldilà dei complimenti per la qualità del bestiame inviati al sindaco dall’ufficio zootecnico della Regione il reparto animale non è solo bovino. Vacche e tori hanno condiviso l’area espositiva del centro fiere con 200 esemplari e 47 razze estere di colombi portati dall’associazione colombofila presente con 30 allevamenti. Chiudono la carovana 1000 pecore, 57 cavalli e 95 aziende agricole. «Un grazie sincero anche ai tanti concessionari di macchine agricole presenti – sottolinea Carancini in risposta alla mancata partecipazione dell’Unacma presieduta Leonardo D’Amico – Allarghiamo le braccia per il 2017 a chi, per qualche ragione, non ha potuto o voluto partecipare».
Alcuni degli allevatori e dei rappresentanti delle associazioni che hanno collaborato alla riuscita dell’evento
Sulla scia dell’entusiasmo di un’edizione da record, che nella giornata di domenica ha visto un afflusso di persone «imbarazzante» il sindaco getta già le basi per la rassegna dell’anno prossimo, già programmata dal 21 al 23 aprile 2017. «Cominceremo a lavorare per la prossima ad ottobre – annuncia Carancini – Bisognerà costruire un percorso condiviso con i Comuni sui temi del turismo e delle peculiarità del territorio. Pensiamo anche ad un allungamento temporale della rassegna con aperture alle scuole e alle università. Altra direttiva è l’internazionalizzazione (la razza bovina marchigiana e la collaborazione con Paesi esteri). Ci piacerebbe poi che il mare fosse più presente, per rafforzare il meglio della produzione locale. Le aziende devono rendersi conto che siamo una vetrina unica a livello regionale». «Intanto – assicura il sindaco – l’amministrazione è all’opera nel reperimento di fondi nazionali ed europei per la ristrutturazione del centro fiere».
«Sei stato forte Romano – è la pacca sulla spalla del presidente della Provincia e mentore della Raci Antonio Pettinari – Interrompere la rassegna sarebbe stato un tradimento verso chi in questi anni ha lavorato a questa realtà. La rassegna non si sarebbe fatta più. Invece è stato un vero successo, il tassello che i mancava. Grazie all’amministrazione la Raci è più bella che mai e ha una prospettiva, un futuro. Le iniziative non si possono relegare ad un’amministrazione o ad un’ente. La collaborazione paga e il successo di quest’anno lo ha dimostrato». L’intervento del governatore Luca Ceriscioli al taglio del nastro rompe il boicottaggio della Regione alla rassegna. «Abbiamo un alleato in più Romano – è il commento di Pettinari – E’ bene che la Regione inizi a pensare alla rassegna in termini di manifestazione regionale visto l’afflusso di visitatori anche da regioni limitrofe».
Cilindro, vincitore assoluto di Raci 2016
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Carancini – Pettinari una coppia amministrativa da valorizzare. Il comprensorio provinciale, dalla costa alla montagna ha bisogno di un capoluogo che si sta affermando a pieni voti su una necessaria politica d’insieme superando il difficile momento economico, culturale del nostro Paese. Crediamoci tutti, Buona Strada.
Bravo!!! Romano!!!
Braverrimo Romanooooo
L’opinione di Nanà
Di Carancini si può essere alleati o avversari, sostenitori o oppositori, può essere simpatico o antipatico, ma non si può non essere obiettivi rispetto ai risultati della RACI e delle potenzialità che ve ne sono nate per Macerata.
Stava per essere cancellata, sull’onda lunga della presunta inutilità delle provincie, ma quel coraggioso colpo di coda nel prendere in mano la RACI e il testimone lasciato da Pettinari, non solo ha permesso di proseguire quell’importante evento del centro italia, ma ha coraggiosamente dimostrato che la città di Macerata non è solo quell’inutile, farraginoso, burocratico e burocratizzato capoluogo di provincia con il quale si è obbligati a rapportarsi, ma può anche diventare una scintillante vetrina, una luminosa galleria, una mostra permanente, dove tutti i comuni del suo comprensorio possono esporre le proprie singolari e particolari ricchezze, con la certezza di vederle valorizzate ed avere al proprio fianco un partener pronto a sostenerli.